Letture in vacanza: i nostri 6 consigli

Finalmente è tempo di vacanze: basta orari da rispettare, basta incombenze da sbrigare, basta lavoro. È arrivato il momento di fare le valigie e partire per la meta che avete scelto per le vostre vacanze. Quale modo migliore di godersi il meritato riposo se non con una bella lettura tra le mani? Se non sapete quale libro portare con voi in vacanza o siete in cerca di consigli e suggestioni, ecco qui 6 consigli di lettura per immergervi tra le pagine e farvi trasportare tra le vicende dei personaggi. Abbiamo selezionato per voi libri di sei generi diversi: un memoir, un non-fiction novel, un romanzo di narrativa, un saggio, un classico e un romance distopico. Ce n’è per tutti i gusti!

“Tutto quello che so sull’amore” di Dolly Alderton

Crediti immagine: Tutto quello che so sull’amore : Alderton, Dolly, Raimo, Veronica: Amazon.it: Libri

“Ti stai spostando dal regno della fantasia del ‘quando sarò grande’ e ti stai adattando alla realtà di esserci arrivata; ti sta succedendo. E la cosa non ha niente a che vedere con quello che ti aspettavi”. 

Dolly Alderton è una giornalista e scrittrice britannica appena tornata in libreria con Avete presente l’amore?, ma la lettura che vi vogliamo proporre per le tanto agognate vacanze in arrivo è Tutto quello che so sull’amore, suo esordio letterario edito in Italia da Rizzoli e vincitore del National Book Award per la categoria biografie.

Questo libro è infatti un memoir in cui l’autrice racconta tutto quello che ha imparato sull’amore tra i 20 e i 30 anni. Nel corso della storia infatti segna dei check-point a 20, 23, 25, 28 e 30 anni in cui cerca di delineare tutto quello che ha compreso. Capitolo dopo capitolo veniamo coinvolti dalla vita di Dolly, che comincia in uno squallido sobborgo londinese in cui con la sua migliore amica Farly intraprende le prime relazioni su Messenger. Per l’università si trasferisce a Exeter, dove sperimenta le forme più assolute di libertà: anni di sregolatezza, sbronze, incontri di una notte e altri destinati a durare tutta la vita. Si trasferisce poi a Londra, spinta dal desiderio di diventare giornalista, e qui cambierà il modo di vedere il suo mondo e la sua vita.

Tutto quello che so sull’amore racconta il difficile periodo tra i 20 e i 30 anni, quando ormai non si è più adolescenti ma allo stesso tempo non ci si sente ancora pronti a diventare adulti. Una storia d’amore, di sesso, di amicizia, di relazioni familiari, gioie e delusioni, ma soprattutto la storia di Dolly verso il suo diventare donna, inseguendo i suoi sogni attraverso le diverse forme dell’amore.

Un memoir brillante, condito dall’umorismo e dall’acume che hanno reso quest’autrice celebre in tutto il mondo. 

“Il fuoco che ti porti dentro” di Antonio Franchini

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Se doveste scrivere un romanzo-memoir su vostra madre, quali parole le dedichereste? Antonio Franchini, autore de Il fuoco che ti porti dentro edito da Marsilio nel 2024, inizia con un incipit che ti colpisce subito e che delinea sin dal principio il suo rapporto con la madre Angela: “Benché sia considerata una bella donna, mia madre puzza”. 

Non è un inizio confortante. Quante volte abbiamo sentito la storia che l’odore materno rassicura il bambino? Che il solo gesto di stringere il neonato al corpo materno lo consola immediatamente? Bene, scordatevi subito questo imperativo. Angela è corpo, ma non docile, non accomodante. È debordante nella presenza, nelle parole, nei giudizi: “gli amici non esistono, le donne sono zoccole e gli uomini figli di zoccola”. È un libro che parla di vecchiaia, di morte, di interrogativi circa la figura mistica della donna-madre: “È tale il divario tra indulgenza verso se stessa e severità verso il mondo che spesso mi sono chiesto: che cosa crede di aver affrontato questa donna nella sua vita? ma se davvero è così convinta di aver sopportato l’insopportabile, è verosimile che ci sia nel suo passato qualcosa che noi non abbiamo mai saputo?”

