LA MOLE ANTONELLIANA, DOVE L’UOMO CON IL FUCILE INCONTRA L’UOMO CON LA CINEPRESA

sergio leoneSette film sono stati sufficienti affinchè il nome di Sergio Leone rimanesse per sempre inciso nella Storia della Settima Arte.
E non si parla solo di cinema italiano ovviamente: basti pensare all’influenza enorme che il suo lavoro ha avuto (e continua ad avere) su registi del calibro di John Carpenter e Quentin Tarantino, ad esempio.

”C’era una volta in Italia. Il cinema di Sergio Leone” è il nome della bella mostra a lui dedicata dal Museo del Cinema di Torino, che, nella suggestiva cornice della Mole Antonelliana racconta la vita e le opere di questo genio rivoluzionario, a partire dai fumetti americani di cui era appassionato da bambino, fino a descrivere nel dettaglio tutte le sue opere, arricchendosi inoltre di curiosità, aneddoti, video di repertorio e i costumi e le armi originali utilizzati sul set da attori quali, tra gli altri, Clint Eastwood, Lee Van Cleef, Henry Fonda e Claudia Cardinale; attori divenuti vere e proprie icone grazie ai ruoli disegnati per loro da Leone.

Nessun dettaglio della vita del grande regista viene trascurato, dagli inizi nel ruolo di assistente alla regia per produzioni statunitensi girate a Cinecittà, allo pseudonimo anglofono con cui si firmava nei primi tempi (Bob Robertson, in omaggio al padre), alla riscoperta del genere western rivisitato attraverso il disincanto, l’impegno politico e quell’ anarchia “sognatrice” tipici degli anni ’60 e che Leone ha così ben saputo racchiudere nella sua narrativa capace sì di innovare, ma mai di tradire il genere cinematografico di riferimento, fino ad arrivare all’ultimo progetto, purtroppo rimasto incompiuto, sull’assedio di Stalingrado.

La mostra, a cura di Sir Cristopher Frayling, è un’ottima occasione per chiunque ancora non conosca questo magnifico cineasta per avvicinarsi a lui e, per chiunque abbia già visto e amato le sue opere, per approfondirne la conoscenza.

Per info: http://www.museocinema.it/mostre.php

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