Performare o pensare? Il doping nello studio

Siamo abituati a parlare di doping nello sport… ma se esistesse anche nello studio?

Tra pressioni, ansia e aspettative, sempre più studenti fanno uso di “study drugs” per cercare di performare meglio all’università. Brasile, Stati Uniti, Europa: sono solo alcune delle realtà coinvolte in una riflessione che tocca l’istruzione globale.

L’università è un luogo dove pensare o performare?

Trovi questo e altro nel nuovo articolo del nostro redattore Octavio Moretto!

@augustooo_octavio

Loki: il dio norreno dai mille volti

Ingegnoso e imprevedibile, ma soprattutto incredibilmente affascinante: Loki è il dio norreno che più di tutti si è conquistato un ruolo di spicco negli antichi miti e nelle leggende del Nord Europa, fino alla cultura pop dei giorni nostri.
I suoi inganni e la sua astuzia hanno piegato il destino degli dei e dell’intero universo dalla sua nascita al Ragnarök, la fine del mondo secondo la mitologia norrena.

Se vuoi scoprire tutto su questa figura ambivalente, in costante bilico tra bene e male, leggi il nuovo articolo della nostra redattrice Ilaria Vicentini!

@il.arya

Monta inglese e monta americana: c’è un vincitore?

La monta inglese e la monta americana sono indubbiamente i due stili di monta più celebri, e spesso vengono messi a paragone.

Si sente dire che la monta inglese crea cavalieri migliori mentre la monta americana crea cavalli migliori. Ma è davvero così? Di questo e molto di più, ce ne parla la nostra redattrice Alice Aschieri.

@alice.in.boh

“Unicorni”: il coraggio e la difficoltà di esprimere sé stessi

Qual è il prezzo da pagare per la libertà di espressione? E soprattutto, quando sul piatto della bilancia ci sono la protezione del proprio figlio e la sua felicità, come si fa a scegliere? Sono queste le domande che si pongono Elena e Lucio, i genitori del piccolo Blu, nell’ultima pellicola diretta da Michela Andreozzi, “Unicorni”.

In questo articolo, la nostra redattrice Marta Di Chiaro ci parla di una storia fatta di coraggio e di un amore talmente forte da superare ogni limite; la storia di un bambino che voleva essere la Sirenetta.

@_martaadichiaro_

Oltre lo schermo: Hikikomori e le aspettative di un mondo che cambia

La pressione sociale, data dalle aspettative di un mondo che corre troppo veloce, ha sempre più impatto sulle nuove generazioni.
Viviamo infatti in una società che sembra chiederci costantemente di più, spingendoci a rincorrere standard elevati in ogni aspetto della vita.

In questo contesto emerge un fenomeno che dovrebbe preoccuparci: la sindrome dell’Hikikomori rivela una realtà di isolamento sociale che va ben oltre la semplice dipendenza da internet.
E probabilmente, la chiave per la rinascita non sta nell’abolizione della tecnologia, ma piuttosto nella costruzione di una comunità più accogliente e meno giudicante.

Scopri di più a proposito di questo nell’articolo della nostra redattrice Tecla Di Maria.

@tecla.dimaria

#thepasswordunito #hikikomori #società #internet #salutementale #psicologia

Catene digitali e svolte autoritarie: “Clippy” e altre proteste

Google stringe il cerchio su Android: il suo Play Store diventerà inevitabile. La motivazione? Una presunta guerra ai malware. L’attivista tech Louis Rossmann (@therealrossmann) denuncia l’attacco alla libertà digitale, temendo la chiusura dell’ecosistema Android… alle decisioni restrittive, imposte dalle Big Tech, non sembra esserci alcun limite.
Ce ne parla il nostro redattore Emanuele Pilan nel suo nuovo articolo.

Manifestare non è una “passeggiata”

Le proteste e gli scioperi pro Palestina degli ultimi mesi hanno suscitato opinioni contrastanti:
automobilisti commossi dai cortei, scontri con le forze dell’ordine e critiche da parte di diversi esponenti politici.
Con la nostra Alice Musto ripercorriamo i recenti avvenimenti riflettendo su cosa significhi manifestare.

Sciopero: il respiro di una società viva

Lo sciopero è molto più di una semplice protesta: è il respiro di una società che non si arrende, la voce collettiva che reclama diritti, giustizia e dignità.

Tra sfide nuove e antiche responsabilità, scoprire perché lo sciopero resta oggi uno strumento indispensabile di cambiamento. Leggi il nuovo articolo di Sara Gadda e scopri il cuore pulsante di chi lotta per un futuro più giusto.

@saraa.gadda

Il costo irrisorio della morte

In molte aree di conflitto del mondo ci sono migliaia di mine antiuomo sepolte nel terreno. Oltre a causare morte durante le guerre, possono rimanere inesplose e mietere vittime anche in tempo di pace. Ma ciò che suscita ancora più scalpore è il prezzo ridicolo per la loro produzione.

Nel 1997, con il trattato di Ottawa, si era messo al bando l’utilizzo di queste armi in molti Paesi nel mondo. Nell’ultimo periodo, però, alcuni stati europei, spaventati dalla minaccia russa, hanno deciso di ritirarsi dagli accordi. Ce ne parla Giulia Costa Medich nel suo nuovo articolo!

@_giuliia_costa_

«Io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono» (Gaber)

Sono migliaia le persone che sono scese nelle strade in Italia per manifestare contro le violenze messe in atto da Israele nella Striscia di Gaza. Persone animate da empatia verso il popolo palestinese, mosse da un senso di giustizia profondo. Ma come sono stati raccontati questi cortei da politici e giornalisti italiani? C’è una differenza tra le scelte pubbliche dell’Italia e le idee del popolo italiano? Ci si può sentire orgogliosi di far parte di questa nazione? E soprattutto: queste proteste hanno portato a qualcosa?
Ce ne parla la nostra redattrice Francesca Salvai nel suo nuovo articolo.

@francy.salvai