Dopo aver letto questo libro, se aveste mai pensato “male” di vostra madre, vi sentirete meno disgraziati e, forse, meno in colpa.

“L’acqua del lago non è mai dolce” di Giulia Caminito

Crediti immagine: Amazon.it: L’acqua del lago non è mai dolce – Caminito, Giulia – Libri 

“La scuola da subito mi rigetta, come salsa scaduta, surgelato sciolto, e io per questo resto e mi ancoro, col mio zaino sfondato e il quaderno al posto dello diario, faccio barricata e competo, se vedo campi di battaglia inizio a marciare”.

Da sempre estate è sinonimo di mare e quando non è possibile raggiungerlo ecco allora che si va al lago. Ed è proprio nei dintorni del lago di Bracciano che è ambientato L’acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito, romanzo edito da Bompiani vincitore del Premio Campiello nel 2021 e Finalista del Premio Strega 2021. 

Protagonista del romanzo è Gaia, una bambina che ci racconta in prima persona la sua difficile infanzia e l’adolescenza fino ad arrivare all’età adulta. La sua famiglia è una di quelle dimenticate dallo Stato, composta da un padre invalido, da una madre prepotente e potente, Antonia, che cerca di non far mancare nulla alla propria famiglia, e tre fratelli. Antonia spinge Gaia, sua unica figlia femmina, a studiare e a farlo sempre a testa alta per poter diventare qualcuno. Gaia lo fa, si impegna a fondo, mentre racconta con sguardo lucido le convenzioni sociali che smaschera e disprezza, ma in cui allo stesso tempo rimane invischiata, esattamente come nella melma del lago, alla costante ricerca del benessere, tentando di essere come gli altri, di avere quello che le sue amiche possiedono e che per lei è irraggiungibile. Quella di Gaia è un’adolescenza difficile fatta di rinunce, sacrifici e conflitti, che la porta a sviluppare un carattere forte, irruente, che non si piega e che esige sempre la sua vendetta. 

Una storia cruda, che racconta senza ipocrisia la realtà e le amarezze della vita, i miraggi scadenti a cui le persone si aggrappano per non affondare e la delusione di una cultura che promette e non mantiene. Uno stile semplice, ma secco e conciso, e il ritmo della narrazione che attira il lettore e lo fa immergere nella storia come Gaia nelle acque del lago, che lascia l’amaro in bocca come il finale del libro. Un romanzo che vi colpirà come un pugno allo stomaco.

“Specchio delle mie brame” di Maura Gancitano

Crediti immagine: Specchio delle mie brame. La prigione della bellezza : Gancitano, Maura: Amazon.it: Libri

Viviamo nell’epoca dell’Instagram face, dei filtri e della Teen Beauty. Ed è proprio questo che, Maura Gancitano, nel suo saggio Specchio delle mie brame. La prigione della bellezza edito da Einaudi nel 2022, indaga.

Gancitano si interroga circa il mito della bellezza. Di come questo “ci fa identificare con le nostre mancanze e ci fa dimenticare le nostre capacità. […] Non si tratta di una questione puramente estetica, ma di una tecnica politica di esercizio del potere”. Attraverso le scoperte della filosofia, dell’antropologia, della psicologia sociale e della scienza dei dati viene costruito un quadro generale di questa gabbia in cui prevalentemente le donne, ma sempre di più anche gli uomini, si trovano. È un percorso di consapevolezza, di presa di coscienza di come viviamo e abitiamo i nostri corpi.

Se è un cammino che intendete percorrere leggendo il libro, il capitolo finale offre una prospettiva su “Come uscire dalla prigione”.

