Suggestioni di Massimo Fusillo: l’amore e la seduzione

Vorrei rifletteste su questo inesauribile interrogativo:

Che cosa è l’amore eroico nell’immaginario di tutte le epoche? È l’amore della coppia chiusa e fedele di Romeo e Giulietta (ma anche di Diabolik ed Eva Kant!), un microcosmo che vince lo spazio e il tempo e ha come unico ostacolo la morte. È l’amore non corrisposto di Fedra e di Madama Butterfly, una malattia indicibile, fisica e mentale, che sfocia spesso nella follia autodistruttiva. O, all’opposto, è l’amore libero e sovversivo di Don Giovanni e di Carmen, che si dà come seduzione, bellezza inebriante e sensualità.

Massimo Fusillo, critico letterario e docente universitario, parte da questi assunti per il suo viaggio attraverso la letteratura, il teatro e il cinema nel suo testo, da cui è strato tratto il passo qui riportato, Eroi dell’amore. Storie di coppie, seduzioni e follie.

In due articoli precedenti si è parlato della coppia contro il mondo, il cui aspetto eroico è per certi versi abbastanza facile da intuire. Meno chiaro appare, invece, l’accostamento della parola “eroe” a “seduzione”. Siamo soliti immaginare l’amore di una coppia chiusa e fedele. Si sono sviluppati relativamente di recente concezioni diverse: la coppia aperta o il poliamore. La seduzione, complice l’influenza della religione cattolica nel modo occidentale, si collega alla bellezza e al peccato: non può certo nascondere il suo fascino demoniaco. Se da una parte vi è l’amore sentimentale, quello del primo sguardo, dall’altra vi è un amore fisico e panico (dal greco “pas”, tutto). E anche in questo caso è bene riprendere gli antichi miti greci, ricordando la vena libertina di Zeus che fa penare la moglie Era e il famoso topos dell’origine della guerra di Troia, una donna bellissima di nome Elena. L’aspetto più panico e dionisiaco dell’amore emerge poi nelle Baccanti di Euripide, famoso tragediografo greco.

Tirso de Molina nel 1630 compone L’ingannatore di Siviglia: è l’inizio del mito del Don Giovanni, più noto forse nella versione che ne fece Molière. Sono innumerevoli le versioni della storia, ma in ciascuna possiamo ritrovare tre nuclei costanti: il singolo eroe libertino, il gruppo di donne da lui sedotte e il morto che ritorna per punire e mandare all’inferno il protagonista (Fusillo). Lo stesso fenomeno catartico visto con Diabolik ed Eva Kant qua in parte si ripete: un’empatia latente nei confronti di questo personaggio che sfida la morale e la religione (Fusillo). La dimensione eroica dell’amore-seduzione sta nel vincere le resistenze al fine di alimentare un desiderio insaziabile. La visione dell’amore di Don Giovanni lo porta a scontrarsi con la società riproducendo quel sentimento comune alla “coppia contro il mondo”, che tendiamo comunque a nobilitare di più rispetto alle azioni di Don Giovanni. È l’eros come passione, indiscriminato e indifferenziato, a tratti frustrato per il suo inappagamento, che trova espressione nel capolavoro di Mozart. Ed è interessante come invece nella cultura giapponese, nel romanzo Storia di Genji, il principe splendente di Shikibu, la seduzione, purché solo maschile, nell’aristocrazia di corte sia una pratica accettata e non una sfida eroica della morale dominante (Fusillo).

Mi ha sorpreso sapere che un romanzo come Les Liaisons dangerous (1782), uno dei testi più famosi della cultura libertina, è opera di Choderlos de Laclos, un militare. Si tratta di un romanzo epistolare che, nel quadro che si sta tracciando, interessa principalmente per la fitta corrispondenza tra la marchesa di Merteuil e il visconte di Valmont. Quest’ultimi sono due ex amanti complici nelle seduzioni amorose: la marchesa invita il visconte a una nuova sfida, sedurre la presidentessa di Toruvel. La vera protagonista è la marchesa di Merteuil che è una sorta di Don Giovanni al femminile: la sua seduzione si riverbera nella sua onnipotenza, poiché controlla in maniera assoluta le emozioni proprie e altrui. Il finale è negativo per i due complici: Vermont muore nel duello con Danceny mentre Merteuil perde la sua reputazione. Con questo romanzo, che rappresentò un grande scandalo e fu oggetto di molto riscritture, Laclos desiderava mostrare la corruzione della società aristocratica. Si segnala Le relazioni pericolose (1988) di Stephen Frears, film di successo internazionale che si basa sull’adattamento teatrale di Christopher Hampton.

Infine vorrei citare ancora due grandi capolavori della cultura occidentale: la novella di Prosper Merimée, Carmen (1845) e il dramma di Anthony Shaffer, Sleuth (1977). Se il racconto risente dell’epoca romantica dove la separazione fra la seduzione come strategia mentale e l’eros come coinvolgimento passionale si fa meno netta, nel Novecento il cinema diventa un nuovo produttore di miti e icone realizzando ad esempio questo thriller ambientato nelle splendide dimore di campagna della aristocrazia (Fusillo). Carmen non sopporta di essere controllata e comandata tanto da affermare di preferire il marito quando era solo un innamorato. Ella rivendica fino alla morte la sua autonomia di scelta contro il dogma della fedeltà. Nel film la seduzione diventa eroica sovversione alle norme e codici alterando lo stesso concetto di identità.

Nicole Zunino

Fonte:M. Fusillo, Eroi dell’amore. Storie di coppie, seduzioni e follie, il Mulino, 2021, Bologna.

Fonte immagine in evidenza: https://birdmenmagazine.com/

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