“Carol e la fine del mondo”: sopravvivere con grazia alla fine

“Carol e la fine del mondo” è una serie animata ideata da Dan Guterman, il noto produttore di Rick and Morty.

Quando il pianeta Keppler 9-C minaccia la Terra con una collisione, la maggior parte della gente decide di vivere la vita a pieno cercando di sfruttare gli ultimi 7 mesi di vita rimanenti. Al contrario Carol, segretaria di 42 anni, affronta la fine del mondo in maniera alternativa: si aggrappa alla sua routine quotidiana e vive la sua esistenza con placidità.

@tropposilviaa

“Outlander”: un biglietto di sola andata per il XVIII secolo scozzese

“Outlander” ha convertito il mito delle Highlands in un fenomeno globale. Fonde storia giacobita e passionale finzione creando l’irresistibile “Outlander Effect”, rilanciando turismo e cultura gaelica. Dimenticate i tour classici: questa è un’esperienza storica e spirituale.

Scopri di più sull’impatto di “Outlander” sul turismo scozzese nell’articolo di Tecla Di Maria!

@tecla.dimaria

L’amore anticonformista della famiglia Addams 

Se si pensa ad Halloween, vengono in mente Dracula, Leatherface, Fred Krueger, ma anche una serie di personaggi che non hanno nulla di negativo, anzi, come la famiglia Addams. Personaggi atipici, anticonformisti, che sono ancor oggi in grado di parlare un linguaggio fatto di amore genuino, di rispetto e di passione.

Morticia e Gomez sono un caposaldo controculturale di cui bisogna parlare, proprio per l’impatto culturale enorme che continuano a esercitare, anche sulle nuove generazioni.
Di questo e di molto altro ci parla il nostro Vincenzo Mastrocinque nel suo ultimo articolo che trovate su The Password!

@: ilnerdmiope

Perché nessuno parla di “Long Story Short”?

Quanti di voi hanno guardato Bojack Horseman, ne hanno sentito parlare o si sono imbattuti in meme raffiguranti i personaggi della tanto acclamata serie? Raphael Bob-Waksberg, la mente dietro il successo, è tornato con un nuovo progetto, Long Story Short, una nuova serie animata di soli dieci episodi. Stavolta, però, niente animali antropomorfi, bensì una famiglia ebrea.

Vuoi saperne di più? Leggi il nuovo articolo della nostra redattrice Deborah Solinas.

@lookatdebss

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“Wayward”: la ribellione come forma di resistenza

Il conto alla rovescia per Halloween è già iniziato e, se anche tu sei alla ricerca di un prodotto di intrattenimento capace di suscitare molto più di un brivido, la miniserie Netflix “Wayward – Ribelli” non ti deluderà.

Un’amicizia tra adolescenti ribelli, una comunità all’apparenza idilliaca, una scuola che nasconde oscure verità e un poliziotto pronto a risolvere inquietanti misteri: questi sono gli ingredienti della serie creata da Mae Martin, nella quale si intrecciano thriller, horror e denuncia sociale. Per saperne di più, leggi la nuova recensione della nostra redattrice Ilaria Vicentini!

@il.arya

When they see us: caso clamoroso di malagiustizia

“When they see us” è una miniserie che parla di un caso di malagiustizia avvenuto a New York nella primavera del 1989 che vede cinque ragazzi tra i 14 e i 16 anni, uno ispanico e quattro afroamericani, venire ingiustamente accusati e incarcerati per stupro, fino alla confessione del vero colpevole nel 2002.

La visione della serie, disponibile su Netflix e vincitrice di un Emmy, è dolorosa ma necessaria.
Ce ne parla la nostra redattrice Nicole Zunino.

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“Normal People”: la complicata arte di amarsi (e amare)

“Normal People” racconta l’amore imperfetto tra Connell e Marianne, due ragazzi che si conoscono tra i banchi di scuola. I due si trovano ad affrontare sfide quotidiane, ma estremamente difficili: la paura della solitudine, le aspettative sociali, la difficoltà di esprimere i propri sentimenti; il loro legame, però, li spinge a crescere anche come singoli individui.

Paul Mescal e Daisy Edgar-Jones offrono una toccante interpretazione della fragilità e della forza che convivono nei sentimenti umani. Per scoprire di più leggi l’articolo della nostra redattrice Alessia Vinci.

@aalessiavinci

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“Derry Girls”: un coming of age da non perdere

Come affrontare l’adolescenza tra allarmi bomba e posti di blocco? L’ironia e lo humour pungente di Derry Girls ce ne danno un perfetto esempio, raccontandoci la vita di 5 liceali nell’Irlanda del Nord degli anni ’90, tra genitori ingombranti, primi amori e miracoli da gestire.

Per saperne di più, leggi l’ultimo articolo della nostra redattrice Benedetta Boffa

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“Unorthodox”: l’ortodossia religiosa tra autobiografia e finzione narrativa

“Unorthodox” è una miniserie Netflix del 2020 basata sull’autobiografia di Deborah Feldman, che ispira la protagonista Esther Shapiro.
Nella serie, Esty, che appartiene a una comunità ebraica ultraortodossa del Nord America, decide di scappare da un matrimonio e una vita infelici.
Nel suo nuovo articolo, la nostra redattrice Nicole Zunino ci parla della trama della serie, delle analogie con il libro e delle norme stringenti che regolano la vita delle comunità ebraiche ultraortodosse.

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Cinque serie TV da vedere durante il Pride Month

Negli ultimi anni, il dibattito sull’importanza della rappresentazione LGBTQIA+ in TV è cresciuto notevolmente. Questo ha portato a una nuova consapevolezza sul tema e, finalmente, oggi molte serie TV raccontano le infinite sfumature dell’amore e dell’identità senza stereotipi, mostrando sullo schermo storie e personaggi che per troppo tempo sono stati silenziati e resi invisibili.

In occasione del Pride Month, la nostra redattrice Ilaria Vicentini ha selezionato 5 serie TV che rappresentano questo cambiamento necessario.

Buona visione e buon Pride Month!

@il.arya
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