La difesa europea è al centro del dibattito politico e sociale, intrecciandosi con mobilitazioni sindacali e malcontento popolare.
Lo sciopero generale del 12 dicembre, indetto dalla CGIL contro la Legge di Bilancio 2026, ha portato in piazza slogan chiari: meno armi, più welfare, sanità e istruzione.
Il caso italiano si inserisce in un quadro europeo più ampio, con l’Unione che punta a rafforzare sempe di più le sue capacità militari.
Un quesito, però, rimane irrisolto: se davvero l’Europa si trovasse davanti a un nuovo conflitto, chi sarebbe chiamato a combatterlo?
@frezanasi
