di Giulia Bobba
La primavera è iniziata da un pezzo ormai, eppure non smette di scombussolarci le giornate… Saranno i continui cambiamenti climatici, il caldo estivo contrapposto a giornate di pioggia scrosciante, l’arrivo delle zanzare, i pollini che girano, gli uccellini che cantano e la brezza notturna che ci ricorda che l’estate non è ancora arrivata, dopo tutto, ma io non riesco proprio ad abituarmi a questo clima “fifty-fifty”.

Insomma, l’equinozio di primavera è stato un momento drammatico quest’anno.
Dopo un inverno rigido e lunghissimo, i primi caldi sono come un incendio divampato all’improvviso durante un pic-nic al polo nord. Il problema è che non si sa se durerà.
Ma come funziona il cambiamento di stagione? E che influenza ha sul nostro umore, oltre al rinnovamento del guardaroba?
Nel giorno dell’equinozio di primavera, il 20 marzo, il Sole, a causa della rivoluzione terrestre, si trova esattamente allo zenit sopra l’equatore, e la durata del dì coincide con quella della notte.
L’intervallo tra un equinozio di primavera e l’altro è 365 giorni e 6 ore, 9 minuti, 10 secondi, quel tanto che basta da allungare l’intervallo di scadenza, così – ogni 4 anni – interviene l’anno bisestile a “riportare indietro” la sincronizzazione tra anno siderale (periodo orbitale della terra) e anno solare (o tropico, su cui si basa il calendario gregoriano).
Per ciò, fino almeno al 2020, l’equinozio primaverile sarà il 20 marzo e non il 21.
L’equinozio di primavera ha sempre portato un certo scompiglio e creato diversi problemi anche in fatto di calendario. Ma la primavera, si sa, porta con sé non pochi cambiamenti.
Con il cambio di stagione, arriva il cambio dell’ora, a cui spesso ci vuole un po’ per abituarsi, le giornate sono più luminose, o almeno così sembra; la temperatura si alza con il passare dei giorni, i ritmi cambiano grazie al cambiamento climatico e questo spesso ci rende più allegri, ma a volte anche più stanchi, più assonnati, perché è difficile prendere il giro dopo il letargo invernale.
Se ci si mettono pure le allergie poi è la fine: la primavera è il periodo in cui si risvegliano le piante e si cambiano le colture, quindi un vero festino di pollini e polveri che saltellano allegri di qua e di là solleticandoci il naso.
Inevitabilmente, tutti siamo colpiti – chi più chi meno – da questa rivoluzione astronomica di colori e profumi, e ognuno di noi ne può risentire in maniera diversa. Una conseguenza positiva può notarsi nel risveglio ormonale, che un po’ legato alla leggenda e un po’ alla biologia umana, ci rende più vispi e attivi nella ricerca di un partner. Non a caso si dice “sarà la primavera…”.
E gli studenti come affrontano la primavera?
È un periodo di transizione questo, per coloro che affondano il naso nei libri tutto l’anno. Tra le vacanze pasquali e l’inizio della sessione estiva, la primavera è un dolce respiro di libertà e allo stesso tempo, un’esasperante illusione. Se da una parte ci possiamo crogiolare un po’ nella quiete soleggiata dei primi giorni di bel tempo, dall’altra parte sappiamo che finiranno presto questi momenti di calma e proprio quando la temperatura ideale per un agognato tuffo in piscina arriverà, noi dovremo re-immergerci nelle “sudate carte”, per affrontare gli esami estivi. Come se non bastasse, oltretutto, molti esami iniziano già ad aprile, quindi i meno fortunati si godono i primi raggi di sole sul balcone di casa, coi libri in mano, l’ansia da esame nel cuore e la speranza che luglio arrivi presto, cercando di reprimere quell’incredibile torpore e sonnolenza provocati dalla stanchezza e dal tiepido sole.
Ma la primavera è comunque un momento magico, il naturale risveglio della natura e basta poco per accorgersi della bellezza che può celare. Anche le città diventano più colorate e i pomeriggi di studio sono più leggeri, nella brezza profumata del parco sotto casa. Basta poco per godere di questa rinascita e, anche se non esistono più le mezze stagioni, io dico che la primavera ha ancora la sua gloria.
fonti: http://www.focus.it/cultura/equinozio-di-primavera-un-video-in-time-lapse-spiega-che-cos-e
Pubblicato da giuliabobba
Intraprendente, estroversa, divertente, permalosa, solare, grintosa, ambiziosa, disordinata, impulsiva, emotiva, perfezionista, autoritaria, incostante, vanitosa, drammatica, sognatrice, romantica. Questi sono solo alcuni aggettivi che possono descrivermi. Sono una persona complicata ed eccentrica. Sono la pigrizia in persona ma amo avere mille cose da fare segnate sull’agenda (si, l’agenda, quella di carta. Non me ne separo mai). Sono tutto e il contrario di tutto, una contraddizione in termini ambulante.
Mi ritengono matura per i miei 20 anni, ma io, più che altro, mi reputo diversa. Sono stata educata “all’antica” ed ho avuto la possibilità di capire ed apprezzare molte cose (a differenza di altri miei coetanei) grazie a questo indirizzo formativo familiare, ma anche grazie alle esperienze che ho vissuto. Penso di poter vantare uno spiccato spirito critico ed una grande forza d’animo. Ho la brutta abitudine di contare su me stessa in tutto e per tutto e trovo difficile fare affidamento sugl’altri proprio a causa della mia indole autoritaria ed un tantino egocentrica. Mi piace fare il capo, data la mia attitudine alla leadership, ma preferisco essere un capo democratico, perché non sopporterei un “ammutinamento”.
