“Non parla, ronza sibila punge.” Così inizia La camicia bruciata di Anna Banti, la storia di una principessa ribelle, tra biografia e romanzo storico.
Attraverso le voci di Marguerite Louise D’Orleans e della nuora, Banti costruisce un racconto di solidarietà femminile, di vite che si rispecchiano oltre il tempo, per dare voce a una figura dimenticata, sgradevole e luminosa come una zanzara nella notte.
Un romanzo sottile e ironico, amato da Pasolini, da riscoprire con questa recensione di Elisabetta Noce.
@elinoce
