Torino, rientro in città con leggerezza

Fine estate, tempo di rientri, di giornate ancora calde ma già più corte. Il mare e la montagna sono ormai alle spalle, ma non è detto che essere in città sia una condanna. Torino, con le sue mille sfumature, sa sorprendere anche a settembre: tra angoli freschi, eventi culturali, musei e passeggiate, c’è ancora spazio per un po’ di vacanza.

Serve una ricetta per superare la nostalgia? Ecco un percorso urbano in tre tappe per affrontare con leggerezza il rientro in città. Ovviamente condividerlo con qualche amico non guasta!

Una boccata di ossigeno al Parco Michelotti

Murale al Parco Michelotti – Crediti immagine: foto di Barbara Ferrari

A Torino ci sono parchi per tutti i gusti: se si vive in centro, quello più comodo è sicuramente il parco Michelotti, che si estende lungo il fiume Po, nello spazio che fino al 1987 era occupato dallo zoo cittadino. Negli ultimi anni sono stati eseguiti diversi interventi di riqualificazione dell’area, che ora è strutturata su due livelli, con delle comode scale di legno che permettono di scendere lungofiume e risalire a livello del parco.

Passeggiare lungo il fiume è davvero rigenerante in tutte le stagioni. Il percorso è suggestivo, con il sentiero che scorre nel verde, tra i fiori e i giochi di luce e ombra degli alberi che si rispecchiano nell’acqua. Qui è facile osservare varie specie di uccelli acquatici: germani reali, folaghe, gabbiani e anche eleganti aironi cenerini. Un’altra creatura che si può incontrare lungo il Po è la nutria, un interessante roditore originario del Sud America, introdotto in Italia nel secolo scorso per la produzione delle cosiddette “pellicce di castorino”. Con la crisi del mercato delle pellicce, molti esemplari fuggirono o furono direttamente rilasciati in natura e, grazie alla loro adattabilità, ora le nutrie sono diffuse su gran parte del territorio italiano, in particolare nella Pianura Padana. Il dibattito è tuttora aperto: si tratta di un intrigante abitante dei nostri fiumi o di una specie invasiva e pericolosa per gli ecosistemi?

Oltre alla passeggiata lungofiume, si può poi camminare lungo il percorso principale del parco, il bellissimo viale di Ginkgo biloba. Per chi non avesse dimestichezza con i nomi delle piante, il Ginkgo biloba è una pianta antica, originaria della Cina, che raggiunge un’altezza di 30–40 metri. Le sue foglie, riconoscibilissime per la tipica forma a ventaglio, proprio in autunno assumono una colorazione giallo vivo, molto decorativa. Il Ginkgo biloba è stato introdotto in Europa nel 1730 e viene coltivato industrialmente in molti paesi per l’utilizzo medicinale delle sue foglie. Una curiosità: in un giardino di Hiroshima ci sono sei esemplari di Ginkgo che sono sopravvissuti alle radiazioni prodotte dalla bomba atomica caduta sulla città.

Lungo il viale principale di Parco Michelotti sono presenti tavoli, panchine e aree gioco. Spesso vengono organizzate lezioni di yoga o di Tai Chi all’aperto. La ristrutturazione del parco ha mantenuto le vecchie gabbie dello zoo come testimonianza del passato. Qua e là sono stati disegnati suggestivi murales: scimmie, lupi e strani pesci volanti. Da pochi mesi, infine, è stata ristrutturata e finalmente riaperta la storica biblioteca Geisser, permettendo a chi lo desiderasse di prendere in prestito un libro da leggere seduti su una panchina. Pacchetto completo, insomma.

Una tappa tra arte e invenzione al Museo del Cinema

Lasciando il parco, è sufficiente attraversare il ponte sul Po per trovarsi in piazza Vittorio. Da qui, passeggiando sotto i portici, è possibile raggiungere vari musei: fra questi, uno dei più interessanti è senz’altro il Museo Nazionale del Cinema, ospitato all’interno dell’iconica Mole Antonelliana.  

L’Aula del Tempio della mole Antonelliana – Crediti immagine: foto di Barbara Ferrari

Il percorso espositivo conduce alla scoperta delle origini del cinema attraverso il teatro d’ombre, le magie della scienza dell’ottica, le lanterne magiche e tanto altro ancora. Proseguendo si raggiunge l’Aula del Tempio, il vero cuore pulsante del Museo, un enorme spazio aperto proprio sotto la cupola della Mole. L’esposizione prosegue sulla cosiddetta Rampa Elicoidale, una lunga spirale che si avvolge verso l’alto, come un’immaginaria pellicola cinematografica che si srotola. Il tutto con animazioni che, a intervalli regolari, vengono proiettate sulla cupola trasformando di volta in volta lo sfondo in cieli stellati o in mondi fantastici.

Dal 20 settembre il Museo ospita “PAZZA IDEA. Oltre il ’68”, una mostra fotografica dedicata ad Angelo Frontoni, maestro dell’immagine pop e barocca. La passeggiata urbana si trasforma così in un viaggio nel tempo: attraverso le fotografie dei volti di sessantadue icone dello spettacolo, da Jane Fonda a Patty Pravo, si rivivono le trasformazioni sociali e politiche degli anni Settanta e Ottanta. Seduzione, ironia e provocazione si intrecciano in un racconto visivo accompagnato da una playlist musicale che amplifica l’immersione in un’epoca vibrante, fatta di sogni, contrasti e trasformazioni.

Per informazioni, orari e prenotazioni si rimanda al sito ufficiale: https://www.museocinema.it/it/mostre/pazza-idea

A questo punto è opportuno ricordare a tutti gli studenti universitari che a Torino vige una credenza popolare legata proprio alla Mole Antonelliana: va bene visitare il Museo del Cinema, ma è vietato salire con l’ascensore fino al famoso “tempietto” panoramico… se ci si vuole laureare! Sciocca superstizione? Forse sì, ma vale la pena aspettare la proclamazione ufficiale per ammirare il panorama dall’alto della Mole Antonelliana. Magari può essere un’idea per una festa di laurea alternativa!

È ancora tempo di gelati: Torino dice sì!

Torino è una città che sa come coccolare i golosi: le gelaterie sono ovunque e soddisfano ogni palato, dall’amante del gelato artigianale a chi cerca gusti più audaci ed esotici. Se dopo la visita al Museo del Cinema si ha voglia di un buon gelato, le opzioni nelle vicinanze non mancano di certo.

Chi ha voglia di allungare un po’ il percorso può imboccare via Montebello, attraversare la Dora e dirigersi verso corso Regio Parco, dove si trova la storica gelateria e cremeria Torre. Il viale, con la sua passeggiata centrale ombreggiata dagli alberi, è perfetto per rilassarsi e godersi il momento. La gelateria Torre è celebre in città per la sua granita siciliana, ma meritano una menzione speciale anche le brioche farcite con gelato. Con una granita tra le mani, ci si può dedicare a una camminata rilassante o scegliere una delle tante panchine per una pausa rigenerante.

Barbara Ferrari

Fonti

https://www.specieinvasive.isprambiente.it/12-ias-ita/48-myocastor-coypus

https://www.contrattidifiume.it/it/blog/La-nutria-un-simpatico-animaletto-o-una-piaga-per-i-nostri-ecosistemi/

https://it.wikipedia.org/wiki/Myocastor_coypus

https://it.wikipedia.org/wiki/Ginkgo_biloba

http://www.comune.torino.it/verdepubblico/parco-michelotti/

https://www.museocinema.it/it

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