La mia voglia di indipendenza mi ha portata ad affrontare una lunga esperienza negli Stati Uniti, tra i 17 e i 19 anni, durante i quali mi sono diplomata in Illinois ed ho frequentato un bimestre nell’Università di Edwardsville, Illinois, studiando lingue.
I miei anni in America sono stati per me, fino ad ora, i più importanti e formativi sia in campo scolastico ma, per lo più, in ambito personale e devo dire grazie ai miei genitori per questa opportunità, ma soprattutto, come sempre, a me stessa, per essere stata in grado di affrontarli al massimo delle mie capacità, nonostante varie difficoltà ed ostacoli. I miei ricordi più cari sono tuttora legati a quel periodo.
Dopo il mio ritorno in patria ho terminato nei tempi canonici il liceo linguistico, (diplomandomi alla faccia di chi diceva che non ce l’avrei mai fatta),e nel 2013 ho iniziato a frequentare il corso di laurea in mediazione linguistica presso l’Università di Torino. Non vado pazza per gli studi che ho scelto, anche a causa di problematiche legate alla gestione dell’Univeristà e al fatto che detesto studiare argomenti che non mi interessano. Inoltre ho una soglia dell’attenzione molto bassa e mi annoio troppo facilmente, tanto da addormentarmi a lezione (motivo per cui non frequento quasi nessun corso).
Per ora mi accontento di laurearmi il prima possibile e continuare per la mia strada, che spero mi porterà molto lontano, possibilmente all’estero, e chissà, sta volta, in quali vesti.
Sono molto flessibile in ambito professionale. Le mie aspirazioni sono ampie e la mia ambizione è in continua crescita, per questo ho difficoltà a prefissarmi un traguardo unico e non riesco a decidere cosa voglio fare “da grande”. Però il mio sogno (uno dei tanti, ma questo è quello più lungamente cogitato) è di diventare wedding planner ed event manager, aprire una mia agenzia in una grande città ed organizzare eventi e matrimoni di alto livello.
Certo è che, guardando al futuro, mi vedo innanzi tutto come una donna in carriera, ma non a scapito della vita privata.
Nonostante tutto, sono una sognatrice compulsiva, spesso con la testa fra le nuvole, distratta e incostante. Amo l’amore, ma penso che lui non ami me. Se mi chiedessero che favola Disney potrei essere, risponderei dicendo Cenerentola, anche se sarei una Cenerentola che, al principe, la scarpetta l’ha tirata in fronte.
Ho la passione per il lusso, lo shopping, la moda e tutto ciò che riguarda le dolci frivolezze femminili, ma spesso passo le mie giornate in pigiama, coi capelli sfatti e il viso segnato dalle occhiaie.
Sono una di quelle che “sì, l’aspetto conta e la prima impressione è fondamentale; ma ancora di più lo è ciò che siamo dentro.”
Amo leggere, scrivere, disegnare, cantare, ballare, guardare film di ogni genere; amo i negozi di arredamento e la creatività manuale, l’arte mi affascina ma sono troppo pigra per seguirla o andare in giro per musei. Adoro il cioccolato e la cucina è uno dei miei (innumerevoli e ingestibili) hobby. I cani sono i miei animali preferiti, senza distinzioni tra razze; sono animalista e ambientalista al punto giusto. Odio gli sprechi e le persone vuote, vittimiste e pessimiste. L’ottimismo è uno dei miei pregi migliori. Mi piace parlare e stare a contatto con la gente. Ho adorato il periodo in cui facevo la barista in un pub della mia città, proprio perché mi dava modo di farlo continuamente.
Senza dubbio viaggiare è la cosa che più mi appaga e mi rende felice al mondo. Credo che ogni viaggio, lungo o breve, e per qualsiasi motivazione, sia l’esperienza che maggiormente arricchisce la mente umana e ci faccia capire quanto c’è da scoprire intorno a noi. Ci fa sentire grandi, parti di qualcosa, ma, allo stesso tempo, troppo piccoli e insignificanti per avere qualsiasi importanza in un disegno più ampio.
Attualmente faccio parte del Leo Club, un’associazione internazionale di beneficenza, e ne vado fiera. Nel tempo libero faccio l’insegnate privata di inglese e materie umanistiche, e i “miei bambini” mi danno le più grandi soddisfazioni.
Sono una dei “veterani” di The Password e sono orgogliosa di fare parte di questo progetto e dei suoi sviluppi. Ho sempre voluto avere la possibilità di scrivere e pubblicare ciò che penso e farlo all’interno di un progetto così ambizioso, gestito da giovani, direi che è una grande opportunità.
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Since I feel like English is almost my mother tongue in some ways... I add another version of the above self presentation, in English.
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About me...
...there would be a lot to say... but...in synthesis
I live in Piedomont, Italy, I love reading books, music, cinema, art, and I have a passionate admiration for weddings. I want to become a wedding planner and event manager.
I have lived in Illinois, USA, for over a year and I remember that as the most important and life-changing experience of my life.
I love tattoos, Christmas and every american festivity, I am a fashion fan and I like everything connected to beauty and style.
I study languages at Univeristy of Turin and I write for "The Password", an online blog/news paper about culture and arts. I teach English and I am member of the Leo Club Interational of Santhià.
I am exteremely outgoing and I enjoy spending time with friends. I am also a solitary person when needed and I feel comfortable with that. I'm a leader-oriented person, I like being the boss, but I try not to be too bossy.
I am very lazy, but I love having many things to do and keep myself busy in projects and events.
I am everything and all the opposite of it.
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