“Lessico famigliare” di Natalia Ginzburg

Crediti immagine: Lessico famigliare : Ginzburg, Natalia: Amazon.it

“Basta una parola, una frase: una di quelle frasi antiche, sentite e ripetute infinite volte, nel tempo della nostra infanzia. […] Quelle frasi sono il nostro latino, il vocabolario dei nostri giorni andati, sono come i geroglifici egiziani o degli assiro-babilonesi, la testimonianza d’un nucleo vitale che ha cessato di esistere, ma che sopravvive nei suoi testi, salvati dalla furia delle acque, dalla corrosione del tempo. Quelle frasi sono il fondamento della nostra unità familiare […]”. Questo lessico particolare diventa il filo conduttore che unisce i ricordi e le esperienze, rendendo il racconto vividamente personale.

Lessico famigliare, romanzo autobiografico di Natalia Ginzburg, fu pubblicato nel 1963 da Einaudi vincendo il Premio Strega nello stesso anno. È probabilmente il suo romanzo più famoso, sicuramente lo avete già sentito nominare: motivo per cui è diventato un classico della letteratura italiana. 

Quindi, perchè leggerlo? È una domanda complessa, la cui risposta cambia un po’ in base al vissuto di chi lo legge, ognuno si aggrappa a quello che sente più vicino. Le vicende narrate sono quelle della famiglia Levi. Non che sia necessario avere un interesse specifico per approcciarsi a leggere di una famiglia che non conosciamo ma, per orientarsi un po’, probabilmente sapete chi è la vincitrice del premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini. Ecco, il padre di Natalia, Giuseppe, era il suo insegnante. Il libro non si limita alla figura del padre, ma narra le vicende di tutta la famiglia e delle persone che le ruotano attorno (fra questi Filippo Turati, la famiglia Olivetti, Cesare Pavese). Il tempo della storia ricopre un arco temporale di trent’anni (dagli anni ‘20 agli anni ‘50), attraversando il periodo del fascismo e della Seconda guerra mondiale. Questo periodo storico fa da cornice agli aspetti più intimi e personali della vita domestica dei Levi. Ognuno di loro viene ritratto attraverso aneddoti, dialoghi e ricordi che passano attraverso il filtro del lessico famigliare: da cui il titolo, appunto.

“Nessun domani” di Giulia K. Monroe

Crediti immagine: Monroe, Giulia K.: Amazon.it: Libri – Nessun domani 

Se siete appassionati del genere romance e delle storie ambientate in contesti post-apocalittici, ecco cosa dovete assolutamente portare con voi in queste vacanze: Nessun domani di Giulia K. Monroe. Edito da Dark Zone Edizioni nel 2022, questo romanzo racconta la storia di Michela, una ragazza dal passato difficile che ora sta facendo del proprio meglio per cercare di sopravvivere nel Nuovo Mondo. Tutto quello che conosceva infatti è stato distrutto con l’arrivo di un tremendo virus. Sono pochi i superstiti dopo la fine del mondo e l’unico obiettivo è restare in vita, cercando di sopravvivere combattendo contro gli zombie, creature cannibali che ormai sono solo l’ombra degli esseri umani che sono stati in passato. Michela è uno dei sopravvissuti e con altri superstiti ha fondato una piccola colonia in quel che resta di Roma per cercare di rifondare l’umanità. Pian piano Michela si adatta alla nuova vita, fin quando non incontra Iader: non solo il tiranno a capo della base di superstiti più potente del Lazio, pronto a usurpare e conquistare tutte le risorse disponibili, ma soprattutto il suo grande amore prima della fine del mondo. Riuscirà Michela a dominare i suoi sentimenti e a salvarsi? Il vero amore può davvero superare tutti gli ostacoli?

Giulia K. Monroe ci regala un romance post-apocalittico che si sviluppa su due diverse linee temporali, prima e dopo la fine del mondo, che permettono al lettore di conoscere i personaggi e di comprendere i motivi delle loro scelte. Divorerete un capitolo dopo l’altro, coinvolti dalla storia d’amore di Michela prima e dopo l’apocalisse. Trope presenti: lovers to enemies, villain in love with hero, forbidden love.

Buone vacanze e buona lettura!

Alexandra Onofreiasa e Irene Rolando

Crediti immagine in evidenza: Ben White su Unsplash

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