Da “cura” a condanna: la terribile storia della lobotomia

Com’è possibile che una pratica brutale come la lobotomia sia stata a lungo considerata rivoluzionaria e che il suo ideatore sia stato addirittura premiato con il Nobel?

Dai primi esperimenti su pazienti vulnerabili fino alla tragica storia di Rosemary Kennedy, la nostra redattrice Ilaria Vicentini ci racconta una delle pagine più oscure della medicina del secolo scorso.

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Ilaria Salis libera

Le immagini di Ilaria Salis tenuta al guinzaglio di fronte ai magistrati del tribunale di Budapest hanno sconvolto l’opinione pubblica europea. L’attivista antifascista monzese, maestra delle elementari e storica brillante, è stata arrestata l’11 febbraio scorso nella capitale ungherese dopo aver preso parte a una contromanifestazione indetta per rispondere ai cortei nazifascisti organizzati per la Giornata dell’Onore. La nostra redattrice, Micol Cottino, spiega nel suo ultimo editoriale perché è necessario lottare per la liberazione di Ilaria Salis.
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Violenza di genere: la vittimizzazione secondaria

Nonostante si parli molto di violenza di genere, e di tutte le forme di violenza fisica e psicologica che una donna può subire nel corso della vita, c’è un fenomeno in particolare che ancora non viene trattato con la delicatezza di cui necessiterebbe: stiamo parlando della vittimizzazione secondaria.
Di che cosa si tratta? Perché l’Italia è di recente stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per un caso relativo a questo fenomeno? Ce ne parla Marta Fornacini nel suo nuovo articolo.

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L’Università non è uno spazio sicuro

Secondo il Global Gender Gap del 2018 le disuguaglianze di genere nel 38% dei paesi presi in esame sono aumentate. La violenza nel mondo dei social non è scomparsa, ha soltanto cambiato forma. Arianna Guidotto fa luce sul caso recente di una studentessa della facoltà di giurisprudenza di UniTo, che ha visto una sua immagine in costume pubblicata senza consenso all’interno di un gruppo WhatsApp. La parte sotto accusa si è lanciata in una difesa punto per punto della propria innocenza, rovesciando il suo stato da quello di colpevole a quello di vittima di nazifemminismo. Ma c’è differenza tra femminismo e nazifemminismo. La studentessa nel frattempo ha rotto il silenzio trovando sostegno e una grande solidarietà femminile. Forse il segnale di un cambiamento?

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“Guida galattica per antirazzisti: 5 punti per iniziare”

Un turbine di immagini, parole, voci. Siamo bombardati. In un’epoca dove le informazioni avvinghiano e s’infiltrano senza pietà, tornare indietro è impossibile, possiamo solo prenderne atto, restare vigili e individuare un fil rouge da seguire per evitare di essere travolti dal caos e smarrirci. Willy Duarte e Maria Paola Gaglione: due vite che diventano simboliche….