Flavio Failla, grafico pubblicitario di Catania, ha vissuto per diversi anni nel Nord Italia, ma da circa due anni è partito per un’avventura in giro per il mondo, alla ricerca di sè stesso e di qualcosa che lo soddisfacesse, oltre i soliti limiti e la solita mentalità da “gente di città”, per crearsi il proprio destino fuori dagli schemi della società. Il suo viaggio lo ha portato in luoghi lontani e meravigliosi, gli ha insegnato a vivere una vita diversa e gli ha fatto incontare persone straordinarie, compresa la sua compagna di viaggio, Elizabeth. La sua intervista per Thepassword è un grande contributo e vogliamo condividere con tutti i nostri lettori la sua incredibile esperienza.

Ciao Flavio. Grazie per la tua disponibilità a rispondere a qualche domanda. Iniziamo subito:
Cosa ti ha spinto a partire?
Mi ha spinto a partire un momento di stanchezza lavorativa ed il fatto che da anni non mi sentivo profondamente presente e soddisfatto della mia vita. Partire per me era la soluzione più drastica per mettermi in discussione e scoprire lati di me che non si erano ancora espressi. Si dice che partire sia un po’ morire, credo sia vero: a volte bisogna far morire dentro le parti di noi che ci zavorrano per rinascere.
Dove sei stato finora?
Durante quasi due anni di viaggio, in realtà, non ho visitato molti Paesi, ma quelli che ho visitato li ho esplorati a lungo: in Islanda per esempio vivo da più di 7 mesi ormai. Sono stato in Spagna, Bosnia, Ungheria, Croazia, Inghilterra, Svizzera, Norvegia, Svezia, Isole Faroe, Islanda…
Viaggiare è costoso. Hai un budget? Quanto spendi circa a settimana?
Non ho un monitoraggio settimanale, ma posso dire che anche grazie ad un progetto di viaggio-volontariato chiamato workaway per i primi sette mesi intorno ai paesi più cari del mondo ho speso circa 2500 euro, mezzi di trasporto inclusi.
Fino ad ora hai già visto un gran numero di Paesi, luoghi, destinazioni…ma come viaggi?
Aereo, bus, a piedi…Io e la mia compagna di viaggio ci siamo spostati prevalentemente grazie all’autostop per i percorsi interni ai paesi che visitavamo, ma anche in autobus e treni. Abbiamo anche utilizzato siti di car sharing come BlaBlacar. Per arrivare in Norvegia abbiamo comperato dei biglietti aerei con largo anticipo spendendo davvero poco. A volte invece ci siamo permessi degli extra come nelle Isole Faroe, dove per visitare un’ isola remota abbiamo preso un elicottero, ma la spesa è stata di poco più di 20 euro a testa perché su quell’isola l’elicottero è un mezzo pubblico per gli abitanti.
Come decidi la tua prossima destinazione?
Ho pianificato buona parte dei miei viaggi cercando di seguire un
percorso via terra, che dal Nord Europa mi avrebbe portato con
facilità fino in Islanda, mio grande sogno da tanti anni. Ho dato
anche molto ascolto alla mia compagna, che era molto attratta dal visitare la Norvegia e le Isole Faroe.
Un’esperienza significativa che non dimenticherai mai…puoi raccontarla?
Stavamo viaggiando a piedi tra le isole Lofoten, sopra il circolo polare, ad Aprile dell’anno scorso. Io ed Elizabeth dormivamo in tenda e l’attrezzatura in nostro possesso era di scarsa qualità, il tempo si alternava tra tempeste di neve e pioggia battente. Un pomeriggio abbiamo visitato un piccolo villaggio di pescatori e trovato riparo in un’osteria per bere un tè. Così, tra una chiacchiera e l’altra con la ragazza del bar, finiamo per raccontarle le nostre avventure. Qualche ora più tardi la ragazza riappare, mi dice di avere una sorpresa per noi e mi chiede gentilmente di seguirla. Mi porta in un’antica meravigliosa casetta su palafitte con vista sui fiordi, ben sistemata e calda e con un grande camino acceso. La ragazza mi guarda e dice, porgendomi le chiavi, che quella per qualche notte poteva essere casa nostra e che eravamo ospiti dell’osteria. Ho pianto dalla gratitudine e l’ho abbracciata, il gesto inaspettato di generosità più bello e apprezzato della mia vita. La sera siamo stati invitati a brindare all’osteria insieme alla gente del piccolo villaggio, mentre fuori nevicava. Abbiamo acquistato forza e grande fiducia nelle persone.

