Collina Morenica – un luogo, le sue comunità, le nostre radici

Alla luce degli evidenti cambiamenti climatici, diviene indispensabile tutelare le aree verdi già esistenti. Per continuare ad apprezzare l’area della Collina Morenica è necessaria una fruizione corretta e consapevole, che miri al rispetto del territorio stesso”.

Così, il Coordinamento Salvaguardia per la Collina Morenica, in occasione del convegno tenutosi il 20 aprile, sottolinea come quest’ampia zona, limitrofa alla città di Torino, necessiti di una forma di tutela.

Seppur poco conosciuta, la Collina Morenica si estende per ben dieci comuni, toccando buona parte di Rivoli, Rosta, Rivalta e Avigliana. Questo territorio risulta ricco di boschi cedui, una volta utilizzati per produrre legname ma che, nel corso degli anni, sono diventati un bene boschivo di fondamentale importanza per i cittadini. Proprio per via dell’appartenenza che la popolazione sente verso quest’area, circa quattro anni fa, è nato il Coordinamento Salvaguardia per la Collina Morenica.

Chi è nato e cresciuto in questi comuni conosce a memoria la storia della Collina Morenica: a partire dalla fine dell’ultima Era Glaciale, i ghiacciai hanno trasportato verso valle detriti che poi hanno formato l’attuale collina. Proprio a causa di questo fenomeno la collina si è popolata di massi morenici piuttosto imponenti che, in anni passati, sono stati anche meta turistica poiché facili da raggiungere e emozionanti da osservare.

Inoltre, la particolare conformazione del terreno permette la formazione di piccoli laghetti popolati da rane e tritoni. In mezzo a questo scenario, in anni recenti, sono nate le aziende agricole e vinicole che caratterizzano la collina stessa. Difatti, durante il convegno, la dottoressa Claudia Roggero, apicoltrice, ha riportato la testimonianza della Fattoria Roggero, che da diverse generazioni produce miele in collina ma non solo, ospita anche attività didattiche per bambini e ragazzi, al fine di consapevolizzare maggiormente sul rapporto uomo – natura.

A differenza dei grandi parchi che sono presenti sul territorio regionale, questo piccolo paradiso verde non è caratterizzato da alberi secolari o da specie animali con particolari esigenze di conservazione ma, come ha sottolineato il dottor Roberto Macario durante il suo intervento

La collina è ricca di biodiversità, bisogna sapere dove guardare

Lupi, caprioli, lepri e salamandre sono solo alcuni degli animali che occupano la Collina Morenica. Il dottor Macario, veterinario e divulgatore naturalistico da diversi anni, ha evidenziato come questi siano solo gli animali che più facilmente riconosciamo ma che la collina abbia molti più abitanti.  

Questi abitanti, molto tipici dei nostri territori, hanno comunque bisogno di essere tutelati. Nel corso degli anni non sono mancate opere di devastazione, come il disboscamento di parte della collina nella zona di Reano per la costruzione di una circonvallazione.

Il dottor Luca Marello, Direttore Ente Parco Alpi Cozie, ha illustrato come la biodiversità, nella sua totalità, con o senza la presenza di specie di pregio, vada tutelata e ha spiegato come gli Enti Parco presenti sul territorio contribuiscono al suo mantenimento. Ciò che è emerso da quest’ultimo intervento è che possono essere i cittadini stessi, riunitisi con un comune obiettivo, a richiedere alla regione l’istituzione di un’area protetta.

Ed è proprio su questo tassello che il Coordinamento vuole muoversi: raccogliere più consenso possibile su tutti i dieci comuni della Collina Morenica al fine di

 “Un riconoscimento formale dell’area, quale a titolo di esempio Zona Naturale di Salvaguardia, per permettere di tutelare l’area stessa e agevolare la comunicazione tra le diverse amministrazioni

L’istituzione di una Zona Naturale di Salvaguardia non è una meta così irraggiungibile: questa forma di tutela è piuttosto blanda ma efficace per un territorio multifunzionale quale la Collina Morenica, in quanto permetterebbe alle attività già avviate di continuare ad esistere, con qualche accortezza in più, e faciliterebbe la comunicazione tra i diversi comuni andando a definire delle linee guida ben precise.

La Collina Morenica non è solo un’area verde, ricca di animali e piante, ma per i cittadini rappresenta un pezzo di cultura: i weekend passati tra i boschi, le gite in bici da bambini e le attività didattiche all’aperto sono storia comune di molte persone. Ora più che mai è necessario supportare queste realtà nella loro lotta.

Noemi Ferro

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Crediti immagine in evidenza: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Avigliana_Castello_nebbie01.jpg

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