Il conflitto economico preso sul serio: l’iniziativa “BuyFromEU” 

Quando si tratta di argomenti come politica, economia e diplomazia, non è così raro sentir dire espressioni quali: “non mi interessa perché non posso farci niente”, “la mia opinione non ha peso”, “sono cose più grandi di noi”. Di recente, sul social statunitense Reddit, è nata una comunità che la pensa diversamente: si tratta di r/BuyFromEU, piattaforma sottostante a Reddit nata per spingere l’acquisto di prodotti pensati, realizzati e distribuiti in suolo europeo, come forma di boicottaggio dell’economia americana. 

Questa iniziativa nasce da un malcontento diffuso verso le politiche economiche del secondo mandato di Donald Trump, il quale ha recentemente imposto, e poi rapidamente annullato, dazi molto pesanti, mandando nel panico mercati e governi in tutto il globo e facendo crollare la fiducia verso gli Stati Uniti.
In effetti, nonostante sia stata creata solo il 16 febbraio 2025, la neo-comunità digitale ha già raccolto 220.000 iscritti (dato del 16 aprile).

Ma quali prodotti e servizi vengono consigliati su r/BuyFromEU? 
I suggerimenti coprono sostanzialmente ogni ambito: casa, mobilità, streaming, alimentari, elettronica…
Moderatori e utenti hanno stilato vere e proprie liste d’acquisto che indicano quali aziende evitare e quali prediligere.  

Crediti: https://www.reddit.com/r/BuyFromEU/comments/1j2k8fg/breaking_free_from_american_big_tech_is_hard_so_i/
https://www.reddit.com/r/BuyFromEU/comments/1j3s9k5/food_drink_swap_sheet/

Per poter essere consigliate, le aziende devono rispettare dei parametri semplici ma granitici: progettazione e produzione devono avvenire in Europa, e la proprietà dev’essere quantomeno a maggioranza europea. 

Non sfuggono a questo meccanismo nemmeno piattaforme come Spotify e Deezer, entrambe servizi di streaming musicale (rispettivamente svedese e francese). La prima è colpevole di aver donato 150.000 dollari al fondo inaugurativo del presidente Trump; la seconda è ritenuta non idonea poiché in maggioranza posseduta da Access Industries, gruppo d’investimenti internazionale con a capo Leonard Blavatnik – sanzionato da Volodymyr Zelensky nel 2023 per presunti legami con l’oligarca russo Viktor Vekselberg. Alcuni utenti suggeriscono alternative più “pure”, come Qobuz (totalmente francese).

Quest’analisi circa l’idoneità delle aziende da sponsorizzare è svolta con grande meticolosità e dibattiti assai accesi: spesso vengono valutate le dichiarazioni di CEO e le politiche aziendali, come nel caso di Proton, ecosistema digitale svizzero, passato al setaccio dopo alcune dichiarazioni ambigue del suo Amministratore Delegato Andy Yen. Alcuni utenti a temevano un sostegno di quest’ultimo a Trump e al Partito Repubblicano statunitense; Final_Alps, un utente, ha, però, fatto opera di debunking tramite un suo post, condividendo informazioni da siti come TechIssuesToday.com e Medium.com, i quali hanno smentito tale ipotesi.

Accanto a questi approfondimenti, poi, non mancano post più immediati in cui i fruitori della piattaforma condividono le loro scelte quotidiane per sostenersi a vicenda. Recentemente hanno iniziato a circolare sticker simili a volantini, prima digitali e poi anche fisici, spesso applicati davanti ai supermercati, prima linea di questa battaglia economica.

Crediti: https://www.reddit.com/r/BuyFromEU/comments/1j9icr1/spreading_the_word_all_over_the_netherlands/

Del medesimo avviso è stato il recente boicottaggio internazionale della casa automobilistica Tesla, la quale stava attraversando un periodo burrascoso già prima delle dichiarazioni divisive del suo cofondatore Elon Musk. Durante il mese di gennaio, in Europa, le vendite hanno subito un notevole calo del 45%, che prosegue tuttora.

L’endorsement del proprietario della casa automobilistica al partito tedesco di estrema destra AFD ha inoltre scatenato, perlomeno sul suolo germanico, reazioni durissime: è stato particolarmente criticato il suo invito a “guardare oltre”, senza concentrarsi troppo sugli errori del passato. Il miliardario si era anche complimentato per la “bontà della cultura tedesca”, mentre nelle menti di molti cittadini era ancora impressa l’immagine del suo controverso saluto romano, compiuto in data 20 gennaio 2025 alla cerimonia di insediamento del neo-eletto presidente USA, costato ad Elon Musk parecchie antipatie. 

Sui primi di marzo, la crisi di Tesla ha spinto Donald Trump a mostrare il suo supporto, acquistando una Tesla Model-S per la Casa Bianca, poiché, citando il presidente, “è davvero un buon prodotto… e lui [Elon Musk, n.d.a.] ha dedicato le sue energie, la sua vita a fare questo… Penso che sia stato trattato davvero ingiustamente da un piccolo gruppo di persone”.

A quanto pare, le proteste degli ultimi mesi contro Elon Musk e la presidenza Trump, di fronte alle concessionarie di Tesla, hanno sortito il loro effetto, e, come ci ricorda la comunità BuyFromEU, le piccole scelte quotidiane possono davvero influire più di quanto si pensi.

Emanuele Pilan

Fonti:
https://www.reddit.com/r/BuyFromEU
https://techissuestoday.com/proton-ceo-responds-to-backlash-after-his-post-supporting-trump-selection/
https://www.ilsole24ore.com/art/tesla-ha-perso-40percento-borsa-due-mesi-patrimonio-musk-e-calato-137-miliardi-AGxfpjBD
https://www.youtube.com/watch?v=TzBcmVHODrM

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