“Le regole della casa del sidro” di J. Irving: un grande romanzo di formazione

Forse il romanzo più noto di John Irving, Le regole della casa del sidro è diventato molto conosciuto grazie all’omonimo film interpretato da Michael Cane nel 1999, che ottenne non solo due Premi Oscar ma anche altri prestigiosi riconoscimenti. Dietro al successo del film si cela un grande romanzo, anzi, un grandissimo romanzo di formazione che tocca temi ancora tristemente attuali, in primis l’aborto, riflettendo sulla sua legittimazione, sul potere di scelta della donna, sul controllo del corpo femminile e sul ruolo che il medico è chiamato a ricoprire.

Le regole della casa del sidro racconta la storia di Homer Wells, bambino nato al St. Cloud’s, piccolo orfanotrofio sperduto nel Maine. A gestirlo ci sono il dottor Wilbur Larch, che oltre a essere il medico degli orfani si occupa anche di gestire il reparto maschile, Nurse Angela e Nurse Edna, le due infermiere incaricate di aiutare il dottore, e infine Mrs. Grogan, che si occupa del reparto femminile. Tutti i bambini che nascono al St. Cloud’s trovano casa presto. Tutti tranne Homer, che dopo quattro tentativi di adozione falliti sceglie l’orfanotrofio come casa sua. E così dovrà imparare a “rendersi utile”, secondo il principio cardine che ha guidato tutta la vita del dottor Larch.

Larch è in realtà un medico speciale: non cura soltanto gli orfani e assiste le donne che vengono a partorire al St. Cloud’s, ma si occupa anche di eseguire aborti, nonostante sia illegale.  Larch ha però le idee ben chiare: eseguire aborti e aiutare donne in difficoltà non è “lavoro del Diavolo”, come veniva definito l’aborto, ma tutto “lavoro del Signore”.

Durante la Grande Guerra, quando Wilbur Larch andò in Francia, il medico che lo sostituì all’orfanotrofio era uno che non faceva aborti […], il sostituto diceva a Nurse Edna e a Nurse Angela che era venuto al mondo per eseguire il lavoro del Signore, non quello del Diavolo. […] Il dottor Larch scrisse dalla Francia alle sue buone infermiere di averlo visto il lavoro del Diavolo: il Diavolo lavorava con granate e schegge di granata, con schrapnel e con piccoli frammenti di tessuto sporco portati dai proiettili dentro la ferita. Il lavoro del Diavolo era il gas asfissiante, ma questo flagello della Grande Guerra. “Ditegli,” scrisse Larch a Nurse Angela e a Nurse Edna, “dite a quello scemo che il lavoro che fate è tutto lavoro del Signore”.

Quando diventa ormai chiaro che Homer vivrà all’orfanotrofio, Larch decide di farlo diventare un medico, iniziandolo soprattutto all’ostetricia e alla pratica dell’aborto, in modo da poterne fare il suo successore. Homer studia e diventa un ostetrico pressoché perfetto: impara tutte le procedure e sa eseguire ogni manovra alla perfezione ma su un punto è molto deciso: non praticherà mai aborti. Ammira il lavoro di Larch e capisce le sue convinzioni e motivazioni, ma per Homer il feto, a qualsiasi sviluppo, è vivo.

Lo chiami, Larch, come gli pare, pensò Homer Wells. È una scelta sua: se è un feto per lui, benissimo. Per me è un bambino, pensò Homer Wells. Se Larch ha diritto di scelta, io pure ce l’ho”.

Lo stesso giorno in cui Homer prende e comunica a Larch la sua decisione definitiva, al St. Cloud arriva una giovane coppia, Wally e Candy. Candy è rimasta incinta ed è all’orfanotrofio per abortire. Durante l’operazione, Homer si conquista la simpatia di Wally, che decide di portarlo con loro per permettergli di lavorare nel frutteto di famiglia e imparare il mestiere. Larch è grato a Wally per l’opportunità offerta a Homer, ma al tempo stesso è distrutto per aver perso quello che considerava ormai come suo figlio.

Homer seguirà quindi Wally e Candy e inizierà a lavorare al frutteto, dove verrà a conoscenza delle regole della casa del sidro, ovvero un insieme di regole che vengono affisse alla porta e che fungono da linea guida al lavoro dei raccoglitori che ogni anno vengono assunti per la raccolta delle mele. Queste regole diventano metafora delle regole della vita, che Homer imparerà vivendo a Ocean’s View. Con il passare del tempo, Homer maturerà come uomo e come adulto, fin quando St. Cloud’s lo richiamerà indietro facendolo tornare su tutte le sue prese di posizione precedenti.

Se l’aborto fosse legale, tu potresti rifiutare di eseguirli. Ma dal momento che sono contro la legge, come puoi dire di no? Come puoi riservarti il diritto di scelta in materia quando vi sono tante donne che non hanno libertà di scegliere, esse stesse? Le donne non hanno scelta. So che sai che non è giusto, ma come puoi tu, tu COME PUOI RITENERTI LIBERO DI SCEGLIERE DI NON AIUTARE CHI NON è LIBERO DI OTTENERE ALTRO AIUTO? […]. Ciò che è stato violato qui è la tua libertà di scelta, e anche la libertà di scelta di qualsiasi donna. Se l’aborto fosse legale, una donna avrebbe facoltà di scelta – e tu idem. Potresti ritenerti libero di non farlo, poiché altri lo farebbero. Ma, stando le cose come stanno, sei in trappola. Le donne sono in trappola. Le donne sono vittime, e tu pure”.

Le regole delle casa del sidro è un grande romanzo che racconta non solo la storia di Homer e il suo lungo percorso di crescita, ma è anche una storia di amore, di amicizia e di tutti i segreti e sacrifici che si mettono in atto per mantenere vivi e puri sia l’uno che l’altro.

Irene Rolando

Fonte immagine in evidenza: https://www.ctforum.org/panelist/john-irving

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