Muhammad Ali: “impossibile è niente”

“Impossibile è niente”. Muhammad Ali non è stato solo il più grande pugile di tutti i tempi, ma soprattutto un simbolo universale di libertà, coraggio e ribellione contro ogni ingiustizia. Dalle medaglie olimpiche ai titoli mondiali, dalle battaglie sul ring a quelle per i diritti civili, la sua vita insegna a lottare senza mai piegarsi.

Scopri come l’uomo che “vola come una farfalla” e “punge come un’ape” ha cambiato per sempre lo sport, la società e il mondo intero, nell’ultimo articolo di Beatrice Bonino.

@beatricebonino

“Guernica” di Picasso: un manifesto contro la guerra?

Una tela grigia, gigantesca, che non si limita a essere guardata: “Guernica” ti osserva, ti travolge, ti interroga. Commissionata per l’Esposizione Universale di Parigi del 1937, l’opera di Picasso è molto più di un dipinto: è un grido, una denuncia, una memoria che non smette di pulsare.

Qual è la sua origine? Cosa ci dice oggi, in un mondo ancora segnato da conflitti?

L’articolo della nostra redattrice Barbara Ferrari ripercorre la nascita, il linguaggio e la forza di un capolavoro che, oggi più che mai, fa sentire la sua voce.

@bferrari2010

La potenza della “haka” in Parlamento

Resa nota dalle partite di rugby degli All Blacks, la “haka” non è una forma di spettacolo o intrattenimento: è un atto di rivalsa e autodeterminazione del popolo māori contro i colonizzatori.

La “haka” praticata nello sport è un canto di battaglia usato per dare forza ai guerrieri, ma quando questa danza raggiunge il Parlamento neozelandese lo fa con un significato ben preciso: che sia per un cerimoniale o una protesta, esso è un grido che ricorda a chi sta guardando “noi siamo qui”.

@nephthysp

Maschera della ribellione: passaggio da persona a simbolo

Chiunque l’ha vista, chiunque la associa a qualcosa, ma qual è la storia dietro questa celebre maschera?
Il sorriso baffuto di Guy Fawkes è un simbolo estremamente potente, che ha le sue origini nel 1600 e il cui potere simbolico è evidente ancora ai giorni nostri.
Reso immortale da V for Vendetta, non è altro che la ricerca della libertà. E quale giorno migliore per parlarne se non oggi 5 novembre?
Per saperne di più non perderti l’ultimo articolo di Nemo Cirillo.

@jollyfi5h

A tu per tu con Giulia Arduino, autrice di “Che ne sarà di noi?”

“Che ne sarà di noi? Ricordi di partigiani piemontesi a ottant’anni dalla Liberazione” è il titolo del libro pubblicato da Giulia Arduino nell’aprile 2025. Si tratta di un’opera che si pone l’obiettivo di tramandare le storie dei partigiani piemontesi, uomini e donne che nel corso del secondo conflitto mondiale agirono in nome della libertà e permisero all’Italia di diventare una democrazia.

La redazione di The Password ha avuto l’opportunità di intervistare Giulia Arduino, la quale presenterà il suo libro a Torino giovedì 6 novembre presso la Cascina Roccafranca.

@vanessamusso

“Vedere le masche”: la mitologia piemontese

Conosciute come le streghe delle Langhe, le “masche” hanno animato, e animano ancora oggi, il folklore piemontese e le rievocazioni storiche dei borghi di Langhe e Roero.

Ma chi sono le “masche” e, soprattutto, sono esistite storicamente?
Per saperne di più, leggi l’ultimo articolo della nostra redattrice Benedetta Boffa.

@benedettaboffa

“La tomba delle lucciole”: un richiamo al nostro senso di umanità

Dal 18 al 24 settembre 2025 in numerose sale italiane è tornata la proiezione de “La tomba delle lucciole”, riscuotendo un grande successo. Il film d’animazione di Isao Takahata, ambientato in territorio giapponese nel 1945, delinea la storia struggente di due fratelli rimasti soli al mondo e si pone l’obiettivo di far riflettere sulle conseguenze disumanizzanti di qualunque guerra.

Nel nostro periodo storico, in cui i conflitti armati continuano a provocare morti di innocenti, “La tomba delle lucciole” risulta un’opera estremamente attuale, invitando lo spettatore a osservare il presente con una maggiore consapevolezza ed empatia.

@vanessamusso

Sciopero: il respiro di una società viva

Lo sciopero è molto più di una semplice protesta: è il respiro di una società che non si arrende, la voce collettiva che reclama diritti, giustizia e dignità.

Tra sfide nuove e antiche responsabilità, scoprire perché lo sciopero resta oggi uno strumento indispensabile di cambiamento. Leggi il nuovo articolo di Sara Gadda e scopri il cuore pulsante di chi lotta per un futuro più giusto.

@saraa.gadda

Doi povron bagnà ‘nt l’euli, o il potere degli shibboleth

Sai che alcune parole possono decidere chi sei davvero? Dalla Bibbia alle rivolte medievali, fino ai conflitti moderni, uno shibboleth è un segnale di riconoscimento linguistico che ha segnato la storia. Un semplice suono può diventare un confine invisibile tra amici e nemici, tra chi appartiene a un gruppo e chi ne è escluso. Scopri di più sugli shibboleth nell’articolo della nostra redattrice di Anna Gribaudo!

@annagriby

@etymologynerd

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Trentasei anni da Piazza Tiananmen: la ricostruzione di quei giorni 

Trentasei anni fa degli studenti si riunivano in una piazza per commemorare la morte di un grande ed ammirato funzionario cinese, momento che divenne miccia per lo scoppio di una gigantesca rivolta: sciopero della fame, della sete, cittadini inermi contro carri armati; tutto, pur di ottenere dal governo cinese una sola cosa: maggiore trasparenza e responsabilità nei confronti dei cittadini.
Il tiro alla fune tra le due fazioni termina con una terribile strage, tutt’oggi censurata dal governo cinese, ma che non deve essere dimenticata.
Per saperne di più leggi l’ultimo articolo della nostra redattrice Serena Spirlì.

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