“Carol e la fine del mondo”: sopravvivere con grazia alla fine

“Carol e la fine del mondo” è una serie animata ideata da Dan Guterman, il noto produttore di Rick and Morty.

Quando il pianeta Keppler 9-C minaccia la Terra con una collisione, la maggior parte della gente decide di vivere la vita a pieno cercando di sfruttare gli ultimi 7 mesi di vita rimanenti. Al contrario Carol, segretaria di 42 anni, affronta la fine del mondo in maniera alternativa: si aggrappa alla sua routine quotidiana e vive la sua esistenza con placidità.

@tropposilviaa

“Nerdcore”: dal Web, nuove frontiere della musica

Nato dal web e cresciuto con la cultura pop, il “Nerdcore” è un genere musicale fluido, che mescola personaggi, emozioni e hip hop con creatività sfrenata.

Tra beat serrati e liriche piene di riferimenti, questo universo sonoro parla agli appassionati di storie, ridefinendo cosa può essere musica d’autore nell’era digitale. E per entrarci, basta una connessione.
Ce ne parla il nostro redattore Emanuele Pilan nel suo nuovo articolo.
@ema.pilan_21

“The Last of Us” – Stagione 2: indorare la pillola

Con la seconda stagione, la serie HBO de The Last of Us si allontana sempre più dallo spirito crudo e ambivalente del videogioco, addolcendo personaggi e situazioni che invece brillavano per brutalità e complessità morale. L’adattamento della Parte II riformula Ellie, ne smussa la ferocia e sacrifica l’angoscia originale in nome di un’emotività più accessibile. Il risultato? Un racconto più semplice, ma molto meno profondo.
Ne parla Emanuele Pilan nel suo nuovo articolo

“Unorthodox”: l’ortodossia religiosa tra autobiografia e finzione narrativa

“Unorthodox” è una miniserie Netflix del 2020 basata sull’autobiografia di Deborah Feldman, che ispira la protagonista Esther Shapiro.
Nella serie, Esty, che appartiene a una comunità ebraica ultraortodossa del Nord America, decide di scappare da un matrimonio e una vita infelici.
Nel suo nuovo articolo, la nostra redattrice Nicole Zunino ci parla della trama della serie, delle analogie con il libro e delle norme stringenti che regolano la vita delle comunità ebraiche ultraortodosse.

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“L’Eternauta”: libertà, resistenza, cooperazione

Capolavoro della fantascienza argentina, “L’Eternauta” arriva su Netflix in una serie che attualizza l’opera simbolo di Héctor G. Oesterheld, tra coraggio individuale e resistenza collettiva. Il racconto rinnova l’opera originale, conservandone i tratti più emblematici, in sei puntate che fanno da ponte tra memoria storica e immaginario contemporaneo.

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INVENTING ANNA: una storia completamente vera?

“Inventing Anna” è una serie Netflix del 2022, che racconta la storia vera di Anna Sorokin, meglio nota come Delvey, colpevole di aver truffato fingendosi una ricca ereditiera tedesca tra il 2013 e il 2017 istituti bancari, hotel di lusso, ristoranti, amici e conoscenti a New York, il tutto quando aveva meno di ventisei anni e partendo senza avere conoscenze. Ce ne parla la nostra redattrice Nicole Zunino.
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La serie TV “Prisma” è il ritratto a colori della Gen Z (e non solo)

Cercate una serie TV italiana, capace di raccontare tutte le sfumature della Gen Z? Allora dovete assolutamente aggiungere Prisma alla vostra watchlist!

Grazie alla cura dei dettagli, alla straordinaria colonna sonora e, soprattutto, alle tematiche affrontate e ai personaggi complessi, Prisma sfida i pregiudizi relativi alle serie TV italiane e dimostra come la qualità possa emergere anche nel nostro Paese.

Ma in che modo questi elementi permettono a Prisma di splendere? Ce lo spiega la nostra redattrice Ilaria Vicentini in questo articolo.

tag redattrice: @il.arya
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“My Lady Jane” è il successo del period drama

Se hai già visto tutte le stagioni di “Bridgerton” e ne senti già la mancanza, c’è una nuova serie che potrebbe essere un’ottima alternativa.

Si tratta di “My Lady Jane”, uscita il 27 giugno su Amazon Prime, che racconta le vicende di Jane Grey, regina di Inghilterra per nove giorni, e lo fa aggiungendo fantasy, amori e intrighi di corte, il tutto in un’ambientazione storica, con un tono ironico, sfrontato e leggero.

Se vuoi saperne di più leggi l’articolo della nostra redattrice Laura Marchese.

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Miniserie su Guglielmo Marconi: il ritratto dell’inventore della radio tra finzione e realtà

Guglielmo Marconi è il noto inventore della radio che ha ispirato la miniserie andata in onda su Rai1 il 20 e 21 maggio. Si tratta di un personaggio di genio che ha reso possibile la rivoluzione del modo di comunicare, ma che al tempo stesso presenta delle contraddizioni. Esse, in parte, emergono dal ritratto delineato nella narrazione televisiva, che tuttavia trascura alcuni aspetti: il rapporto col regime fascista e la presunta progettazione dell’arma di distruzione “raggio della morte”. Si pone, dunque, il problema di conciliare l’ipotetico coinvolgimento in ambito bellico con l’idea di scienza di cui fu sostenitore, intesa come mezzo di progresso volto a garantire il benessere dell’umanità.

@gaia_romaano

Baby Reindeer: vittima di stalking e carnefice di sé stesso

In brevissimo tempo la serie tv “Baby Reindeer” di Netflix è diventata tra le più viste in Italia e nel mondo : racconta la storia vera di Richard Gadd, scrittore e comico scozzese, affrontando temi quali lo stalking, gli abusi e le dipendenze. Il protagonista, Donny, è un barista e aspirante comico che empatizza con una cliente apparentemente in difficoltà, dando il via a una spirale di eventi inquietanti, fatti di e-mail ossessive, molestie sessuali e ricordi traumatici di abusi passati. La trama intreccia compassione e autodistruzione, portando il pubblico a interrogarsi sulla natura della vittima e del carnefice. “Baby Reindeer” è una riflessione sulla complessità umana e sulle scelte intraprese a causa di ferite profonde. Ce ne parla la nostra redattrice Maria Pia Bisceglia.

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