Estate: tempo di ferie -per chi può-, di gite al mare e in montagna, di valicate in moto sulle Alpi: dalla provincia di Cuneo in due ore circa si arriva a Ventimiglia attraverso il tunnel di Tenda, situato a una decina di minuti da Limone Piemonte, in Val Vermenagna, a 1800 metri. O almeno era così fino a quattro anni fa.
Già da tempo erano in atto lavori di ampliamento per costruire una nuova galleria vicino a quella storica, entrambe di una lunghezza prevista di 3200 metri, che però non avevano bloccato la circolazione: il programma era infatti di lavorare su una galleria per volta, prima costruendo quella nuova e poi ampliando quella storica. Tuttavia il 2 e il 3 ottobre 2020 la tempesta Alex aveva colpito la valle, provocando gravi danni specialmente sul versante francese – sul versante italiano i danni non erano ugualmente consistenti, ma si erano verificati comunque degli smottamenti.
Si tratta di un valico internazionale molto importante, perché collega la provincia di Cuneo con la Costa Azzurra e la costa ligure, gratuito e percorribile anche d’inverno. La data stimata di riapertura era prevista per il 30 giugno scorso, ma è slittata a ottobre-novembre 2024. Il consorzio Edilmaco di Torino, che sta gestendo i lavori, ha negato ogni responsabilità per i ritardi.
Le polemiche non mancano, perchè, come riporta il sito Italia che cambia, si pensa a modificare il tunnel sin dal 1989, quando c’era stata una frana e il senso di marcia da doppio (come era nato nel 1882) divenne alternato. Il progetto della nuova galleria venne approvato dopo varie peripezie nel 2005, ma l’inizio dei lavori slittò per dei problemi, e i costi aumentarono con gli anni -con proteste da parte degli ecologisti– che da sempre propongono il consolidamento della linea ferroviaria esistente- e da parte di alcuni camionisti che vorrebbero il tunnel più a valle.
In più, nel 2017, alcuni dipendenti della società appaltatrice (Grandi Lavori Fincosit SpA) furono indagati per frode e si pose sotto sequestro il cantiere. Nel 2018 si cedette quindi l’appalto a Edilmaco, che riscontrò problemi e anomalie nel lavoro fatto fino a quel momento. I lavori vennero poi bloccati fino al febbraio 2020, per poi essere interrotti nuovamente dalle inondazioni provocate dalla tempesta Alex. Per il momento si vuole dare la precedenza al Tenda bis, per poi ampliare la galleria storica.
Questi anni di stallo e di tentennamenti nell’avanzamento dei lavori sono stati accompagnati da danni al turismo tra le due valli e da scomodità per chi, per arrivare in Francia, deve allungare fino al colle di Nava o della Lombarda.
Il primo giugno tuttavia è stata aperta la strada “dei 46 tornanti”, unico collegamentro possibile al momento tra la valle Roya e la valle Vermenagna – soltanto i residenti delle due valli possono accedervi e i turisti provvisti di lasciapassare dai comuni, grazie a un senso unico alternato.
L’11 luglio si è tenuta una riunione del comitato di monitoraggio, composto dai sindaci, dalla Provincia e dalla Camera di Commercio, che dovrebbe ritrovarsi nuovamente a settembre. Dal fronte francese, d’altro canto, si è ormai convinti che la riapertura sarà per il 2025 – e il sindaco di Breil-sur-Roya si è soffermato nei mesi scorsi sulla mancanza di manodopera, che a suo avviso contribuisce al ritardo dei lavori. Anche il sindaco di Tenda, Jean-Pierre Vassallo, ha espresso una certa disillusione, invitando a non credere più agli annunci dell’Anas – che è la società del gruppo FS italiane che si occupa di infrastrutture stradali. Nel comune francese, infatti, la maggior parte delle attività dipende dal flusso proveniente dal colle. La speranza insomma è di riuscire a vedere, entro l’autunno, la fine del tunnel, letteralmente.
Anna Gribaudo
Fonte immagine in evidenza: https://www.lastampa.it/cuneo/2023/12/17/news/tenda_quel_cantiere_infinito_del_tunnel_che_non_ce-13938697/
