Castillo si è barcamenato un anno e mezzo al potere con un programma confuso di nazionalismo e socialismo andino, costretto ad operare ripetuti rimpasti di governo. Cade per incapacità politica e per gli eclatanti casi di malversazione di fondi pubblici. L’inizio della crisi risale al 7 dicembre 2022, quando Castillo aveva provato ad aggirare la mozione di sfiducia nei suoi confronti annunciando di voler sciogliere il Parlamento; la Suprema corte peruviana è però intervenuta immediatamente, definendo l’azione di Castillo un tentativo di «colpo di stato». Nelle ore successive, il Parlamento si è comunque riunito per votare la destituzione, nominando come nuovo presidente Dina Boluarte. Iniziano così due mesi di grande scompenso politico, caratterizzato da proteste e sommosse per tutto il Paese: ce ne parla la nostra redattrice Alessia Dotta.
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