Cosa significa abbandonare un animale nel 2022? Questa è l’ultima delle domande che al giorno d’oggi ci dovremmo porre poiché, in un mondo sano, dovrebbe essere impensabile che una cosa del genere possa ancora accadere. Purtroppo, invece, questa risulta essere una realtà decisamente troppo attuale.
La tendenza odierna, tanto triste quanto inconcepibile al tempo stesso, è abitualmente quella di prendere un animale senza sapere la dedizione di cui questo avrebbe bisogno, qualunque esso sia: magari l’idea è quella di fare un regalo di Natale per il proprio figlio, oppure è semplicemente soddisfare una “voglia” momentanea… Fatto sta che, dopo qualche mese, “capita” di stufarsi. L’animale, trattato a quel punto alla stregua di un vecchio giocattolo, finisce con l’andare inconsapevolmente incontro al peggiore dei destini: succede spesso, ad esempio durante la stagione estiva, di trovare cani legati ai guardrails delle autostrade, mentre durante il resto dell’anno è altrettanto facile trovare gatti abbandonati nei cassonetti, quasi venissero equiparati a dei rifiuti, o persino conigli abbandonati nei cimiteri. L’amore che essi sono in grado di dare non risulta essere abbastanza forte da negar loro una sorte simile. Sentirsi abbandonati è un qualcosa che non augureremmo mai a nessuno. Ma quello che viene da chiedersi è: davvero l’ultimo sguardo donato da questi aniamli al proprio “umano” mentre tale gesto viene compiuto è in grado di lasciare così indifferenti?
Questa è una domanda alla quale è davvero difficile dare una risposta, tuttavia sappiamo che al mondo, per fortuna esistono associazioni come L.I.D.A. – LEGA ITALIANA DEI DIRITTI DELL’ANIMALE – ASTI, costituita prettamente da volontari, che si occupa del dare rifugio a queste vittime dell’abbandono, prendendosene cura e cercando soprattutto di donare loro una seconda possibilità.
La L.I.D.A. è una onlus di carattere nazionale e la sezione di Canatrana d’Asti è nata nel 2004 grazie alla volontà di persone come Ingrid Cher ed Alessia Cavalsani, due ex guardie zoofile che oggi sono rispettivamente presidente e vicepresidente della sezione.
Il nome della loro sede è Cascina Franca, dal nome della signora che anni fa lasciò un’eredità la quale, unita ad un seguente mutuo, ha resp possibile l’acquisto di un luogo dove ospitare questi animali in cerca di un salvavita.
Negli anni questa associazione ha creato una catena di conoscenze e ha acquisito una credibilità notevole: quando si pensa ad un animale ed alla L.I.D.A. si crea subito fiducia. Molti pensano che portando un animale qui sarà possibile salvarlo, perché starà bene. Questo è sicuramente vero, ma ancora più importante dev’essere pensare che questo posto non potrà mai essere una soluzione definitiva per chi vi arriva. Si tratta di un rifugio dove qualunque animale può ritrovare parte delle sicurezze di cui ha bisogno e che aveva perso, ma la speranza più grande dei volontari è che questi ospiti possano presto trovare una nuova famiglia che voglia accoglierli. Viene quindi a crearsi una grande mobilitazione di appelli sui social, così da spingere le persone ad adottare. Inoltre, per ogni animale che trova una nuova famiglia, si libera nel rifugio un posto pronto a essere occupato da chi sarà protagonista del salvataggio successivo. Tutti coloro che svolgono una qualsiasi attività a favore di questa associazione, la fanno con l’unico scopo di voler fare una buona azione: l’obiettivo comune è quello di non rimanere indifferenti davanti a tutto questo.
Gli aiuti che si possono rivolgere all’associazione sono moltissimi: dalle donazioni di semplici vecchie coperte vecchie che, anziché finire in un cassonetto, potrebbero avere qui un nuovo e nobile scopo, al il 5×1000, oltre a quelle di cibo, giochi o prodotti utili alla pulizia per gli spazi del rifugio, che possono essere comprati in negozi e portati in sezione, oppure acquistati tramite una lista desideri su Amazon e fatti recapitare direttamente alla destinazione. Vi sono anche altre iniziative fondamentali, come il calendario che viene redatto ogni anno e messo poi in vendita per raccogliere fondi: si tratta di foto ritraenti gli animali adottati che vengono mandate dai nuovi proprietari ai volontari e che equivalgono probabilmente alla soddisfazione più grande per quest’ultimi, ovvero quella di aver dato una nuova possibilità ad un amico.
Un ringraziamento speciale va fatto agli stessi volontari che dedicano parte del loro tempo libero proprio a questo rifugio poiché, senza di loro, nulla di tutto questo sarebbe possibile.
Per chi lo vorrà è già in programma il prossimo evento organizzato da questi ragazzi: in vista dell’inverno ormai alle porte, sabato 29 ottobre 2022 vi sarà una raccolta cibo presso il negozio Isola dei tesori ad Asti, in corso Alessandria 193 dalle ore 09:30 alle 19:30.
Nel frattempo, se volete fare nuove amicizie qui siete sempre i benvenuti: Abby, Akela, Minnie e Tippy sono solo alcuni degli attuali ospiti che hanno bisogno di un qualsiasi aiuto. Una cosa appare però certa: nonostante le ingiustizie subite, questi animali, una volta conquistata la loro fiducia, sapranno trattare tutti con amore, lo stesso che a loro è stato tolto, ma che non esiteranno a far mancare a chi si troveranno davanti.
D’altronde si sa, «Chi salva una vita salva il mondo intero.».
Andrea Bordonaro
Le foto presenti all’interno dell’articolo sono state prese dalla pagina Instagram della L.I.D.A. – Sezione di Asti.



