Milano è nuovamente diventata teatro di uno degli eventi di moda più importanti a livello mondiale: la Milano Fashion Week. Dal 17 al 23 settembre 2024 tra sfilate, presentazioni, eventi esclusivi e aperti al pubblico, le maggiori maison italiane hanno presentato le loro collezioni per la primavera/estate 2025: come di consueto, infatti, i marchi di moda si prestano a mostrare con largo anticipo quello che verrà. Anche questa volta non sono mancati i pop up dei brand, che hanno offerto omaggi ai passanti, e appuntamenti aperti al pubblico. In quest’ultima categoria rientrano Vogue Italia, che ha tenuto una mostra per i 60 anni della rivista in cui si sono potute ammirare 60 copertine iconiche del magazine, e L’Oréal, che ha offerto trattamenti di skincare e make-up all’interno di Palazzo Visconti, nel quale è stata anche allestita una sala come per ricreare l’atmosfera della passerella parigina sulla quale il brand avrebbe sfilato l’indomani, ovvero il suo celebre défilé Walk Your Worth. Inoltre, come negli ultimi anni, la Camera Nazionale della Moda Italiana ha allestito il suo Fashion Hub a Palazzo Giureconsulti, a due passi dal Duomo, con le creazioni di talentuosi stilisti emergenti e non solo: all’interno di tale cornice, ha promosso anche talk e momenti di scambio. Ma cosa hanno proposto in passerella i brand più affermati? E cosa hanno proposto invece i talenti emergenti? Ve lo sveliamo in questo articolo.
Fonte foto evento Vogue Italia: Instagram @vogueitalia
Le passerelle di Fendi, Roberto Cavalli, Prada, Tod’s, Gucci, Versace e Dolce&Gabbana
Procedendo per ordine cronologico, la maison Fendi ha celebrato il suo heritage in occasione dei quasi 100 anni di nascita del marchio, che cadono nel 2025: una riscoperta della tradizione e dei suoi valori fondanti, uno sguardo verso il passato, ma con un occhio sempre puntato al futuro. Segue Roberto Cavalli, il cui direttore creativo, Fausto Puglisi, rende omaggio al fondatore, scomparso questa primavera, con la mostra in passerella di sette abiti d’archivio da lui realizzati, indossati dalle top model Mariacarla Boscono, Alek Wek, Isabeli Fontana, Natasha Poly, Joan Smalls, Karen Elson ed Eva Herzigova. Anche Prada porta in scena il passato, fatto di elementi quali i dettagli a specchio alternati agli oblò (d’archivio 1999), ma guardando al futuro, in bilico tra logica e imprevedibilità. Sui valori del brand si focalizza Tod’s, attraverso la sfilata intitolata Intelligenza Artigianale, che vuole contrapporsi all’idea di artificio in favore dell’artigianato, che da sempre contraddistingue i prodotti del marchio. Proseguendo con il successo del rosso ancora, Gucci presenta una collezione in cui è presente più sperimentazione rispetto alle precedenti e si riconferma come uno dei brand più desiderati, dal momento in cui il direttore creativo Sabato De Sarno è sempre più apprezzato ed è stato in grado di reggere il confronto con il suo ingombrante predecessore Alessandro Michele. Di colori vivaci si tinge anche Versace, che rende omaggio agli archivi proponendo stampe dei suoi anni Novanta, pop e colorate. Infine, Dolce&Gabbana non omaggia il proprio heritage, come hanno deciso di fare la maggior parte dei brand questa stagione, ma la regina del pop Madonna, attraverso completi gessati, abiti aderenti in satin, corsetti e, ultimi ma non per importanza, i suoi famosi reggiseni conici.
Fonte: Vogue Runway
Gli emergenti e gli emergenti emersi
Durante questa Milano Fashion Week si sono particolarmente distinti diversi brand, sia emergenti, sia marchi giovani che si sono ormai affermati come alcuni degli eventi più attesi del calendario (e quindi talenti ormai “emersi”). Uno degli appuntamenti del primo tipo all’interno della fiera milanese è quello con Bruceglen, brand newyorchese nato da due gemelli afroamericani, che in questa stagione ha fatto il suo debutto nella manifestazione con un Coffee & Conversation, ai piedi di Starbucks Reserve in Piazza Cordusio, con l’occasione del quale i designer e fondatori hanno dialogato con Teneshia Carr, fondatrice di Blanc Magazine, per raccontare al pubblico accorso la storia e i valori del brand, successivamente a una degustazione di caffè offerta agli ascoltatori. È seguita, nel primo pomeriggio, la presentazione della collezione primavera/estate 2025 di Bruceglen all’interno di Starbucks Reserve, che ha messo in mostra abiti dai colori e dai tagli audaci, che ben rappresentano la gioia e la freschezza che in mattinata hanno sprigionato i due fondatori.
Si riconferma in calendario la stilista Francesca Liberatore, le cui sfilate del brand, nato nel 2009, sono ormai appuntamento fisso per i frequentatori della manifestazione milanese. La sua collezione primavera/estate 2025 si ispira alla scultura di Bruno Liberatore, padre della stilista, attraverso tagli precisi, piramidali, bordati a contrasto su crinoline post modern e l’utilizzo del cotone, simbolo di resilienza della natura. Il tutto, presentato nella suggestiva Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, location scelta probabilmente in virtù delle ampie vetrate che, durante lo show, hanno lasciato entrare i raggi di sole di un tiepido pomeriggio di settembre.
Torna invece in calendario, dopo un anno di assenza, il marchio Andreadamo. Fondato dallo stilista omonimo (Andrea Adamo) nel 2020, ritorna a sfilare con coraggio nel capoluogo lombardo forte dell’appoggio di Camera Nazionale della Moda Italiana. Elementi chiave della collezione primavera/estate 2025 sono le trasparenze e il tromp l’oeil del corpo femminile, che vanno oltre la sessualizzazione del corpo, per trasformarsi in un vero e proprio stato d’animo, e i volumi, nuovi nella proposta del designer, rappresentati da minigonne e pantaloni baloon e numerose frange su gonne e vestiti.
Infine, ha sfilato anche Marco Rambaldi, brand nato nel 2017 e ormai consacrato come uno dei marchi più interessanti del momento. Tratto distintivo delle sfilate Rambaldi, si conferma la presenza di modelle e modelli di ogni tipo (ogni etnia, corporatura, età o “imperfezione” fisica), dimostrando l’importanza dell’essere davvero inclusivi da parte del brand; ospite d’eccezione: la cantante Big Mama che ha portato tutta la sua personalità frizzante in passerella a favore di pubblico e fotografi. Anche la collezione non manca dei capisaldi del marchio: un tocco di sensualità (dato dai top in tulle e dagli abiti aderenti), la maglieria e il crochet.
Fonte foto di copertina: https://milanofashionweek.cameramoda.it/it
Fonti: Instagram @bruceglen, Copyright © 2024 FRANCESCA LIBERATORE e Vogue Runway
Alessandra Picciariello




















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