Politica anziché storia: la Prima alla Scala del 2025

Alla Prima alla scala di Milano, forse ultimo vero evento di società nell’Italia di oggi, la scelta dell’opera da rappresentare è cruciale. I media italiani, alla notizia della scelta da parte del decennale direttore musicale, Riccardo Chailly, di rappresentare la Lady Macbeth di un distretto di Mcensk di Šostakovič, hanno colto l’occasione per dare ancora una volta prova dello stato di crisi in cui versa il giornalismo italiano.

Ce ne parla il nostro Vincenzo Mastrocinque nel suo ultimo articolo, che trovate su The Password!

@ilnerdmiope

Fake news e la paura di fare la cosa giusta – parte 2

Qual è la differenza tra contesto pubblico e privato? È importante distinguere i due ambiti anche quando si parla di persone famose? Oppure queste ultime dovrebbero cercare di contenersi e fare attenzione alle parole che impiegano, anche quando si ritrovano in una situazione informale e fra amici? Quali sono i rischi di una mancata verifica delle fonti o del trarre conclusioni affrettate?

Ce ne parla oggi la nostra redattrice Francesca Salvai con due storie, che porteranno a riflettere sul fondamentale ruolo dell’informazione e della contestualizzazione delle notizie.

@francy.salvai

Italia-Israele: la partita blindata del Mossad

Il 14 ottobre scorso Udine si è trasformata in una città blindata per il match Italia-Israele: droni, cecchini e zona rossa attorno allo stadio.
Fuori, migliaia in piazza per la Palestina, repressi con idranti e lacrimogeni. Dentro, fischi all’inno israeliano e spalti semivuoti.
Un clima che svela la complicità del governo Meloni con Tel Aviv e l’industria bellica italiana.
Ce ne parla lə nostrə redattorə Giulio de Meo nel suo nuovo articolo.

@giulio.demeo

Siamo la tua scorta

Intorno alle dieci di sera di giovedì scorso, un ordigno artigianale contenente un chilo di esplosivo è esploso di fronte all’abitazione del giornalista Sigfrido Ranucci. Due macchine di famiglia sono state distrutte dall’esplosione.

I messaggi di solidarietà espressi dalla politica nei confronti del conduttore di “Report” sono stati, per una volta, bipartisan. Non mancano tuttavia le critiche nei confronti di chi, a destra, non ha mai smesso di mettere i bastoni tra le ruote al giornalismo d’inchiesta.

Ce ne parla la nostra caporedattrice Micol Cottino nel suo nuovo articolo.

@_micol.03

Basel Adra, gli occhi sul mondo della Palestina 

Quella dell’occupazione della Palestina è una narrazione che i rapporti internazionali non hanno mai reso concreta e tangibile come ha invece fatto Basel Adra in “No Other Land”.

Si tratta di un documentario vincitore di un premio Oscar e di una testimonianza nuda e cruda dell’occupazione israeliana in Cisgiordania, fatta di violenze, maltrattamenti, ma soprattutto di resilienza, e di chi, come Adra, non smette di opporsi a un regime che vuole la Palestina ma non i palestinesi.

Ce ne parla la nostra redattrice Serena Spirlì.

@nephthysp

La critica all’editoria nascosta in Umberto Eco

In “Diario minimo”, opera minore di Umberto Eco, il filosofo gioca con la letteratura, chiamando in causa anche alcuni classici intramontabili.
Si realizzano parodie pseudo-accademiche, finti rifiuti editoriali, in un gioco di ribaltamenti continui. Tuttavia, tra le righe, si nasconde un messaggio molto più profondo, che vuole mettere in guardia il mondo dell’editoria.
Ce ne parla Emanuele Pilan nel suo nuovo articolo!

@ema.pilan_21

#cultura #giornalismo #umbertoeco #editoria

Propaganda e radicalizzazione in rete: il progetto COMMIT

Con l’avvento dei social media, la radicalizzazione online è cresciuta in Europa, soprattutto tra i giovani. Il progetto europeo COMMIT (2020-2022) ha analizzato il fenomeno in diversi Paesi, sperimentando strategie di comunicazione basate su contro-narrative e messaggi inclusivi.

Ce ne parla Giulia Frontino, soffermandosi sull’esperienza italiana che ha visto studenti e universitari protagonisti della campagna “Hate: a course in three lessons”, pensata per contrastare fake news, discorsi d’odio e dinamiche di esclusione.

@giulia.frontino_

#progettocommit #commit #counternarratives #alternativenarratives #thepassword #thepasswordunito #informazione

Nellie Bly: come nacque il giornalismo sotto copertura

Il lavoro dei giornalisti oggi è più importante che mai: sono loro che riescono a documentare dal vivo guerre e tragedie e a farle arrivare a noi. Questo mestiere venne rivoluzionato più di un secolo fa da una ragazza conosciuta come Nellie Bly e i cui reportage fecero il giro del mondo.

Quello del giornalista, grazie a lei, divenne un lavoro per denunciare situazioni ingiuste e per raccontare storie di cui nessun altro voleva parlare.
Ce ne parla Serena Spirlì in questo articolo!

@nephthysp
#storia#giornalismo#thepassword#nelliebly#newyork#inchiesta

Le enormità del male. Storie di cattivo giornalismo

La campagna di diffamazione organizzata da Netanyahu nei confronti di Francesca Albanese continua imperterrita sui social e online, dove post fake filoisraeliani e telegiornali prodotti con l’AI scalano le vette del SEO, grazie a un uso efficace delle sponsorizzazioni Google Ads.
La propaganda di Tel Aviv ha trovato in questi mesi ampio spazio anche all’interno dei principali canali d’informazione occidentali, colpevoli di avere sminuito e nascosto le responsabilità di Israele, accusato di genocidio.
Nel suo nuovo editoriale, la nostra caporedattrice Micol Cottino mette i puntini sulle i. Non perdetevelo!

“ADAPTATION”: la reazione del mondo al cambiamento climatico

Quante volte ci siamo sentiti minuscoli di fronte all’impatto del cambiamento climatico sul nostro pianeta? Al giornalista Marco Merola è successo fin troppe volte.
Per questo ha dato vita al webdoc “ADAPTATION”: un progetto di “web-giornalismo costruttivo” che racconta le soluzioni di adattamento impiegate dai Paesi europei.
Per molto tempo i media hanno evitato di parlare di riscaldamento globale, perché sinonimo di “sconfitta” da parte dell’uomo: ma come si può pensare ad una sconfitta guardando i vigneti eroici siciliani o le salt farm olandesi?
Leggi di più nel nuovo articolo di Arianna di Pascale.

@real.ad

#cambiamentoclimatico #globalwarming #climatechange #webjournalism #constructivejournalism #politecnicoditorino #thepassword