Dal friulano al sardo, dal ladino al greco di Calabria: il nostro Paese custodisce una straordinaria ricchezza linguistica.
Eppure, la legge che dovrebbe tutelarla, la n. 482 del 1999, riconosce soltanto 12 minoranze linguistiche, lasciando fuori molte voci, come la LIS o la romanì.
Altre vengono invece rivendicate solo per accedere ai fondi previsti dalla legge, trasformando l’identità in marketing, con il cosiddetto fenomeno dell’“etnobusiness”.
Ma non tutto è perduto: nuovi progetti stanno raccogliendo e digitalizzando testimonianze orali per preservare e valorizzare le lingue d’Italia, anche quelle dimenticate. Scopri di più nell’ultimo articolo della nostra redattrice Anna Gribaudo!
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