I Nobel del 2022

Anche quest’anno sono stati assegnati i premi Nobel nei rispettivi ambiti. Alfred Bernhard Nobel (1833-1896) fu l’inventore della dinamite e fu, grazie a essa, che arricchì notevolmente il suo patrimonio. Oggi, non viene ricordato per la sua discutibile imprenditorialità, bensì per il prestigioso Premio Nobel.

Intorno al Nobel ruotano tante polemiche, tante correnti avverse, ma il loro annuncio è atteso da molti, proprio per il riconoscimento che si vuole dare ai contributi, in vari ambiti, dati dai vincitori. A ottobre, vengono resi noti i nomi dei vincitori mentre la consegna dei premi avverrà, come di consueto, a Stoccolma e a Oslo, il 10 dicembre, anniversario della morte di Nobel. Se vuoi conoscere i vincitori di quest’anno, nei vari ambiti, non ti resta che continuare a leggere questo articolo.

Premio Nobel per la Chimica

A dividersi il premio Nobel per la chimica sono stati Carolyn R. Bertozzi, Morten Meldal e K. Barry Sharpless, pionieri della chimica “a scatto” e “bio-ortogonale”. Il premio è stato conferito per il contributo dato alla chimica per aver scoperto un nuovo modo di fare reazioni. Barry Sharpless è al suo secondo Nobel: il prestigioso premio gli venne conferito per la prima volta nel 2001 per i suoi studi sulle reazioni stereoselettive. A Sharpless e Meldal si deve la reazione di due sostanze in modo selettivo e al massimo dell’efficienza. A Bertozzi si deve il trasferimento di questa tecnica al mondo biologico, questione che apre uno scenario molto vasto alle possibili applicazioni future. Per qualche approfondimento su questo tema, vi consiglio di ascoltare il podcast di radio3 scienza del 6 ottobre scorso.

Premio Nobel per la Fisica

Il premio Nobel per la fisica va al francese Alain Aspect, all’americano John F. Clauser e all’austriaco Anton Zeilinger. A loro si deve la sperimentazione del fenomeno dell’entanglement dei fotoni che ha permesso di stabilire la violazione delle diseguaglianze di Bell. Sono stati, inoltre, premiati i loro lavori pioneristici nel campo dell’informazione quantistica. I loro esperimenti danno origine alla nuova frontiera dei computer quantistici, a sistemi di misurazione molto più precisi e a metodi di crittografia decisamente più sicuri. Se volete approfondire l’argomento, vi consiglio un interessante articolo pubblicato su scienzainrete dal titolo “Per chi suona la campana del Nobel per la Fisica”.

Premio Nobel per la Medicina

Il premio Nobel in ambito medico è stato assegnato a Svante Paabo, di nazionalità svedese. Rilevanti sono state le sue scoperte sul genoma degli ominidi. Paabo è infatti il pioniere della paleogenomica, che introduce la genetica nella paleontologia. Grazie al suo studio sul DNA dei Neanderthal, si è rivelato che l’Homo Sapiens si è incrociato con i Neanderthal. Lo studio ha dimostrato come alcuni geni dei Neanderthal sono tutt’oggi presenti nel genoma delle popolazioni contemporanee. Per un approfondimento, vi consiglio, di nuovo, l’ascolto del podcast di radio3 scienza del 4 ottobre.

Premio Nobel per la Letteratura

Il premio Nobel per la letteratura, tanto atteso e tanto discusso, è stato assegnato alla scrittrice francese Annie Ernaux. Enorme il contributo della scrittrice che con i suoi testi ha saputo descrivere le dicotomie del Novecento, la spaccatura della società contemporanea. Grazie a lei possiamo leggere tutte le contraddizioni dei nostri tempi, la trascrizione di un io collettivo, la lotta per i diritti, ma anche le difficoltà nelle quali tutte le donne e gli uomini possono immedesimarsi. I suoi testi affrontano la scoperta del sesso, il senso della vergogna, l’aborto ma anche i disturbi alimentari e le disuguaglianze tra i sessi. La scrittrice, di 82 anni è la diciassettesima donna su 118 autori ad essere premiata. Tra i suoi testi più celebri, L’evento o anche Gli anni. Se volete saperne di più, vi consiglio di ascoltare il podcast di Fahrenheit del 6 ottobre e l’intervento di Francesca Schianchi nella puntata di Propaganda live del 7 ottobre.

Premio Nobel per la Pace

A vincere il premio Nobel per la Pace sono il difensore dei diritti umani Ales Bialiatski della Bielorussia, l’organizzazione russa per i diritti umani Memorial e l’organizzazione ucraina per i diritti umani Center for Civil Liberties. Stando alle parole della commissione per il Nobel, il premio assegnato è il riconoscimento alla lotta per il diritto di criticare il potere e di proteggere i diritti fondamentali dei cittadini. Tutti i premiati hanno documentato i crimini di guerra, le violazioni dei diritti umani e gli abusi di potere. In quanto rappresentati delle rispettive società civili ne incarnano quindi l’importanza nel perseguimento della pace e la democrazia. Un simbolo importante che vuole far germogliare il seme della pace proprio lì, dove il suolo è terreno di durissimi scontri. Vi lascio consigliandovi l’ascolto delle dichiarazioni di Alexandra Polivanova di Memorial Russia che potete ascoltare su Radio3 mondo.

Manuele Avilloni

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