The Starling Girl, film indipendente presentato al Sundance Film Festival, è il debutto alla regia della statunitense Laurel Parmet, uscito il 21 gennaio 2023 e disponibile da poco su Netflix Italia. Preacher’s Daughter è un concept album della cantautrice statunitense Ethel Cain, pubblicato il 12 maggio 2022 e acclamato sin da subito dalla critica. Ma di che cosa parlano queste opere, perché le possiamo definire simili (se non addirittura legate tra di loro) e perché è importante analizzare la sottile linea che separa la religione dalla libertà, nonché la complessità dell’identità femminile all’interno di comunità religiose oppressive?
Il film segue la storia di Jem Starling, una diciassettenne cresciuta in una famiglia cristiana conservatrice, in bilico tra la scoperta di sé e il rapporto con il padre alcolista e la madre emotivamente distante. Mentre è alla ricerca del proprio posto all’interno della comunità cristiana, l’arrivo di Owen, un misterioso e carismatico pastore ritornato nel Kentucky a seguito di una missione umanitaria, segna un cambiamento cruciale nella storia. I due iniziano una relazione amorosa in contrasto con la fede religiosa professata da entrambi e sognano di scappare insieme per vivere la loro vita. Preacher’s Daughter, in modo particolarmente simile, narra la storia di una giovane ragazza, figlia di un predicatore e allevata sin da piccola in una comunità battista dell’Alabama, costretta a scappare dal suo paese natale: qui la ragazza (Ethel) ripensa al suo primo amore (Willoughby), alla fede, alle violenze domestiche e agli abusi perpetrati dal padre. Nel corso dell’album, la protagonista ha modo di conoscere altri due ragazzi (Logan, che muore assassinato durante una rapina, e Isaiah), i quali le fanno provare sentimenti forti e contrastanti.
La libertà e l’indipendenza diventano così gli “oggetti del desiderio” tanto ricercati dalle due ragazze. Il film ci mostra la vita di Jem alle prese con una comunità religiosa che controlla la mente, oltre che il corpo: ogni singolo aspetto della sua esistenza viene messo sotto accusa, fino ad annientarne la libertà personale e l’espressione femminile individuale, tema che ritroviamo anche nell’album musicale di Cain. La censura arriva addirittura a colpire un gesto innocente come una maglietta che lascia intravedere il reggiseno, mentre l’obbedienza e la sottomissione vengono scambiate per amore: in Preacher’s Daughter, Ethel incontra Isaiah (nome simbolico di un profeta ebraico antico, il cui nome significa letteralmente “il Signore salva”), che la costringe a usare droghe e a frequentare locali per adulti fino a portarla al tragico epilogo.
The Starling Girl è il racconto intimo e personale di una giovane adulta di diciassette anni, che, tra l’adolescenza e l’età adulta, attraversa emozioni, fragilità e possibilità. Lo spettatore la osserva per tutto il film nel suo percorso di crescita ed emancipazione, fino alla scena finale, nella quale Jem, dopo essere scappata di nascosto da Owen e aver scelto sé stessa, sembra lasciarsi andare in un ballo liberatorio, a sottolineare l’indipendenza femminile ottenuta. Un finale più tetro e oscuro lo ritroviamo nell’album (grazie alle canzoni Sun Bleached Flies e la famosa Strangers), dove Ethel viene uccisa e cannibalizzata dal proprio ragazzo Isaiah: la ragazza dà il suo ultimo addio alla madre, sollevata di poter ritrovare la connessione con lei, quasi a voler simboleggiare la libertà tanto inseguita da viva e finalmente raggiunta. L’ultimo pensiero va nei confronti di Isaiah (Am i making you feel sick?), al desiderio di essere “buona abbastanza” (ritroviamo un duplice significato sul termine “buona” che indica sia essere brava come persona, adatta al suo livello, sia buona a livello di sapore): la ragazza è così accompagnata da un senso di inadeguatezza, che culmina con l’auspicio di essere finalmente accettata e rispettata dal suo carnefice.
Deborah Solinas
