Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive.
– Fahrenheit 451
Così scriveva Ray Bradbury nel lontano 1953, in quello che sarebbe poi diventato uno dei classici di fantascienza più celebri del secolo scorso: Fahrenheit 451, un romanzo oscuro e soffocante ambientato in un mondo in cui leggere, o anche solo possedere dei libri, rappresenta un crimine punito severamente dalla legge.
Come spesso accade, i racconti distopici non si allontanano mai esageratamente dalla realtà. Infatti, nel corso della storia dell’umanità, numerosi libri sono stati al tempo stesso “odiati e temuti”, meritevoli di essere messi al bando poiché veicolanti idee inaccettabili per quel particolare contesto o epoca.
Un esempio molto celebre è l’Indice dei libri proibiti (in latino Index librorum prohibitorum), un elenco di pubblicazioni considerate pericolose dalla Chiesa cattolica, in quanto contenenti messaggi contrari alla dottrina o alla morale cristiana. L’Indice fu pubblicato ufficialmente nel 1559 per ordine di Papa Paolo IV, in un momento storico in cui, grazie all’invenzione della stampa a caratteri mobili in Occidente, stava diventando sempre più difficile tenere sotto stretto controllo la diffusione di scritti potenzialmente eretici. Così, nel corso dei secoli sono state censurate singole opere o l’intera produzione di alcuni autori – molti dei quali sono oggi considerati punti di riferimento della letteratura e della filosofia occidentale – come Machiavelli, Boccaccio, Dante, Erasmo da Rotterdam, Voltaire e Zola. Il divieto imposto dal potere ecclesiastico era chiaro: questi libri non potevano essere venduti, comprati, ma nemmeno ceduti in dono o conservati. In caso contrario, sarebbe stata applicata la scomunica. L’abolizione dell’Indice è avvenuta soltanto nel 1966, corredata però da un ammonimento per i fedeli: “l’Indice rimane moralmente impegnativo, in quanto ammonisce la coscienza dei cristiani a guardarsi […] da quegli scritti che possono mettere in pericolo la fede e i costumi”.
La censura dei libri, o, nei casi più estremi, la loro eliminazione definitiva è una pratica spesso associata ai regimi dittatoriali, i quali da sempre traggono forza dal controllo esercitato sul libero pensiero e sulla conoscenza: è facile pensare ai roghi di libri nella Germania nazista o alla condizione precaria della libertà di stampa in alcuni Stati come l’Arabia Saudita o l’Iran.
Eppure, il caso più eclatante e più recente di censura di testi “pericolosi” arriva da un Paese che ha sempre fatto della libertà di espressione il suo cavallo di battaglia: gli Stati Uniti. Negli ultimi anni, è esploso il problema dei banned books nelle scuole e nelle biblioteche, sebbene questa pratica non sia frutto dell’amministrazione Trump, essendo infatti ben precedente a essa. Nel 2021, tuttavia, secondo PEN America, un’organizzazione no-profit che si batte per la libertà di espressione, sono stati circa 16.000 i titoli censurati nelle scuole pubbliche americane.
Tra i titoli proibiti fino all’anno scolastico 2023-2024 compaiono Il racconto dell’ancella, Il colore viola, Gender Queer: a memoir e Tredici. Che cos’hanno in comune questi libri? Come la maggior parte dei titoli sotto attacco, essi non sono graditi a numerosi gruppi conservatori, poiché riguardano storie di persone nere, donne che subiscono sessismo o fanno riferimento a orientamenti sessuali e identità di genere diversi da quello eterosessuale e cisgender. Rientrano in questa categoria anche libri considerati sessualmente espliciti, o nei quali viene menzionata la violenza sessuale. Emblematico il caso della Florida, dove si è registrato il record di libri censurati: 3.135 dal 2021 al 2023. Alcune importanti case editrici (Penguin Random House, Simon & Schuster) si sono ribellate a questi provvedimenti facendo causa allo Stato in difesa della libertà di leggere, tra gli altri, autori come Ernest Hemingway e Lev Tolstoj.

Se tutto questo vi sembra assurdo, pensate che c’è chi vorrebbe applicare questo modello anche in Italia. Il caso politico è scoppiato, quando, nel marzo scorso, una studentessa di 11 anni ha preso in prestito da una biblioteca di Bologna un volume di Heartstopper, noto fumetto scritto da Alice Oseman che racconta con delicatezza e realismo la storia d’amore di Nick e Charlie, due adolescenti alle prese con la scoperta di sé e con le difficoltà tipiche della loro età. Una storia pensata proprio per i più giovani, che hanno la possibilità di rispecchiarsi nei protagonisti e al tempo stesso riflettere su tematiche importanti, come i disturbi alimentari, l’omofobia e il bullismo. Di tutt’altro avviso è stata la madre della giovane lettrice, dal momento che ha ritenuto il fumetto inappropriato per l’età della figlia, sollevando accese proteste sostenute successivamente da alcuni esponenti della Lega. Matteo di Benedetto, consigliere comunale, ha invocato la rimozione dei “libri propagandistici” dalle biblioteche per i minorenni, mentre il deputato Davide Bergamini ha giudicato il fatto come “inquietante”.

Oggi come allora, insomma, la censura sembra una semplice soluzione per impedire di vedere il mondo che ci circonda con complessità e per tenere ben nascosti i “pori sulla faccia della vita”. Cosa accadrebbe, invece, se al posto di respingere voci già marginalizzate le leggessimo con attenzione e le condividessimo, accogliendo finalmente l’occasione di ampliare il nostro sguardo sulla realtà?
Ilaria Vicentini
Fonti:
https://www.rainews.it/archivio-rainews/media/Indice-dei-Libri-Proibiti-Chiesa-Vaticano-annuncio-1966-27e4741a-98a2-4f30-9b78-6706070dbbbf.html#foto-1
https://pen.org/banned-books-list-2025/
https://www.theguardian.com/us-news/2025/feb/27/banned-books-people-of-color-lgbtq
https://www.bbc.com/news/articles/c93pe9p5479o
https://bologna.repubblica.it/cronaca/2025/03/23/news/heartstopper_alice_oseman_lega_libro_gender_biblioteca_bologna_la_replica_clima_pericoloso-424080619/
Crediti immagine in evidenza: https://pen.org/banned-books-list-2025/

Grazie, Ilaria, per il tuo post così dettagliato e illuminante.
Resto ancora sconcertata da tali verità nascoste che dobbiamo far comprendere ai nostri figli, compagni, colleghi, amici…
Così si può sperare in un cambiamento.
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Grazie a lei per aver letto con attenzione e condiviso la sua opinione! Anche nel nostro piccolo, possiamo far parte del cambiamento
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🎀 La censura, come sottrazione della conoscenza, esiste da quando esistono i Poteri, in primis la Chiesa ~ Tra i Poteri da tempo si e’ collocata anche la Scienza, in particolare la Medicina ~ La divulgazione della conoscenza e’ temuta dai Potentati di ogni tempo ~ Giordano Bruno fu arso vivo ~ Brutta la faccia del Potere ~ Da illo tempore, scomunica, esilio, confino ~ Ad oggi vige la delegittimazione, confino intellettuale come controllo delle opinioni, prassi molto subdola per pilotare un sapere non scomodo.
Buona giornata!
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