Donare i capelli, la vera bellezza

“I capelli sono la cornice di un volto”, quante volte lo abbiamo sentito ripetere! Siamo abituati a prenderci molta cura dei nostri capelli, ci piace cambiare spesso look giocando con tagli e colori sempre differenti; e se questo “cambio look” potesse diventare un’occasione per fare del bene?

Secondo le statistiche ogni anno vengono diagnosticati circa 390.00 tumori (fonte AIRC, stima del 2022); tra le conseguenze più visibili delle terapie oncologiche c’è anche la perdita dei capelli, che nonostante sia un fattore estetico -di poco conto per molti- può essere invece un trauma importante per alcune persone. Ancora oggi le parrucche hanno prezzi proibitivi, inaccessibili per molte famiglie. Oggi per fortuna però sono tante le associazioni che permettono di donare i capelli per creare parrucche o che decidono di regalare parrucche ai malati oncologici per ogni donazione di capelli ricevuta. 

Tutti possono donare la propria chioma in beneficienza? Beh, ogni associazione ha regole specifiche che è importante seguire quando si vogliono donare i propri capelli, esistono però anche delle “linee guida generali” che possono aiutarci a capire come funziona la donazione. Ecco alcuni requisiti di “base” per la donazione:

  1. I capelli devono essere sani: non devono essere sfibrati o avere molte doppie punte;
  2. Non devono essere stati trattati: molte associazioni non accettano capelli tinti; altre associazioni accettano invece capelli tinti, che non devono però essere stati decolorati o avere meches/shatush visibili;
  3. I capelli devono essere ordinati: è necessario che i capelli vengano tagliati e raccolti in modo ordinato; per questo motivo i parrucchieri consigliano spesso di raccogliere i capelli in una coda bassa o, ancor meglio, in una treccia, in modo da non farli aggrovigliare tra di loro;
  4. Devono essere lunghi: in media la lunghezza minima richiesta è di circa 25cm;

A chi possiamo rivolgerci per donare i nostri capelli? Il primo passo è sempre quello di rivolgersi al proprio parrucchiere di fiducia, che sicuramente saprà indirizzare verso realtà locali di questo tipo; inoltre, molti parrucchieri per sostenere questa causa in modo indiretto decidono regalare il taglio alle clienti che decidono di donare parte della propria chioma. A livello nazionale è diventato molto famoso il progetto dell’associazione Un Angelo per Capello, il quale ha l’obiettivo di sostenere i pazienti oncologici non solamente attraverso la donazione di parrucche, ma anche attraverso un percorso più profondo di elaborazione della malattia; l’associazione si propone di aiutare i pazienti nell’accettazione e nell’elaborazione di una nuova immagine corporea, in modo da poter affrontare la malattia e gli ostacoli che ne derivano in maniera più positiva, preservando comunque un certo grado di amore per la propria persona fisica oltre che mentale.  Un altro progetto molto importante è Progetto Smile; questa associazione (patrocinata da ATRI onlus, Tricostarc e Fondazione Prometeus) si propone di realizzare parrucche ad un costo contenuto, attraverso la donazione di capelli, per aiutare così i pazienti oncologici meno abbienti e le loro famiglie.

Tagliare i propri capelli può diventare così un gesto doppiamente bello: da un lato può farci acquisire più sicurezza in noi stess* e regalare una ventata di aria fresca al nostro look; dall’altro diventa l’occasione perfetta per contribuire in modo totalmente gratuito ad una causa importante. Un gesto semplice come cambiare taglio non parla più solo di estetica, ma assume un significato più profondo: è un gesto di solidarietà che ci lega in maniera invisibile alla storia di un altro essere umano che potrebbe tornare ad amarsi un po’ di più, ritrovando la giusta dose di autostima per affrontare la malattia.

Jessica Pons

Lascia un commento