Mentre a Pechino, nelle ultime settimane, si correva per aggiudicarsi una delle ambite medagli olimpiche; le tensioni tra Russia e Ucraina hanno continuato a crescere.
Se in questo secondo caso i problemi erano dati dall’imminente conflitto, nel primo caso russi e ucraini hanno lanciato un messaggio di pace con l’unica arma che possiede un atleta: l’agonismo. Al termine delle gare di freestyle e skeleton, infatti, tre atleti hanno posto l’attenzione sulla situazione attuale.
È davvero possibile separare lo sport dalla politica?