Wimbledon: il tempio del tennis

Ogni estate, Londra si tinge di bianco e verde, e tutto il mondo si ferma a guardare il rito sacro del tennis sull’erba. Wimbledon non è solo un torneo, ma un appuntamento simbolico che va avanti da centocinquant’anni, unendo tradizione e tensione sportiva, ma anche moda e stile grazie la presenza di tantissime celebrità. Nato nel 1877, sui campi in erba all’All England Croquet and Lawn Tennis Club, Wimbledon è il torneo di tennis più antico e rinomato al mondo. Originariamente era un evento amatoriale, ma nei secoli ha superato guerre e profondi cambiamenti storici e culturali, senza mai perdere la sua aura di eleganza e distinzione.

Center Court, Wimbledon (Photo by Antoine Couvercelle / Panoramic/ Insidefoto)

A Wimbledon i giocatori scendono in campo esclusivamente con abiti bianchi, una regola che simboleggia purezza ed eleganza, niente pubblicità e niente loghi vistosi nel vestiario, tutto sobrio e misurato nel perfetto stile del torneo. L’erba è tagliata a otto millimetri esatti, i raccattapalle si muovono con l’armonia e la precisione di una danza perfetta, la famiglia reale inglese osserva silenziosamente dai suoi posti privilegiati, come spettatori di uno spettacolo impeccabile. Tra le tradizioni che rendono unico Wimbledon, c’è quella di gustare fragole fresche con panna montata, rituale che accompagna ogni match aggiungendo un tocco di dolcezza e classe.

Se Wimbledon è il santuario del tennis, allora i suoi protagonisti sono vere e proprie icone. Dagli storici scontri tra il glaciale Björn Borg e il vulcanico John McEnroe, passando per la freddezza infallibile di Pete Sampras, fino al sovrano indiscusso Roger Federer, capace di vincere otto titoli sull’erba londinese. In campo femminile, Serena Williams, ha saputo imporsi con una combinazione inimitabile di forza e raffinatezza, dominando per anni. Negli ultimi tempi, Novak Djokovic ha lasciato un segno profondo, sfidando una nuova ondata di giovani talenti come Carlos Alcaraz, trionfatore nel 2023, e Jannik Sinner, pronto a prendersi la scena senza alcun timore nei confronti dei grandi del tennis. Nella prima edizione parteciparono 22 giocatori, tra cui trionfò Spencer Gore, successivamente nel 1879 venne aggiunto il doppio maschile e nel 1884 il singolo femminile.

Wimbledon e le sue famose fragole con la panna (crediti: gqitalia.it)

Il torneo di Wimbledon, chiamato anche “The Championships”, è uno dei quattro tornei del Grande Slam, preceduto dall’Australian Open e dagli Open di Francia e seguito dagli US Open, ed è l’unico Major ad essere giocato sull’erba. Il torneo viene disputato a cavallo tra giugno e luglio e prevede cinque eventi: singolare femminile e maschile, doppio maschile e femminile, e misto. Le partite del singolo maschile si giocano al meglio dei cinque set, con la vittoria assegnata al primo che ne conquista tre. Tutte le altre competizioni si disputano invece al meglio dei tre set. Il torneo segue un formato a eliminazione diretta. Oltre agli eventi principali, sono previsti anche tornei juniores e competizioni riservate agli atleti paralimpici.

L’edizione 2025, tenutasi a partire da lunedì 30 giugno a domenica 13 luglio ha mantenuto tutte le promesse, regalando emozioni e colpi di scena. I riflettori erano puntati su Jannik Sinner, ormai tennista maturo e tra i preferiti alla vigilia. Insieme a lui hanno lasciato il segno: Lorenzo Musetti, con il suo stile elegante e imprevedibile, e Jasmine Paolini, reduce da una stagione straordinaria. Ma, come sempre, Wimbledon non è solo stato il teatro dei campioni annunciati. Il torneo ha offerto storie sorprendenti: dalla giovane qualificata capace di eliminare una top ten, al veterano tornato dopo un lungo infortunio per vivere il sogno di una carriera. Tra i grandi protagonisti si sono confermati Carlos Alcaraz, Novak Djokovic, Alexander Zverev e Daniil Medvedev, ancora in cerca del suo primo titolo sull’erba. Nel tabellone femminile, Swiatek, Sabalenka e Gauff hanno attirato le attenzioni, ma anche la sorpresa britannica ha infiammato il pubblico di casa, dimostrando ancora una volta quanto Wimbledon sappia trasformare ogni edizione in un racconto indimenticabile.

Jannik Sinner si allena sul Centre Court di Wimbledon (crediti: il sole24ore.com)

C’è qualcosa di unico nell’atmosfera di Wimbledon. Non è solo questione di erba, né soltanto di tennis: è un insieme di gesti, tradizioni e quell’ordine britannico che diventa quasi arte; è il suono secco della pallina che colpisce il campo, seguito da un applauso misurato. È il torneo dove perfino il tempo sembra inchinarsi a un equilibrio invisibile. Ogni edizione è un omaggio alla grazia del gioco, ma anche al suo lato più imprevedibile: un punto perso può spezzare un sogno, un ace può cambiare il destino di una partita. E ogni finale, sotto la pioggia o il sole, diventa un’esperienza collettiva che il mondo osserva in silenzio e in attesa.

Wimbledon rappresenta molto di più di un semplice torneo di tennis: è un’istituzione che incarna la perfetta sintesi tra storia, tradizione e innovazione sportiva. Ogni elemento, dalla cura dei dettagli alla ritualità che lo contraddistinguano, contribuisce a creare un’atmosfera unica e inimitabile. È questo insieme che fa di Wimbledon il tempio indiscusso del tennis mondiale, un appuntamento che continua a segnare la storia dello sport.

Beatrice Bonino

Fonti:

https://www.geopop.it/wimbledon-storia-torneo-antico-tennis/ https://www.sportefinanza.it/2024/06/28/wimbledon-2024-quello-che-ce-da-sapere/

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