La digitalizzazione occupa un ruolo cruciale nella società contemporanea, offrendo strumenti capaci di accelerare i processi, semplificare la burocrazia e favorire l’inclusione, abbattendo le barriere fisiche e rendendo possibile la partecipazione sociale ovunque e in qualsiasi momento.
Tuttavia, per certi aspetti, l’inclusività del digitale rappresenta ancora una sfida significativa: in un mondo in costante accelerazione, alcune categorie, come gli anziani e le persone con disabilità, sembrano fare più fatica di altre. Per queste persone, spesso, lo strumento digitale, da alleato inclusivo, diviene un ostacolo.
Ciononostante, persone come Lorenzo Luigi Forina, neolaureato dell’Università di Torino, vedono nel digitale un potenziale inespresso per queste categorie. Lo strumento per sfruttarle al meglio sarebbe uno solo: la formazione digitale.
Da questa idea nasce il progetto “WhatsApp for Older”, una piattaforma che mira ad offrire corsi di formazione volti a facilitare l’utilizzo dello strumento digitale per le persone anziane e con disabilità, in particolare le applicazioni di messaggistica. Abbiamo intervistato Lorenzo per raccontarci la sua idea, la quale mira a porsi come un punto di riferimento a livello locale e nazionale.
Alle origini dell’idea
Lorenzo è un giovane laureato in Innovazione Sociale, Comunicazione e Nuove Tecnologie, corso di laurea triennale offerto dall’Università di Torino. La sua idea, presentata poi nella sua tesi di laurea, nasce in periodo Covid: infatti, osservando l’isolamento sperimentato dalle persone anziane o con disabilità durante il lock-down, iniziò a meditare sul problema. Queste categorie, come fa notare Lorenzo, spesso non sono a conoscenza del potenziale delle applicazioni di messaggistica e non sono dunque in grado di comunicare con i propri cari come vorrebbero. Questo isolamento può avere complicazioni anche gravi, soprattutto per l’umore. Ci racconta, ad esempio, di una signora di 104 anni con un nipote a Chicago. “Insegnarle a usare WhatsApp è stata per me una grande soddisfazione. Le ha cambiato la vita”.
Ecco, perciò, l’idea di offrire corsi di formazione per l’utilizzo di WhatsApp. Anziani e persone con disabilità non sempre sono circondate da parenti in grado di insegnare loro l’utilizzo di questo strumento e i vari “tutorial” esistenti non sempre sono efficaci: si tratta, infatti, di una categoria che potrebbe presentare maggiori fragilità nell’apprendimento e che necessita di una particolare attenzione.
Nel suo progetto di tesi Lorenzo Forina presenta il sito “WhatsApp for Older”: una piattaforma che offre corsi per diversi livelli di apprendimento, persino in varie lingue. I corsi sarebbero organizzati sia online sia in presenza, offrendo maggiore scelta agli utenti con difficoltà motorie.
L’idea è di far partire il progetto nel comune di Torino: si tratta di una città attiva nel sociale, all’avanguardia in ambito tecnologico, alla quale Lorenzo si dimostra molto legato. Col suo progetto, sogna di portare un valore aggiunto alla realtà torinese.
Lorenzo è un vero appassionato dell’argomento; in passato ha già tenuto diverse lezioni per insegnare l’utilizzo di WhatsApp. Ha anche scritto un libro: Pensieri e Pixel: una Riflessione Filosofica sull’Informatica e il suo Impatto Sociale, nel quale descrive i paradossi dell’informatica. In futuro, sogna che il suo progetto di tesi decolli.
“WhatsApp for Older” è ancora in fase sperimentale. Tuttavia, come lo descrive Lorenzo, non è un progetto isolato, ma un “piccolo seme” che vuole crescere ed “diventare un fiore”. Se l’idea dovesse avere successo, sarebbe possibile far partire altri corsi incentrati su altre applicazioni di utilizzo quotidiano. Un esempio sono le applicazioni per la Pubblica Amministrazione, che occupano un peso sempre maggiore nello svolgimento delle pratiche burocratiche. Chi sa, in futuro potremmo veder nascere un “CIE for Older”, o uno “SPID for Older”.
L’idea di Lorenzo Forina ci ricorda che esiste una fetta importante di popolazione che non sempre viene presa adeguatamente in considerazione. Si tratta, però, di una categoria destinata a crescere, man mano che la popolazione italiana invecchia. Per questo motivo, l’inserimento sociale è un tema chiave: iniziative per la formazione, come “WhatsApp for Older”, mirano a colmare una lacuna sempre più profonda.
Sara Stella
