Finale di DibattiTo: un bilancio

Venerdì 12 maggio si è svolta a Palazzo Nuovo la finale di DibattiTo, il gruppo di dibattito classico dell’Università degli Studi di Torino. Il tema della discussione è stato: “Il genere umano, in quanto creazione della natura, deve convivere con essa, e non cercare di dominarla”, riferimento al De Rerum Natura di Lucrezio (“Ut decuit Tellus quod dura creasset”, libro V, v. 926). Nel corso dell’incontro sono state anticipate alcune novità relative alla prossima edizione, illustrate in collaborazione con due esperti e studenti di Giurisprudenza. Le regole della competizione si possono trovare in questo articolo di Nicola Gautero.

Come di consueto, le posizioni delle due squadre (Dibattidenti e Bufari) sono state assegnate attraverso l’estrazione a sorte; i tre turni e le repliche sono stati seguiti da un commento da parte dei due ospiti e da un riconoscimento dei reciproci punti di forza da parte dei dibattenti avversari.

Ha ottenuto la vittoria la squadra dei Dibattidenti, che sosteneva la posizione contraria a quella del tema. Hanno assegnato i punti i professori Manca e Briguglio e la professoressa Guglielmo, che hanno notato un complessivo miglioramento dei partecipanti. Anche Giovanni Giardina e Ludovica Gallo, gli invitati esperti del “botta e risposta”, hanno dato un giudizio positivo, soprattutto perl’atteggiamento sportivo e la capacità di collaborazione. Una delle novità in programma per la prossima edizione di DibattiTo è la proposta di questo genere di competizione.

Che cos’è il “botta e risposta”?

Il “botta e risposta” è una modalità di dibattito introdotta in Italia dall’Università degli Studi di Padova nei primi anni Duemila grazie al professore Cattani. I due studenti, Giovanni e Ludovica, ne hanno spiegato le regole e la diffusione; è arrivato a Torino grazie alla professoressa Alessandra Saccon, che l’ha introdotto nel contesto liceale. L’obiettivo del gruppo di dibattito classico è farlo arrivare all’università.

Com’è strutturata questa modalità di dibattito?

Ludovica, che può anche vantare un’esperienza da giudice del “botta e risposta”, spiega che le squadre si affrontano in modo molto più diretto, sul modello del dialogo socratico: ogni intervento è seguito da domande da parte della squadra avversaria, diversamente dalla modalità tradizionale. Ciò cambia i ruoli degli oratori, tre di numero, affiancati dal “socrate”, che deve confutare l’argomentazione avversaria attraverso domande incalzanti. Un’immagine appropriata per illustrare questo è la partita ping pong: il socrate è il battitore, al quale l’avversario deve rispondere rapidamente. Il dialogo socratico, inoltre, consente alle squadre di dialogare in modo più approfondito e diretto; una qualità di un buon socrate è la capacità di ascoltare e di porre domande mirate. L’esperta conclude con due ulteriori differenze: un oratore si occupa della parte introduttiva -con un intervento a parte-, illustrando le argomentazioni; cambia anche parte finale, che è anche un’opportunità di rispondere all’obiezione della squadra avversaria. 

Altre novità della prossima edizione

Gli organizzatori e l’organizzatrice vorrebbero mantenere il polo di Palazzo Nuovo per il dibattito classico e crearne uno nuovo al Campus Einaudi, destinato unicamente al “botta e risposta”. Inoltre, hanno intenzione di coinvolgere nei corsi preparatori anche studenti di altri atenei del Piemonte e dell’ultimo anno di scuola superiore. Potrebbero essere in programma collaborazioni tra i due poli e con studenti dall’Università degli Studi di Padova. Nonostante le nuove proposte, il gruppo intende riproporre anche lo stesso format di quest’anno, con l’aggiunta del “botta e risposta”; l’obiettivo è raggiungere un sempre maggior numero di studenti.

Le impressioni generali dei partecipanti e degli organizzatori 

Le impressioni dei partecipanti sono state, in generale, molto positive: il dibattito di fine anno è stato un’interessante occasione per migliorare, nonostante l’impegno e la difficoltà. I partecipanti hanno apprezzato che il DibattiTo si sia aperto, rispetto all’anno scorso, attirando più studenti di altri corsi di laurea. Anche gli organizzatori hanno ammesso di essere stati molto soddisfatti degli incontri e della preparazione di quest’anno.

Giulia Marianna Dongiovanni

Mario Colabello

Crediti immagine di copertina: @dibatti.to on Instagram

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