Nata nel 2018 dal contesto rievocativo di Terra Taurina Nazione Gallica, Asd Furor è un’associazione sportiva dilettantistica che si interessa della rievocazione storica, concentrandosi in particolare sul combattimento in armi delle popolazioni celto-liguri nell’arco temporale tra VI e II sec. a.C.
Tra Piemonte e Liguria, i membri dell’associazione si riuniscono per studiare le tecniche belliche di tali popolazioni nelle palestre di Torino, Santa Margherita Ligure, in provincia di Genova, e Imperia. Gli allenamenti sono, perciò, dedicati all’indagine e alla definizione della scherma storica.
Che cos’è la scherma storica?
Se si dice scherma storica vengono subito in mente la scherma medievale e l’omonimo sport moderno, ma con Furor siamo ben distanti da questa tipologia di attività. Sebbene le informazioni in nostro possesso riguardo alle tecniche di combattimento celto-liguri siano pressoché nulle (salvo forse quei pochi accenni da parte di storici greci o romani), l’associazione vuole ricreare in maniera più possibile veritiera una situazione tipica di combattimento che poteva verificarsi durante l’età del ferro nei territori dei Celti e dei Liguri.
Quali solo le armi principali che vengono impiegate, di che materiali sono fatte e quanto sono sicure?
Non si possono fare ricostruzioni storiche con armi vere e proprie poiché, in primo luogo, abbiamo pochissime informazioni in merito alle tecniche utilizzate durante l’attacco e la difesa (non disponiamo, infatti, di alcuna testimonianza scritta), poi, per ragioni di sicurezza, in quanto le armature all’epoca erano assai rare e, quindi, dotare un intero manipolo di armature in metallo risulterebbe, per un occhio un po’ più attento ai dettagli, una stonatura, se non addirittura un errore nella ricostruzione storica.
Perciò, con l’ausilio dei ritrovamenti archeologici e la stessa archeologia sperimentale adottata da Terra Taurina, Asd Furor tenta di realizzare armi il più possibile vicine a quelle utilizzate nell’antichità, ma mettendo sempre in primo piano la sicurezza dei duellanti. Lo SCAB (Sistema di combattimento all’arma bianca), ideato da Epika (un’associazione che raggruppa al suo interno varie società storiche e sportive nel contesto italiano e che ha coinvolto una serie di gruppi storici, tra cui Furor, per standardizzare il combattimento storico il più possibile per rievocare combattimenti anche tra popolazioni diverse) permette, infatti, di combattere in tutta sicurezza, rinunciando a parte dell’impatto visivo, senza, però, mai venir meno alla veridicità storica.

Com’è organizzata una sessione di allenamento?
Una normale sessione di allenamento inizia con un riscaldamento e, poi, prosegue con una serie di esercizi, da una parte, finalizzati alla preparazione delle parti del corpo maggiormente sollecitate durante il combattimento e, dall’altra, volti a simulare situazioni precise.

L’allenamento incrementa, quindi, le capacità del singolo, ma anche quelle del gruppo. Ad esempio, si possono svolgere esercizi mirati, come il lancio del giavellotto, il movimento dello scudo o l’affondo con la spada, oppure generali, come la simulazione dello schieramento che si affronta in ranghi più o meno serrati. Quest’ultima parte dell’allenamento consente al gruppo di sviluppare la visione periferica, migliorare la comunicazione nel gruppo e scegliere strategie sempre più efficaci per ottenere la vittoria.

In estrema sintesi, perché risulti efficace dal punto di vista della ricostruzione storica e sia anche proficuo per il divertimento degli atleti partecipanti, il combattimento storico necessita di estremo rigore. Ed è per questo che, in un certo senso, guarda alle arti marziali orientali per impostare nel suo esercizio la disciplina necessaria, servendosi anche di veri e propri kata, ovvero degli esercizi individuali che simulano il combattimento.
Oltre ad essere parte di una rievocazione storica e un’importante fonte di informazioni, il combattimento celto-ligure è considerato anche uno sport? Ci sono competizioni regionali o nazionali?
Esistono alcune competizioni sul territorio. Tuttavia, lo Scab, ovvero il Sistema di combattimento all’arma bianca, è un’attività sia sportiva sia culturale estremamente giovane, tant’è vero che in tutta Italia non vi sono che neanche una decina di associazioni che vi aderiscono.

Proprio per questo motivo, vi sono solo eventi a livello nazionale a cadenza annuale, che radunano più scuola di combattimento storico di diversi periodi storici. Asd Furor vi aderisce e, molto spesso, organizza sessioni di allenamento con altri gruppi che rievocano le tecniche di combattimento di altre popolazioni coeve all’età del ferro.

È, ad esempio, in questo contesto che possono essere organizzate sessioni di scontro campale più realistiche, sacrificando in parte la sicurezza dei singoli duellanti (che sono, in tal caso, rigorosamente esperti del settore e mai principianti).
Nicola Gautero
Fonte immagine in evidenza: foto dell’Associazione.
