“I Peccatori” e la magia del blues: una recensione (parte prima)

“I Peccatori”, ultimo film del regista Ryan Coogler, rappresenta la sua prima esplorazione del genere horror. Ambientato nel sud degli Stati Uniti durante la segregazione razziale, il film mette in luce i concetti di comunità e appropriazione culturale, in primis attraverso il personaggio del vampiro Remmick ma anche approfondendo il legame tra la musica blues e l’occulto. In questa prima parte dell’articolo, la nostra redattrice Gaia Sposari fornisce una recensione del film, in preparazione ad un’analisi più dettagliata dei temi che lo caratterizzano.

@gael_spsr

Irlanda: dove le fate spostano il cemento

In Irlanda, il confine tra realtà e leggenda è un soffio. Il ricco folclore celtico è così vivo e attuale che le storie di spiriti e Popolo Fatato possono cambiare la rotta del progresso. Quando una nuova autostrada minacciò un biancospino sacro, dimora del Popolo Fatato, l’esperto di folclore Eddie Lenihan si oppose. La sua battaglia fu talmente sentita che le autorità decisero l’impensabile…
Per scoprire la fine di questa storia leggi l’ultimo articolo di Tecla Di Maria.

@tecla.dimaria

Intervista a Silvia Pasqua e Lia Pacelli

Il 22 settembre studentǝ e lavoratorǝ hanno manifestato contro la complicità del governo italiano con Israele.

Le docenti Silvia Pasqua e Lia Pacelli, intervistate dal nostrǝ redattorǝ Giulio De Meo, ci spiegano come l’università possa diventare luogo di coscienza critica e impegno civile di fronte alle ingiustizie globali.

@giu.demeo

Siamo la tua scorta

Intorno alle dieci di sera di giovedì scorso, un ordigno artigianale contenente un chilo di esplosivo è esploso di fronte all’abitazione del giornalista Sigfrido Ranucci. Due macchine di famiglia sono state distrutte dall’esplosione.

I messaggi di solidarietà espressi dalla politica nei confronti del conduttore di “Report” sono stati, per una volta, bipartisan. Non mancano tuttavia le critiche nei confronti di chi, a destra, non ha mai smesso di mettere i bastoni tra le ruote al giornalismo d’inchiesta.

Ce ne parla la nostra caporedattrice Micol Cottino nel suo nuovo articolo.

@_micol.03

Gaza, un piano di pace senza Palestina

Dopo due anni di guerra, Trump arriva con un piano di pace in 20 punti. Ma chi parla davvero in nome della Palestina?
Dietro la retorica della stabilità, un progetto che sembra più economico che umanitario.
In questo articolo Serena Savarese racconta la tregua in cui i grandi esclusi sono proprio i palestinesi.

@serenasaverese_

Performare o pensare? Il doping nello studio

Siamo abituati a parlare di doping nello sport… ma se esistesse anche nello studio?

Tra pressioni, ansia e aspettative, sempre più studenti fanno uso di “study drugs” per cercare di performare meglio all’università. Brasile, Stati Uniti, Europa: sono solo alcune delle realtà coinvolte in una riflessione che tocca l’istruzione globale.

L’università è un luogo dove pensare o performare?

Trovi questo e altro nel nuovo articolo del nostro redattore Octavio Moretto!

@augustooo_octavio

Oltre lo schermo: Hikikomori e le aspettative di un mondo che cambia

La pressione sociale, data dalle aspettative di un mondo che corre troppo veloce, ha sempre più impatto sulle nuove generazioni.
Viviamo infatti in una società che sembra chiederci costantemente di più, spingendoci a rincorrere standard elevati in ogni aspetto della vita.

In questo contesto emerge un fenomeno che dovrebbe preoccuparci: la sindrome dell’Hikikomori rivela una realtà di isolamento sociale che va ben oltre la semplice dipendenza da internet.
E probabilmente, la chiave per la rinascita non sta nell’abolizione della tecnologia, ma piuttosto nella costruzione di una comunità più accogliente e meno giudicante.

Scopri di più a proposito di questo nell’articolo della nostra redattrice Tecla Di Maria.

@tecla.dimaria

#thepasswordunito #hikikomori #società #internet #salutementale #psicologia

Catene digitali e svolte autoritarie: “Clippy” e altre proteste

Google stringe il cerchio su Android: il suo Play Store diventerà inevitabile. La motivazione? Una presunta guerra ai malware. L’attivista tech Louis Rossmann (@therealrossmann) denuncia l’attacco alla libertà digitale, temendo la chiusura dell’ecosistema Android… alle decisioni restrittive, imposte dalle Big Tech, non sembra esserci alcun limite.
Ce ne parla il nostro redattore Emanuele Pilan nel suo nuovo articolo.

Manifestare non è una “passeggiata”

Le proteste e gli scioperi pro Palestina degli ultimi mesi hanno suscitato opinioni contrastanti:
automobilisti commossi dai cortei, scontri con le forze dell’ordine e critiche da parte di diversi esponenti politici.
Con la nostra Alice Musto ripercorriamo i recenti avvenimenti riflettendo su cosa significhi manifestare.

Sciopero: il respiro di una società viva

Lo sciopero è molto più di una semplice protesta: è il respiro di una società che non si arrende, la voce collettiva che reclama diritti, giustizia e dignità.

Tra sfide nuove e antiche responsabilità, scoprire perché lo sciopero resta oggi uno strumento indispensabile di cambiamento. Leggi il nuovo articolo di Sara Gadda e scopri il cuore pulsante di chi lotta per un futuro più giusto.

@saraa.gadda