RÉSO — La città sotterranea più estesa al mondo (prima parte)

Fin dall’alba di tempi, l’uomo ha cercato rifugio nel sottosuolo: le grotte naturali, scavate nella roccia, erano in grado di offrire riparo dal freddo, dai predatori e dai pericoli esterni, rappresentando una forma primordiale di adattamento ambientale. In altre parole, possiamo dire che, con lo sfruttamento di queste prime abitazioni, l’uomo ha imparato a fare di necessità virtù. Con il passare dei millenni, questa tendenza non è mai completamente scomparsa: oggi il concetto di “vita sotterranea” è stato rielaborato in chiave moderna e urbanistica, diventando simbolo di efficienza, innovazione e sostenibilità.

Le città sotterranee contemporanee nascono per offrire soluzioni intelligenti a sfide moderne come il traffico, il clima e la densità urbana. Tra queste, Montréal occupa un posto unico: la città canadese ospita RÉSO, la più estesa rete pedonale coperta del pianeta.

Crediti: Susanna Fazzi

Il nome, coniato ufficialmente nel 2004, deriva dal termine francese réseau (rete) e non è casuale: si tratta di un intreccio straordinario di gallerie, passaggi e livelli collegati che si estendono per oltre 32 chilometri, coprendo una superficie complessiva di circa 3,6 milioni di metri quadrati. A prima vista, quello che potrebbe sembrare un labirinto, si dimostra una vera e propria città dentro la città, completa di negozi, università, uffici, musei e spazi abitativi.

Sebbene venga comunemente chiamata underground city, in realtà buona parte della sua struttura non si trova realmente sotto il livello stradale: si tratta piuttosto di un sistema indoor, cioè una rete protetta che permette di spostarsi da un punto del centro di Montreal all’altro, senza mai mettere piede all’aperto. Il termine di “città pedonale coperta” forse sarebbe dunque più appropriato.

La storia del progetto, tra modernità e urbanistica

L’idea alla base di RÉSO non è casuale. Negli anni ‘60 Montreal stava vivendo un periodo di grande fermento: la città si stava preparando all’EXPO del 1967, evento simbolo del progresso tecnologico e architettonico canadese. In questo contesto di trasformazione, prese forma un progetto urbanistico ambizioso e lungimirante: costruire un sistema di passaggi sotterranei che collegasse i principali poli del centro cittadino.

Crediti: https://thecanadianencyclopedia.ca/en/article/expo-67

Il primo nucleo di RÉSO vide la luce nel 1962, con la costruzione di alcuni tunnel che univano il nuovo complesso di Place Ville Marie — allora simbolo della modernità monrealese — con l’Hotel Queen Elizabeth e la stazione ferroviaria centrale. Solo quattro anni più tardi, la rete venne ulteriormente ampliata, in concomitanza con l’apertura della metropolitana, che divenne parte integrante della rete sotterranea.

Da allora RÉSO è cresciuta progressivamente insieme alla città in superficie. A ogni nuovo palazzo, centro commerciale o campus universitario si aggiungeva un nuovo corridoio e, dunque, un nuovo collegamento. Oggi la rete si sviluppa soprattutto lungo le linee Verde e Arancione della metropolitana, che attraversano il cuore della città, rendendola quasi una metropoli “a due livelli”.

Un rifugio dall’estremo clima canadese

Il motivo principale che ha portato alla creazione di RÉSO è probabilmente legato al clima. Montréal è nota per i suoi inverni rigidi, con forti nevicate e temperature che possono toccare i -30°C, che rendono difficili gli spostamenti quotidiani. L’idea di una rete coperta e riscaldata rappresenta quindi una risposta pratica a una necessità concreta: permettere ai cittadini di muoversi, lavorare e fare acquisti senza doversi esporre al freddo.

Alla base del progetto vi era la visione dell’urbanista Vincent Ponte, che immaginava una città capace di coniugare funzionalità, estetica e benessere. Egli aveva due obiettivi: migliorare la circolazione umana e ridurre la congestione automobilistica in superficie. Il risultato è un nuovo modello di mobilità sostenibile, che contribuisce alla walkability della città (già considerata una delle più accessibili e piacevoli del Nord America). 

Un ecosistema urbano a più livelli

Entrare nel RÉSO non dà l’impressione di scendere nel sottosuolo, ma piuttosto di entrare in una dimensione parallela: le gallerie sono molto ampie, ben illuminate e i soffitti alti ricordano i grandi centri commerciali contemporanei. Ogni giorno, circa 500.000 persone utilizzano la rete per spostarsi, lavorare o semplicemente trascorrere il tempo libero. Il RÉSO, infatti, collega 63 edifici, 10 stazioni della metropolitana, 2000 negozi, 200 tra ristoranti e bar, e persino 5 università. Circa l’80% degli uffici del centro città è direttamente collegato al sistema, e oltre 1600 appartamenti si trovano all’interno — o nelle immediate vicinanze — della rete.

Crediti: Susanna Fazzi

La struttura è accessibile da più di 150 ingressi, aperti generalmente dalle 5:30 del mattino all’1 di notte, in corrispondenza con gli orari della metropolitana. In sostanza, il RÉSO non è solo un’infrastruttura di passaggio, ma un vero sistema sotterraneo, dove la vita continua tranquillamente, al riparo dalle intemperie

Il futuro del vivere sotterraneo

Oggi, la underground city di Montreal è molto più di un’attrazione turistica: è un modello studiato da architetti da tutto il mondo. In un mondo in cui le città devono affrontare sfide complesse — tra clima, demografia e ambiente — il RÉSO mostra che la risposta può trovarsi non solo attraverso lo sviluppo verso l’alto, ma anche in profondità.

In veste di nucleo pulsante di cultura, storia e quotidianità, nella seconda parte dell’articolo, esploreremo i tesori nascosti di questa città sotterranea, dove arte, architettura e vita quotidiana si intrecciano.

Susanna Fazzi

Riferimenti:

https://www.easyviaggio.com/notizie/articoli-6257

https://www.travelfar.it/la-citta-sotterranea-di-montreal-in-canada/

https://www.virginarchitects.com/reso-la-citta-sotterranea-di-montreal/

https://icerrutiinindia.com/2025/01/17/la-citta-sotterranea-come-vivere-in-un-paese-freddissimo-prima-parte/

https://icerrutiinindia.com/2025/01/22/la-citta-sotterranea-la-montreal-di-sotto-seconda-parte/

https://volteco.com/it/lincredibile-montreal-sotterranea

https://andareingiro.com/article-montreal-e-la-sua-citta-sotterranea-un-mondo-nascosto-per-ripararsi-dal-freddo-122036291.html

https://www.smartcitiesdive.com/ex/sustainablecitiescollective/underground-city-beneath-surface-montreal-quebec/275581/

https://globalnews.ca/news/3121981/finding-art-and-history-among-the-malls-of-montreals-underground-city/

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