Difesa europea tra militarizzazione e scioperi

La difesa europea è al centro del dibattito politico e sociale, intrecciandosi con mobilitazioni sindacali e malcontento popolare.

Lo sciopero generale del 12 dicembre, indetto dalla CGIL contro la Legge di Bilancio 2026, ha portato in piazza slogan chiari: meno armi, più welfare, sanità e istruzione.

Il caso italiano si inserisce in un quadro europeo più ampio, con l’Unione che punta a rafforzare sempe di più le sue capacità militari.

Un quesito, però, rimane irrisolto: se davvero l’Europa si trovasse davanti a un nuovo conflitto, chi sarebbe chiamato a combatterlo?

@frezanasi

Emergenza migratoria in Sudan: la risposta (insufficiente) del mondo

In un mondo travolto da conflitti, il Sudan brucia nel silenzio.

Dopo due anni e mezzo di guerra civile, il Paese conta oltre 11 milioni di sfollati e 4 milioni di persone fuggite all’estero: una delle peggiori emergenze migratorie e crisi umanitarie del nostro tempo.

Davanti a carestia e violenza a motivazione etnica, dov’è la risposta della comunità internazionale?

@frezanasi

Italia-Israele: la partita blindata del Mossad

Il 14 ottobre scorso Udine si è trasformata in una città blindata per il match Italia-Israele: droni, cecchini e zona rossa attorno allo stadio.
Fuori, migliaia in piazza per la Palestina, repressi con idranti e lacrimogeni. Dentro, fischi all’inno israeliano e spalti semivuoti.
Un clima che svela la complicità del governo Meloni con Tel Aviv e l’industria bellica italiana.
Ce ne parla lə nostrə redattorə Giulio de Meo nel suo nuovo articolo.

@giulio.demeo

Basel Adra, gli occhi sul mondo della Palestina 

Quella dell’occupazione della Palestina è una narrazione che i rapporti internazionali non hanno mai reso concreta e tangibile come ha invece fatto Basel Adra in “No Other Land”.

Si tratta di un documentario vincitore di un premio Oscar e di una testimonianza nuda e cruda dell’occupazione israeliana in Cisgiordania, fatta di violenze, maltrattamenti, ma soprattutto di resilienza, e di chi, come Adra, non smette di opporsi a un regime che vuole la Palestina ma non i palestinesi.

Ce ne parla la nostra redattrice Serena Spirlì.

@nephthysp

Netanyahu e Trump: non chiamateli “pazzoidi”

Trump, nella notte fra sabato e domenica scorsi, ha deciso di attaccare l’Iran, anche se l’AIEA aveva assicurato che il governo di Teheran non costituisse «una reale minaccia». A nulla è valso il tentato “cessate il fuoco”. Quali sono i motivi di questo attacco?
E perché da due anni Tel Aviv continua a rendersi artefice di quello che ormai l’opinione pubblica e gli analisti definiscono un genocidio?

Non è la presunta “pazzia” di Netanyahu o di Trump la risposta, bensì tutta una serie di equilibri di potere e di relazioni che stanno cambiando.

Per saperne di più, leggi il nuovo articolo del nostro Vincenzo Mastrocinque. Link in bio e nelle storie

@ilnerdmiope

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SUDAN: la più grave crisi umanitaria al mondo

In un mondo sempre più centrato sugli interessi nazionali, la solidarietà globale diminuisce. In Sudan, nonostante le promesse di aiuti, le risorse per l’assistenza umanitaria sono drammaticamente scarse. A due anni dallo scoppio del conflitto civile, le Nazioni Unite definiscono questa la più grave emergenza umanitaria globale, con oltre 20.000 morti e più di 12 milioni di persone sfollate. Ce ne parla approfonditamente la redattrice Angelica Turdo nel suo ultimo articolo.

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Autocrazia, ortodossia e nazionalità

A pochi giorni dall’attacco russo su Sumy, il Patriarca ortodosso Kirill ha inviato un lungo messaggio in ricordo del defunto Pontefice Francesco. Intanto, i negoziati di pace faticano ad avanzare. Perché Kirill appoggia l’invasione russa in Ucraina? Qual è stato il rapporto tra Kirill e Francesco?
Ce ne parla la caporedattrice Micol Cottino nel suo nuovo articolo.

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Dazi e globalizzazione: un rapporto dialettico

Donald Trump fa di testa sua, ormai è ben noto a chiunque: tra politiche sregolate e uscite pubbliche che a volte lasciano l’opinione pubblica interdetta, pare voler dimostrare di poter fare ciò che vuole. Eppure i mercati non la pensano così e la sua politica di dazi si è rivelata fallimentare. Ma cosa sono i dazi e perché sono così importanti per le economie mondiali? Sono compatibili con la globalizzazione e con la finanza del ventunesimo secolo? Ce lo spiega Vincenzo Mastrocinque nel suo nuovo articolo che trovate su The Password.

@ilnerdmiope

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Il riarmo farà bene all’Europa?

L’Unione europea, in questi mesi, sta affrontando una crisi di identità: deve continuare a favorire la pace e a impedire le guerre oppure cavalcare l’onda di incertezza e di isteria dei tempi che corrono? Lo scoppio della guerra in Ucraina ha fatto rapidamente capire che gli “ottant’anni di pace” sono finiti, ma che ne pensano i cittadini europei, sempre più poveri e insicuri verso il futuro? Ce ne parla Vincenzo Mastrocinque sul suo nuovo articolo per The Password.

@: ilnerdmiope

Cosa sappiamo sulle proteste in Turchia?

Di recente in Turchia sono divampate enormi proteste a seguito dell’incarcerazione di Ekrem İmamoğlu, sindaco di Istanbul e principale rivale di Erdogan alle elezioni del 2028. L’incarcerazione è avvenuta a seguito di accuse nei confronti di İmamoğlu, tra cui corruzione e collaborazione con il PKK, ma di cui ad oggi non ci sono prove concrete.
Le proteste hanno come protagonisti soprattutto studenti universitari, che rivendicano una maggiore democrazia in un paese ormai alla mercé di Erdogan.

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