Cosa ci ha lasciato questo SalTo 2023?

Puntuale come sempre, è tornato l’appuntamento con il Salone Internazionale del Libro di Torino.

Il SalTo 2023 ha avuto luogo nelle 5 giornate tra il 18 e il 22 maggio, giornate in cui si sono festeggiati 35 anni di storie e racconti. Il tema scelto per questa trentacinquesima edizione del Salone è stato “Attraverso lo Specchio”, in omaggio all’autore inglese Lewis Carroll e all’universo di Alice da lui creato; Attraverso lo Specchio non è stato scelto solo in quanto invito a rifugiarsi nella fantasia, ma anche, e soprattutto, come invito a sporgersi in avanti, per guardare al di là di ciò che sembra e di ciò che appare.

Così come Alice in Wonderland cresce e scopre se stessa attraverso le sue avventure, così il Salone del Libro ha deciso di ampliarsi per abbracciare sempre più visitatori e sempre più gusti letterari. Attraversando metaforicamente lo Specchio, il Salone del Libro ha deciso di attraversare confini geografici e politici, per abbracciare nuovi progetti, accogliendo lettori, lettrici e scrittori e scrittrici da tutto il mondo. Molte sono state le case editrici che hanno dedicato le loro pubblicazioni o organizzato incontri a tema “multiculturalità”, per traghettare i nostri lettori e le nostre lettrici oltre gli stereotipi, conoscendo realtà lontane, nuove, diverse e stimolanti. Importante in questo contesto è stato anche il legame con istituzioni europee ed estere, come ad esempio il Goethe Institut e con case editrici internazionali, che hanno dato l’occasione ai lettori italiani di conoscere scrittori e scrittrici provenienti da diversi paesi. 

Questa trentacinquesima edizione del festival è stata ricchissima di eventi e stimoli; noi di «The Password» abbiamo partecipato a decine di conferenze ed eventi interessanti come quelli dedicati agli autori stranieri, atti a sostenere la presenza degli autori di lingua spagnola, francese e tedesca al SalTo2023 grazie alle sue collaborazioni con Frankfurter Buchmesse e Goethe-Institut, Institut Français e Instituto Cervantes.

Ricordiamo, però, che come ogni anno il Salone del Libro non è stato solo letteratura ed editoria, ma anche una sede e un terreno di fertile dibattito storico, politico e culturale; numerosi sono stati gli incontri dedicati ad autori extra-europei che hanno portato le loro storie e le loro tradizioni sui palchi del salone. Si è discusso di parità di genere, razzismo, diaspora e diritti civili.

Molti appassionati a questi temi sono i giovani, che si può dire siano diventati i veri protagonisti del Salone di Torino negli ultimi anni. Sono stati circa 450 i giovani (tra blogger, attivisti, animatori e volontari) impegnati nelle attività di questi cinque fantastici giorni che hanno animato ancora di più la nostra città.

Questo Salone ha dato a moltissimi giovani e meno giovani l’opportunità di incontrare i propri idoli e di lasciarsi ispirare non solo da ciò che magari già conoscevano, ma di scoprire realtà nuove. Tantissime sono le personalità che hanno partecipato al Salone: da Sofia Viscardi a Carlotta Perego (conosciuta ai più come Cucina Botanica) personalità di spicco del mondo digital, passando per Barbero e Mancuso (accademici italiani famosissimi per le loro ricerche), per arrivare ad alcuni dei protagonisti della musica italiana attuale come Riccardo Zanotti o gli amatissimi (soprattutto tra le strade di Torino) Eugenio in Via di Gioia, senza far mancare la presenza del mondo dei giovanissimi con le star di TikTok e non solo!

Attraversare lo specchio durante questo Salone per noi ha significato proprio questo: lasciarci trasportare verso un universo altro, un mondo dove non solo c’è spazio per i giovani e i loro sogni, ma soprattutto un universo nel quale c’è spazio per il dialogo e per il mondo “dell’altro”.

Jessica Pons

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