Riarmo europeo: il piano che divide un continente

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non ha più intenzione di sostenere militarmente l’Ucraina nella sua lotta contro l’invasione russa, abbandonando il popolo ucraino in guerra. La Commissione Europea, visto il repentino cambio di rotta della Casa Bianca e la trasformazione dell’assetto geopolitico, ha organizzato un piano per attuare un riarmo a livello continentale.

I recentissimi sviluppi, inoltre, hanno reso noto un altro colpo di scena da parte di Trump, che in una telefonata con il presidente Putin ha richiesto un cessate il fuoco, almeno nel Mar Nero. Sarà vero? Quale sarà il prossimo passo?
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Save the date: alcuni importantissimi appuntamenti elettorali in Europa nel 2025

Il 2024 è stato un anno politicamente intenso, che ci ha tenuti in sospeso fino all’ultimo.
Il 2025, dal canto suo, sarà un anno egualmente importante. I prossimi appuntamenti elettorali saranno in grado di rivelarci come si evolverà la situazione politica in Europa. Nuove alleanze, infatti, potrebbero giocare un ruolo determinante nel plasmare il futuro del continente.
Nel nuovo articolo di Sara Stella, vediamo insieme alcuni appuntamenti elettorali da tenere d’occhio e i motivi per cui sono così importanti.

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Vite in Palestina 02: il racconto dell’attivista aggredito dai coloni

La sera del 3 luglio 2024, Michele, un attivista italiano di Mediterranea e di Operazione Colomba, è stato aggredito da un gruppo di coloni israeliani, che hanno tentato di dare fuoco a un piccolo villaggio palestinese della Cisgiordania occupata.

Non perdetevi la seconda parte dell’intervista a Michele, preparata dai nostri redattori Alessandro Santoni e Micol Cottino.

@mediterra_torino @mediterranearescue
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Anche in Europa si alza il vento

Gli equilibri geopolitici sono ormai compromessi, è un fatto noto anche a chi non si occupa di relazioni internazionali. La novità, tuttavia, è che i cambiamenti riguardano anche il blocco occidentale, che appare sempre meno compatto e unitario. Come mai? Quali sono i più recenti segnali? Ma soprattutto, in che direzione stiamo andando? Ne parla Vincenzo Mastrocinque nel suo ultimo articolo di The Password.

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La crisi politica francese che preoccupa l’Europa

La sfiducia verso il governo Barnier è un evento più unico che raro in Francia e ci segnala un periodo di forte instabilità. Saranno mesi difficili per il presidente Macron, che dovrà nominare un nuovo primo ministro a fronte di un Parlamento più diviso che mai. Quali scenari si prospettano dunque per la Francia? E perché la crisi politica francese ci interessa da vicino?

Ce ne parla Sara Stella nel suo nuovo articolo.

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Settimane in cui accadono decenni: la caduta degli Assad

Bashar al-Assad è caduto. L’esercito dell’HTS, spalleggiato dalla Turchia, ha conquistato Damasco questa domenica, dopo soli tre giorni di operazione. Che ne sarà ora della Siria? Com’è stata possibile tanta rapidità ed efficienza? Ma soprattutto, chi sono gli attori in gioco? Con una Russia che si arrocca, gli Stati Uniti sempre più fragili, i comunisti del Rojava che si ritrovano ora nelle mani un terzo del paese e l’Iran che perde un importante alleato a scapito del governo di Erdogan, è tutto da scoprire. Di questa settimana che pare un decennio ci parla il nostro Vincenzo Ferreri Mastrocinque nel suo ultimo articolo, che trovate su The Password

Tag: @ilnerdmiope
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Competitività e crescita: Draghi annuncia un nuovo piano per l’UE

L’Unione Europea si prepara ad affrontare una “sfida esistenziale”, citando le parole di Mario Draghi, che ha presentato a Bruxelles un piano per la competitività europea, i cui obiettivi principali sono: colmare il divario di produttività con i concorrenti, avviare politiche energetiche sostenibili, disporre di maggiore autonomia strategica e garantire la tenuta democratica attraverso la crescita economica. Ѐ un progetto complesso che richiede agli Stati membri maggiore coesione, ma che consentirà all’Europa di affrontare le trasformazioni del futuro con consapevolezza ed efficacia.

@gaia_romaano

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(In)certezza sul futuro della Tunisia

Il 6 ottobre 2024 in Tunisia si terranno le elezioni presidenziali. Il clima è teso: numerosi oppositori politici del presidente Kais Saied sono stati arrestati, compresi diversi giornalisti critici del suo operato, in una situazione già critica sia economicamente che socialmente. Il nostro redattore Fabrizio Mogni (@fabriziomogni_ph) ci racconta come si è arrivati a questo punto e cosa riserverà il futuro di questo piccolo ma strategico paese nordafricano.

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Attentato alle torri gemelle: radici e conseguenze storiche

L’11 settembre di ventitré anni fa, due aerei dirottati dai terroristi facenti capo ad al-Qaida, si schiantano contro le torri del World Trade Center, nella Grande Mela: il nuovo millennio si apre con una ferita profonda al mondo occidentale, destinata ad accentuare le contrapposizioni politiche e religiose delineatesi nel corso del secolo precedente. Si tratta di un contesto complesso, in cui il confine tra martirio e responsabilità diviene sempre più labile per ambedue le parti.
Ce ne parla nel suo nuovo articolo la nostra Gaia Romano!

@gaia_romaano

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L’ANC perde alle elezioni in Sudafrica dopo 30 anni: il declino del partito di Nelson Mandela 

Le elezioni tenutesi in Sudafrica a maggio di quest’anno hanno dichiarato, per la prima volta in trent’anni, la perdita della maggioranza assoluta dei seggi da parte del Congresso Nazionale Africano. Il partito fondato da Nelson Mandela ha risentito della perdita dei consensi anche a causa del nuovo partito Mk, il cui leader è l’ex presidente Jacob Zuma.
Da adesso, il governo dovrà lavorare ad una coalizione e riunirsi per eleggere un presidente. É la fine per il governo che aveva abbattuto l’apartheid?