“Nuovi Sguardi” sulle eccellenze piemontesi

Un viaggio all’interno delle eccellenze del territorio piemontese: la mostra Nuovi Sguardi indaga a fondo imprese del territorio, fatte di qualità, passione, persone e attenzione, e sottolinea l’importanza di sostenere grandi e piccole realtà che incarnano il Made in Italy del Piemonte. La lente utilizzata per leggere la quotidianità di queste aziende storiche è quella fresca e “nuova” dei giovani, studenti e studentesse dello IED di Torino, che attraverso il proprio sguardo hanno rappresentato, tramite l’arte fotografica e quella della parola, la dinamicità e l’autenticità dei membri del network Exclusive Brands Torino, un sistema che promuove i marchi piemontesi in Italia e all’estero, innanzitutto sostenendo la collaborazione tra gli stessi. Tra gli aderenti, spiccano nomi quali Leone 1857 (con le sue iconiche pastiglie), Caffè Costadoro, Guido Gobino, Mattioli e Oscalito. Dal 20 marzo (con ingresso libero dalle 9 alle 17 tutti i giorni) è possibile visitare la mostra dall’alto della balconata della Galleria Subalpina, una delle storiche gallerie torinesi che con le sue vetrate funge da suggestiva cornice per questi scatti. Cinque le parole chiave che accompagnano i visitatori e le visitatrici lungo tutto il percorso espositivo: innovazione, tradizione, sostenibilità, territorio e inclusività, sostantivi segno di realtà solide che affondano le proprie radici nel passato, ma che sono anche attente ai temi della contemporaneità.

La mostra, nella balconata della Galleria Subalpina di Torino

Innovazione e tradizione

Caratteristica che accomuna gli enti esposti è la capacità di continuare la tradizione insieme a una spinta verso linnovazione. Questo connubio è impresso in immagini nelle quali tinte fluorescenti e scatti mossi, indicanti la velocità delle nuove tecnologie, si mischiano a foto nitide rappresentanti prodotti conosciuti da tutti, come le colorate pastiglie Leone e molto altro. «Innovazione: un intreccio di visioni, competenze e sogni, […] flusso costante che trasforma il mondo del lavoro, […] per rispondere alle sfide di un mercato in evoluzione continua» – si legge nel testo di Elisabet Fassio, una delle studentesse che ha curato i testi della mostra. Il “flusso costante” dell’innovazione non è però opposto alla tradizione, ma si tratta di due mondi che si completano, poiché per innovarsi un’azienda ha bisogno di mantenere salde le proprie origini e i propri elementi di riconoscibilità.

Sostenibilità, territorio e inclusività

La sostenibilità è uno dei valori principali incarnati e lanciati da queste aziende piemontesi che «la vivono, la respirano in ogni gesto. […] Un segno di rispetto, un atto di responsabilità verso ciò che ci circonda» – scrive Sofia Defendi, studentessa IED Torino. Questo tema intrinseco alle imprese si concretizza nei materiali e nelle tecniche utilizzati per la creazione dei loro prodotti, i cui dettagli sono il punto focale individuato dagli obiettivi delle macchine dei giovani fotografi e fotografe.

La sostenibilità è dunque strettamente legata al territorio, luogo che offre materie prime di qualità e che trae beneficio economico e culturale dal rapporto con l’azienda inserita nel suo contesto spaziale. È quindi attraverso terreni, elementi naturali e tecnologici, luoghi esterni ma anche interni agli stabilimenti stessi che il significato di “territorio” viene rappresentato nelle immagini esposte.

Infine, il tema dell’inclusività pone un focus sull’importanza delle relazioni umane e determina la ricchezza di queste realtà formate da persone, individui tutti diversi tra loro, che cooperano per un fine comune. Vista sotto questa luce, l’inclusività è «un invito a creare spazi in cui le differenze non separano ma rafforzano. […] Includere significa sostenere la crescita non solo professionale, ma anche personale e culturale» – usando le parole della studentessa Valentina Stamenkovic.

Configurandosi come un’occasione per conoscere o approfondire la conoscenza degli enti che esistono e resistono sul territorio, questa mostra rimarrà a Torino fino al 20 maggio 2025 e si sposterà poi oltre regione, per diffondere il progetto e i suoi valori su scala nazionale.

Alessandra Picciariello

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