Tra salute e piacere
La medicina è in continua evoluzione, un progresso che tuttavia non è sempre lineare, immediato o socialmente accettato. È stato proprio quest’ultimo fattore – la morale e il pudore di una società che aveva pregiudizi e preconcetti sull’intimità – ad aver ritardato la nascita di una nuova branca del settore, che nel corso degli ultimi decenni è diventata fondamentale: la cosiddetta “medicina del sesso”.
La salute sessuale è un aspetto essenziale del benessere individuale e una componente fondamentale delle relazioni umane, l’Organizzazione Mondiale della Sanità la definisce come uno “stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale correlato alla sessualità”: è qui che entra in gioco la medicina sessuale, il cui obiettivo ultimo è promuovere l’informazione così che si possa svestire il sesso di quel tabù che lo avvolge e ricopre, migliorando di conseguenza la salute sessuale di ciascun individuo. Si occupa di prevenzione, diagnosi, trattamento e successiva riabilitazione in caso di condizioni psico-fisiche che influenzano il rapporto sessuale, e dunque la propria esperienza e approccio in generale all’intimità ma anche all’identità di genere.
Non si tratta di un ramo a sé stante, infatti la medicina del sesso convoglia in un’unica disciplina studi e conoscenze delle scienze mediche, sociali e psicologiche, poiché sono molti i fattori che possono influire sulla salute sessuale di un individuo, da una condizione medica a un trauma oppure un costrutto culturale. Serve, dunque, un approccio olistico mirato non solo a sdoganare gli atti sessuali e le loro pratiche ma anche alla risoluzione delle problematiche che possono avere un’influenza negativa sulla vita sessuale di una persona.
Oltre alle condizioni fisiche, che per una donna possono essere ad esempio fibromi uterini o endometriosi, esistono numerosi tipi di disfunzioni sessuali che possono colpire sia uomini che donne e che possono essere sia di natura fisica che psichica, come stress o traumi. Alcune delle disfunzioni sessuali più comuni includono la disfunzione erettile e l’eiaculazione ritardata o precoce negli uomini. Nelle donne possono manifestarsi problemi come il rapporto sessuale doloroso, il vaginismo, il dolore al clitoride e molti altri. Problemi che interferiscono con la visione che un individuo ha di sé e di conseguenza anche con il suo modo di approcciarsi alla vita di tutti giorni: una vita sessuale non adeguata o poco soddisfacente può per esempio causare problemi di autostima che possono sfociare in episodi di disforia o depressivi.
A far guadagnare i riflettori alla medicina del sesso però è la vasta gamma di approcci terapeutici, che spaziano da trattamenti clinici con farmaci a fisioterapia, interventi chirurgici, riabilitazione dopo infortuni o procedure chirurgiche, terapia sessuale o counseling per affrontare gli aspetti psicologici delle disfunzioni sessuali, nonché educazione e consulenza per promuovere relazioni sessuali sane.
Nonostante l’importanza del tema che l’area tratta e la sua rilevanza, l’innovazione non può avvenire in una notte. La mancanza di personale specializzato in grado di trattare i disturbi sessuali, conseguenza e causa di un’assente inclusione di questi temi nei programmi di formazione medica, determina un ostacolo, non indifferente, per lo sviluppo e la diffusione di quest’area.
Inoltre, le strutture dedicate alla salute sessuale negli ospedali sono ancora relativamente rare, questo anche a causa dello stigma che, seppur diminuito, continua ad aleggiare intorno al tema, portando la gente a non rivolgersi a professionisti, per imbarazzo, in caso bisogno di una consulenza o di un aiuto per problemi sessuali. Ecco perché si sta cercando anche di ampliare l’educazione sessuale nelle scuole oppure di creare canali facilmente accessibili online, gestiti da professionisti del settore.
A discapito degli ostacoli, negli ultimi anni ci sono stati progressi significativi nel campo della medicina sessuale. L’approvazione di trattamenti efficaci come il sildenafil per la disfunzione erettile negli uomini ha contribuito a destigmatizzare la ricerca di assistenza per i problemi sessuali. Ciò ha anche aumentato la consapevolezza tra le donne della possibilità di chiedere aiuto per problemi di questo genere.
Un aspetto importante della medicina sessuale è il riconoscimento del genere come chiave nella diagnosi e nel trattamento, in quanto riconosce che uomini e donne possono sperimentare le stesse condizioni in modi diversi a causa delle differenze biologiche e delle influenze culturali e sociali. Pertanto, le considerazioni di genere devono essere prese in causa quando si affrontano le questioni relative alla salute sessuale. La medicina di genere non si concentra solo sul corpo, ma considera anche le circostanze di vita, la cultura, lo stato socioeconomico di una persona e altri fattori che possono influenzare la salute sessuale. Questo approccio olistico mira a fornire un’assistenza completa e personalizzata per ogni individuo.
La medicina di genere potrebbe anche essere definita come la medicina della diversità e promuove un approccio complicato alla salute sessuale.
Se si osservano questi due rami della medicina, quello di genere ma soprattutto quello sessuale, è possibile denotare come siano essenziali al miglioramento del benessere complessivo delle persone e come questo sia strettamente collegato alla salute sessuale di un individuo, forse proprio perché quest’ultima, come detto precedentemente, è una componente fondamentale delle relazioni umane.
Roberto Martorana
Crediti per l’immagine di copertina: https://www.farmaciaeuropea.it/public/blog/8259.jpg
