«Io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono» (Gaber)

Sono migliaia le persone che sono scese nelle strade in Italia per manifestare contro le violenze messe in atto da Israele nella Striscia di Gaza. Persone animate da empatia verso il popolo palestinese, mosse da un senso di giustizia profondo. Ma come sono stati raccontati questi cortei da politici e giornalisti italiani? C’è una differenza tra le scelte pubbliche dell’Italia e le idee del popolo italiano? Ci si può sentire orgogliosi di far parte di questa nazione? E soprattutto: queste proteste hanno portato a qualcosa?
Ce ne parla la nostra redattrice Francesca Salvai nel suo nuovo articolo.

@francy.salvai

Di diritti umani e di propaganda populista

Stazione di Alessandria, treno Torino Porta Nuova–Genova Brignole, tardo pomeriggio, tratta frequentata soprattutto da pendolari. Due signori salgono sul treno parlando di politica. Si siedono l’uno di fronte all’altro, sono arrabbiati per chi ci rappresenta e per la crisi che porta povertà. A un certo punto uno di loro getta un’occhiata fuori dal finestrino, vede…