La persona che hai incontrato che più ti ha colpito?
Ricordo con piacere Lars, un ragazzo tedesco di 20 anni, che viaggiava zaino in spalla e canna da pesca, per il freddo Nord con una totale indipendenza e rara serenità. Dopo 3 settimane insieme, lui ha deciso di prendere una nave che lo avrebbe portato alle Svalbard, ad un passo dal Polo Nord, nel paese più sperduto del mondo, sempre solo e semplicemente col suo sacco a pelo e la sua voglia di pescare qualche strano pesce. C’è riuscito e siamo ancora in contatto. Quel ragazzo è stata la prima persona in questo viaggio ad insegnarmi che la paura è spesso un’illusione di cui si può fare a meno e che, con un sorriso e tanta padronanza di sè, si può arrivare ovunque.. persino al Polo Nord con una canna da pesca in mano! 🙂
A cura di Giulia Bobba
Pubblicato da giuliabobba
Intraprendente, estroversa, divertente, permalosa, solare, grintosa, ambiziosa, disordinata, impulsiva, emotiva, perfezionista, autoritaria, incostante, vanitosa, drammatica, sognatrice, romantica. Questi sono solo alcuni aggettivi che possono descrivermi. Sono una persona complicata ed eccentrica. Sono la pigrizia in persona ma amo avere mille cose da fare segnate sull’agenda (si, l’agenda, quella di carta. Non me ne separo mai). Sono tutto e il contrario di tutto, una contraddizione in termini ambulante.
Mi ritengono matura per i miei 20 anni, ma io, più che altro, mi reputo diversa. Sono stata educata “all’antica” ed ho avuto la possibilità di capire ed apprezzare molte cose (a differenza di altri miei coetanei) grazie a questo indirizzo formativo familiare, ma anche grazie alle esperienze che ho vissuto. Penso di poter vantare uno spiccato spirito critico ed una grande forza d’animo. Ho la brutta abitudine di contare su me stessa in tutto e per tutto e trovo difficile fare affidamento sugl’altri proprio a causa della mia indole autoritaria ed un tantino egocentrica. Mi piace fare il capo, data la mia attitudine alla leadership, ma preferisco essere un capo democratico, perché non sopporterei un “ammutinamento”.
La mia voglia di indipendenza mi ha portata ad affrontare una lunga esperienza negli Stati Uniti, tra i 17 e i 19 anni, durante i quali mi sono diplomata in Illinois ed ho frequentato un bimestre nell’Università di Edwardsville, Illinois, studiando lingue.
I miei anni in America sono stati per me, fino ad ora, i più importanti e formativi sia in campo scolastico ma, per lo più, in ambito personale e devo dire grazie ai miei genitori per questa opportunità, ma soprattutto, come sempre, a me stessa, per essere stata in grado di affrontarli al massimo delle mie capacità, nonostante varie difficoltà ed ostacoli. I miei ricordi più cari sono tuttora legati a quel periodo.
Dopo il mio ritorno in patria ho terminato nei tempi canonici il liceo linguistico, (diplomandomi alla faccia di chi diceva che non ce l’avrei mai fatta),e nel 2013 ho iniziato a frequentare il corso di laurea in mediazione linguistica presso l’Università di Torino. Non vado pazza per gli studi che ho scelto, anche a causa di problematiche legate alla gestione dell’Univeristà e al fatto che detesto studiare argomenti che non mi interessano. Inoltre ho una soglia dell’attenzione molto bassa e mi annoio troppo facilmente, tanto da addormentarmi a lezione (motivo per cui non frequento quasi nessun corso).
Per ora mi accontento di laurearmi il prima possibile e continuare per la mia strada, che spero mi porterà molto lontano, possibilmente all’estero, e chissà, sta volta, in quali vesti.
