TINA TURNER, LA PERDITA DI UNA LEGGENDA

La notizia che vi riportiamo oggi è il lutto ‒ del 24 maggio 2023 ‒ per la morte di una fra le cantanti più conosciute e amate dagli anni ’60, la regina del Rock ‘N Roll con alle spalle una carriera lunghissima, ricca di successi, di nomination ma anche di tanto dolore ‒ basti pensare ai numerosi episodi di violenza domestica che la donna fu costretta a subire da parte dell’ex marito Ike Turner.

Era tutto cominciato in modo glorioso a soli 19 anni, nel 1958, inizialmente come cantante dei “Kings of Rhythm”, sotto il nome di Little Ann, per poi presentarsi al pubblico, per la prima volta, come Tina Turner nel 1960, divenuta componente della “Ike & Tina Turner Revue” con il singolo di successo “A Fool In Love”.

Una leggenda che, secondo le dichiarazioni del suo portavoce su Sky News, si è spenta

“serenamente oggi all’età di 83 anni dopo una lunga malattia nella sua casa di Küsnacht vicino a Zurigo, in Svizzera.”

è stato comunicato che

“ci sarà una cerimonia funebre privata a cui parteciperanno amici intimi e familiari. Si prega di rispettare la privacy della sua famiglia in questo momento difficile.”

UNA CARRIERA LUMINOSA, a tratti obnubilata

Tina Turner è stata un’icona, di stile, di musica, di vita.

Di sport. Tina venne scelta dalla Rugby League come volto e voce di campagne promozionali, di spettacoli dal vivo per “ripulire” l’immagine di uno sport definito irruento, barbaro e violento: il suo timbro potente e il suo approcciarsi con gentilezza, con determinazione e con i suoi intramontabili aforismi hanno segnato, per sempre, la storia dello sport americano.

Ha vinto dodici Grammy (otto competitivi e quattro onorari, di cui sei negli anni Ottanta), è stata anche onorata con una stella sulla Hollywood Walk of Fame e un’altra sulla St. Louis Walk of Fame. Si era affermata come una delle voci più famose del rock con successi internazionali che le hanno fatto scalare le classifiche di tutto il mondo, per decenni. Inoltre, il suo film autobiografico del 1993 ha vinto tre Oscar e, specularmente, è come se li avesse vinti lei stessa, essendo stata una storia basata sulla sua, quella vera.

Nel corso degli anni, però, oltre ai traguardi professionali ha dovuto affrontare numerosi problemi di salute, ha sofferto di malattie potenzialmente letali, ha avuto un ictus e un cancro intestinale. A tutto questo, si aggiunsero l’ipertensione e l’insufficienza renale ‒ quest’ultima causata dalle cure per la prima ‒ che la debilitarono fisicamente e mentalmente, portandola a valutare il suicidio assistito; era necessario un trapianto di reni, ma le possibilità di riceverne uno erano piuttosto scarse. La scelta dell’eutanasia non venne perseguita poiché il marito dell’epoca, Erwin Bach, le donò un rene.

I crucci della sua vita sembravano susseguirsi in un vortice che l’aveva lasciata annientata, senza fiato: aveva perso due figli, il primogenito, Craig Raymond Turner, che aveva avuto dalla relazione con Raymond Hill, il sassofonista della sua band Kings of Rhythm, è stato trovato morto suicida a 59 anni.

Il figlio Ronnie Turner avuto, invece, dal marito Ike Turner, è morto a 62 anni dopo aver lottato a lungo con il cancro.

Ha vissuto appieno, Tina, irradiata di luce, ma anche oscurata dal male, dal dolore che l’aveva inglobata nel suo dispettoso e velenoso cerchio.

Non si è arresa, però.

Mai.

Non poteva, non era capace di cadere e rimanere lì a terra.

Era forte, resiliente, una combattente che ha lottato, con coraggio e forza di volontà, fino alla fine.

“The older you get, the more you realize it’s not what happens to you but how you deal with it. Often I was asked if I ever stood up for anything and the answer is yeah, I stood up for my life, but first of all, I chose like an obligation to love and to care for myself, because that’s when the best comes out. I believe in me and this is everything that matters.”

Traduzione: Più si invecchia, più ci si rende conto che non è importante quello che ti succede, ma come lo affronti. Spesso mi è stato chiesto se ho mai lottato per qualcosa e la risposta è sì, ho protetto la mia vita, ma prima di tutto ho scelto come obbligo di amare e prendermi cura di me stessa, perché è lì che viene fuori il meglio. Io credo in me e questo è tutto ciò che conta

La Turner sapeva tenere il palco, rimanere in scena con disinvoltura e passione senza mai vergognarsi, ma mostrandosi orgogliosa di sé, fidandosi delle sue possibilità, capacità e del suo, innegabile, talento. Amava la musica, scriverla e interpretarla, era parte di lei, era la sua personale sinfonia di esistenza che racchiudeva il suo intero mondo.

Con lei, se n’è andata una parte di tutti noi.

Erika Morrone

Crediti immagine e info:

https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/musica/2023/05/24/addio-a-tina-turner-regina-del-rocknroll_66df80fc-16b8-4895-8659-d2fa773acdb2.html

https://tg24.sky.it/mondo/2023/05/24/tina-turner-morta

https://www.gazzetta.it/attualita/24-05-2023/tina-turner-morta-a-83-anni-la-malattia-e-sofferenze-per-i-figli.shtml

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