Uncensored Library: una battaglia alla censura a prova di gioco

Ora la protesta è anche gaming: all’interno del celebre gioco Minecraft esiste una libreria virtuale costruita per ostacolare la libertà di stampa che minaccia in molti Paesi giornalisti e cittadini. Qui si possono trovare storie e documenti dei reporter che hanno lottato per la libertà di espressione e molto spesso sono morti per essa. L’Uncensored Library non è solo questo, ma un segno eloquente della minaccia alla libera espressione, che più che mai in questi tempi trova forme alternative per esprimersi.

Redattrice: Rachele Gatto (@_gargantuaa_)

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Pensati censuratə: l’indice dei libri proibiti negli Stati Uniti d’America

Nel 2022 è stato registrato il più alto tasso di libri censurati nella storia degli Stati Uniti. Raccontare un amore non eterosessuale o parlare apertamente di identità di genere in stati come il Texas è sufficiente affinché il titolo venga ritirato dagli scaffali delle biblioteche. Tra i 1651 libri messi all’indice, sono numerosi anche i grandi classici della letteratura: il “Diario” di Anna Frank, “1984” di George Orwell e “Maus” di Spiegelman sono solo alcuni dei tanti romanzi proibiti. Quest’ondata di censura è un fenomeno sistemico: chi ha interesse a continuare questa caccia al libro? Ce ne parla la nostra redattrice Micol Cottino (@_micol.03) nel suo nuovo articolo.

Thailandia: quando un post vale 43 anni di carcere

Nel suo nuovo articolo, Marta Fornacini ci racconta la vicenda di Anchan, una 65enne condannata a 43 anni e 6 mesi di carcere per aver offeso la corona attraverso Facebook e YouTube.
Siamo in Thailandia e qui non è la prima volta che succede: secondo l’articolo 112, che prevede il reato di lesa maestà, altre persone in passato erano state condannate a 20, addirittura 35 anni di carcere.
Ma questa condanna arriva in un momento particolare per la corona e per il governo thailandesi: i giovani sono in piazza da mesi per chiedere democrazia e diritti, e per ora sembra che né la pandemia né l’asprezza delle pene possa fermarli.

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Il seno femminile nella storia dell’arte

La rappresentazione del seno femminile nell’arte figurativa abbraccia una storia complessa e davvero antica, poiché le prime riproduzioni dell’organo femminile risalgono al Paleolitico, per poi evolversi – nel suo significato materno, ma anche erotico, sensuale ed estetico – nel corso dei secoli successivi. Ripercorrerne le tracce può offrire un valido spunto per una riflessione più…

La rivendicazione dei capezzoli

Nell’ambito dalla rappresentazione della nudità sui social media, che già di per sé non è consentita, spicca una particolare problematica che riguarda una parte del corpo che, pur presente in entrambi i sessi, viene censurata in modo selettivo solo in quello femminile: i capezzoli. Anche se abbiamo alle spalle millenni di storia dell’arte che ritrae…