La lettura potrebbe essere considerata la pratica solitaria per eccellenza: un momento per stare nel presente, un’attività da poter svolgere ovunque, un modo per arricchire la propria lingua e accrescere la propria empatia. Essendo appunto un’attività solitaria, spesso, se nella propria cerchia di amici non ci sono altri appassionati, è difficile trovare qualcuno con cui parlare di libri. I social media in questo e altri ambiti hanno invece permesso di colmare questa solitudine, soprattutto tramite i gruppi di lettura. Il loro funzionamento è semplice: l’amministratore o l’amministratrice del gruppo sceglie un libro da leggere, uno al mese o ogni due mesi, e poi programma degli incontri, online o dal vivo, in cui discuterne, talvolta accompagnando il percorso con commenti su gruppi Fable o Telegram.
In particolare, i book club hanno registrato una crescita considerevole a partire dalla pandemia, e rappresentano eventi in cui le donne giocano un ruolo di primo piano. Questi club attirano poi spesso l’attenzione delle case editrici, garantendo una ricaduta positiva sulle vendite dei libri scelti. In più, secondo Emiliano Becerril, fondatore della casa editrice messicana Elefanta, i book club rappresentano spazi di “difesa dalla saturazione”, proponendo una selezione di autori e articoli non dall’alto, e quindi offrendo una bussola nella sterminata offerta che si trova online e in libreria.
In questo articolo suggeriamo quindi quattro gruppi di lettura, di cui i primi due sono online, il terzo sia online sia offline, e il quarto in presenza, a Torino.
“Gli invisibili” di Filomena Iaccarino
Conosciuta come @unalettricepercaso su Instagram e TikTok, col suo gruppo di lettura Filomena si propone di esplorare “storie dimenticate e autori sottovalutati”, “gli invisibili“, una selezione di sei libri in cui l’unico fil rouge è l’andare fuori dagli schemi: uno ogni due mesi, con autori sia italiani sia stranieri. Interessante la scelta di una scrittrice del Novecento italiano poco studiata nelle scuole come Anna Maria Ortese, con la raccolta di racconti Il mare non bagna Napoli, e quella di uno scrittore pressoché sconosciuto come Halldòr Laxness, vincitore del Nobel per la letteratura nel 1955, con La campana d’Islanda, un rocambolesco romanzo storico ambientato nell’Islanda del Seicento.
“Viaggi nel futuro” di Giulia Demartini
Giulia Demartini, @julie.demar su Instagram e YouTube, propone invece una selezione di sei libri distopici, pensati per gli appassionati del genere che quindi hanno già letto i classici 1984 e Fahrenheit 451, in un momento storico, come ci ricorda, in cui il confine tra distopia e realtà si fa sempre più sottile. Una proposta originale e innovativa, con opere in cui i rapporti uomo-tecnologia, uomo-tempo, ma anche uomo-lingua vengono declinati in modi diversi, ognuno irriverente e spiazzante a modo suo. Se il primo romanzo scelto, Qualityland, ha una doppia versione, una per ottimisti e una per pessimisti, il terzo, Gli androidi sognano pecore elettriche?, libro da cui è stato tratto Blade Runner, anticipa questioni legate alla bioetica. Il quarto invece, Viaggio allucinante di Isaac Asimov, può essere considerato un mix tra Matrix e Esplorando il corpo umano, come spiega Giulia in un video sul suo canale YouTube.
I “Mattoni Italiani” di Ilenia Zodiaco
Ilenia, aka @conamoreesquallore, forse la booktuber italiana più influente del momento, propone ormai da un paio di anni un format che unisce incontri dal vivo (nella libreria Hoepli di Milano) e approfondimenti online (tra la sua pagina Youtube, il suo podcast e la sua newsletter), in cui affronta quelli che chiama “mattoni“, opere voluminose che spesso incutono timore per la loro mole (come Anna Karenina, Il conte di Montecristo…), ma che con questo progetto si prefigge di avvicinare al pubblico, rimuovendo la loro patina di inavvicinabilità. Dopo aver affrontato mattoni russi, francesi, inglesi, americani, quest’anno ha scelto i mattoni italiani, concentrandosi su quella parte di Novecento italiano poco esplorato e studiato a scuola. Degne di attenzione l’equa partizione tra autrici, Morante, Deledda e Goliarda Sapienza, e autori, Moravia, Fenoglio e Tondelli, e la qualità degli approfondimenti (gratuiti).
La letteratura americana alla biblioteca civica centrale
Infine, alla pagina web delle biblioteche civiche torinesi si può trovare la sezione dedicata ai gruppi di lettura attivi nelle varie biblioteche di Torino: una proposta molto interessante è quella sulla letteratura americana, nella sede centrale in via della Cittadella, con un incontro al mese tenuto dal professor Joseph N. Marescalco, su libri parte del canone letterario novecentesco, da Paul Auster a Philip Roth, con Il giovane Holden e Il grande Gatsby in lettura tra marzo e aprile. Per chi è interessato, ci sono anche proposte legate alla letteratura dell’Asia e a libri in francese.
Insomma, un gruppo di lettura può essere un’occasione per conoscere altri appassionati, per discutere dei libri che ci sono piaciuti (o che non ci hanno convinto per nulla), o, semplicemente, per chi preferisce non parlare dei libri che sta leggendo, un modo per arricchire la propria TBR (To Be Read list).
Anna Gribaudo
