La vita vale più di una laurea: la paura del fallimento tra gli studenti universitari

Il 2023 si è da poco concluso e ha portato con sé cambiamenti e crisi di ogni tipo, ma si è  parlato troppo poco di un fenomeno allarmante: il suicidio tra i giovani universitari. Si contano una dozzina di casi, con un picco nei primi mesi dell’anno, tutti accomunati dalla stessa dinamica: lo studente mente alla propria famiglia riguardo al numero di esami dati o alla laurea, dopodiché commette l’atto estremo. In seguito, durante le indagini sul caso, emergono le menzogne relative alla carriera universitaria del ragazzo. I famigliari, distrutti dal dolore, restano stupiti dalla propria cecità: come hanno potuto non accorgersi dello stato emotivo e mentale dei propri figli, o non rendersi conto del peso insopportabile che calcavano sulle loro spalle? Non solo per la tragedia in sé, ma anche per l’emergenza riguardante la salute mentale degli studenti, queste notizie dovrebbero avere più spazio di quanto ne trovino sui giornali.

Qualche statistica

I suicidi fanno scalpore, ma sono solo la punta dell’iceberg. Spesso si inizia mentendo sull’andamento degli esami o sulla frequentazione delle lezioni. Secondo un’indagine di Skuola.net1 condotta su un campione di 1100 studenti universitari, il 26% ha mentito ai propri genitori o amici su qualche bocciatura e il 38% sulla reale media dei voti, mentre il 16% mente riguardo la propria presenza a lezione. Sono bugie bianche, temporanee e innocue, dette per non far preoccupare i genitori o per non subire rimproveri, ma possono dar vita a circoli viziosi che intrappolano lo studente nel senso di colpa. Infatti, il 35% degli intervistati ammette di essere ormai prigioniero delle proprie menzogne. Spesso una bugia tira l’altra e diventa sempre più difficile smettere di mentire ad amici e parenti. Ovviamente la percentuale di studenti che arrivano ad uccidersi è minima rispetto alla totalità degli studenti che mentono sui propri voti; purtroppo, il fenomeno che sta all’origine della tragedia fa meno rumore della tragedia stessa. Tuttavia, la statistica evidenzia anche che, sebbene siano in pochi a togliersi la vita, ben il 25% degli intervistati dichiara di aver pensato al gesto estremo nel caso in cui le proprie menzogne venissero scoperte o per dare un segnale del proprio malessere emotivo e psicologico. Le cause sono sempre da cercarsi nella pressione psicologica: la paura di fallire è ingrandita dall’importanza che a livello sociale si attribuisce alla laurea, come traguardo della vita di una persona, oltre al titolo di studio di per sé. Riguardo a questo, Skuola.net ci dà un ultimo dato: quasi la metà degli studenti che hanno risposto al sondaggio (il 43%) sente una certa “pressione sociale” riguardo la laurea che trasforma il percorso universitario in una gara senza possibilità di fallimento.

Cause e rimedi

La colpa dell’ansia e della depressione studentesca non è imputabile di certo ad un solo fattore. A partire dalle famiglie, le quali spesso non hanno un dialogo aperto e sincero con lo studente: con le classiche domande “Quando ti laurei? Quanti esami ti mancano?”, proprio a casa ha origine l’apprensione verso il risultato. Anche il sistema scolastico stesso non aiuta: sin dalla scuola elementare viene posto l’accento sul voto e sulla performance sotto stress, stilizzando la persona fino a renderla un semplice numero; è naturale, in queste condizioni, sviluppare il terrore dello sbaglio. Per migliorare lo stato psicologico degli studenti, molte università, inclusa UniTo, mettono a disposizione degli iscritti uno sportello d’ascolto e un servizio di counseling. Mentre lo Stato non sembra interessarsi minimamente alla salute mentale degli studenti, va lanciato alle famiglie un appello per la comprensione e l’ascolto: che almeno si parta dal contesto famigliare, più intimo dello studente, per cambiare la situazione. Infine, va sempre ricordato che lo stress e la depressione non vanno presi sottogamba, e si deve chiedere aiuto senza vergogna quando si è al limite.

Francesca Borla

  1. Fonti : https://www.skuola.net/news/inchiesta/universitari-crisi-suicidi-bugie-pressione-sociale.html ↩︎

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