Sono molto flessibile in ambito professionale. Le mie aspirazioni sono ampie e la mia ambizione è in continua crescita, per questo ho difficoltà a prefissarmi un traguardo unico e non riesco a decidere cosa voglio fare “da grande”. Però il mio sogno (uno dei tanti, ma questo è quello più lungamente cogitato) è di diventare wedding planner ed event manager, aprire una mia agenzia in una grande città ed organizzare eventi e matrimoni di alto livello.
Certo è che, guardando al futuro, mi vedo innanzi tutto come una donna in carriera, ma non a scapito della vita privata.
Nonostante tutto, sono una sognatrice compulsiva, spesso con la testa fra le nuvole, distratta e incostante. Amo l’amore, ma penso che lui non ami me. Se mi chiedessero che favola Disney potrei essere, risponderei dicendo Cenerentola, anche se sarei una Cenerentola che, al principe, la scarpetta l’ha tirata in fronte.
Ho la passione per il lusso, lo shopping, la moda e tutto ciò che riguarda le dolci frivolezze femminili, ma spesso passo le mie giornate in pigiama, coi capelli sfatti e il viso segnato dalle occhiaie.
Sono una di quelle che “sì, l’aspetto conta e la prima impressione è fondamentale; ma ancora di più lo è ciò che siamo dentro.”
Amo leggere, scrivere, disegnare, cantare, ballare, guardare film di ogni genere; amo i negozi di arredamento e la creatività manuale, l’arte mi affascina ma sono troppo pigra per seguirla o andare in giro per musei. Adoro il cioccolato e la cucina è uno dei miei (innumerevoli e ingestibili) hobby. I cani sono i miei animali preferiti, senza distinzioni tra razze; sono animalista e ambientalista al punto giusto. Odio gli sprechi e le persone vuote, vittimiste e pessimiste. L’ottimismo è uno dei miei pregi migliori. Mi piace parlare e stare a contatto con la gente. Ho adorato il periodo in cui facevo la barista in un pub della mia città, proprio perché mi dava modo di farlo continuamente.
Senza dubbio viaggiare è la cosa che più mi appaga e mi rende felice al mondo. Credo che ogni viaggio, lungo o breve, e per qualsiasi motivazione, sia l’esperienza che maggiormente arricchisce la mente umana e ci faccia capire quanto c’è da scoprire intorno a noi. Ci fa sentire grandi, parti di qualcosa, ma, allo stesso tempo, troppo piccoli e insignificanti per avere qualsiasi importanza in un disegno più ampio.
Attualmente faccio parte del Leo Club, un’associazione internazionale di beneficenza, e ne vado fiera. Nel tempo libero faccio l’insegnate privata di inglese e materie umanistiche, e i “miei bambini” mi danno le più grandi soddisfazioni.
Sono una dei “veterani” di The Password e sono orgogliosa di fare parte di questo progetto e dei suoi sviluppi. Ho sempre voluto avere la possibilità di scrivere e pubblicare ciò che penso e farlo all’interno di un progetto così ambizioso, gestito da giovani, direi che è una grande opportunità.
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Since I feel like English is almost my mother tongue in some ways... I add another version of the above self presentation, in English.
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About me...
...there would be a lot to say... but...in synthesis
I live in Piedomont, Italy, I love reading books, music, cinema, art, and I have a passionate admiration for weddings. I want to become a wedding planner and event manager.
I have lived in Illinois, USA, for over a year and I remember that as the most important and life-changing experience of my life.
I love tattoos, Christmas and every american festivity, I am a fashion fan and I like everything connected to beauty and style.
I study languages at Univeristy of Turin and I write for "The Password", an online blog/news paper about culture and arts. I teach English and I am member of the Leo Club Interational of Santhià.
I am exteremely outgoing and I enjoy spending time with friends. I am also a solitary person when needed and I feel comfortable with that. I'm a leader-oriented person, I like being the boss, but I try not to be too bossy.
I am very lazy, but I love having many things to do and keep myself busy in projects and events.
I am everything and all the opposite of it.
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