“Povere creature!”: la costumista Holly Waddington vince l’Oscar per i migliori costumi

La notte degli Oscar è considerata un momento importante per la società e anche per tutt* coloro che sono appassionat* di moda. Quest’anno chi ha ricevuto la statuetta per i migliori costumi? È stata Holly Waddington, costumista di “Povere creature!”.
In un mix di stile vittoriano, modernità, tagli inediti, colori e sensualità, Waddington è riuscita a creare mediante gli abiti un preciso universo immaginifico che va di pari passo con la narrazione. Per scoprire di più, leggete il nuovo articolo della nostra redattrice Alessandra Picciariello (@_style_aholic_).
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Metacinema: istruzioni per l’uso e per il futuro

“Espressione utilizzata per indicare tutto ciò che in un film fa riferimento, più o meno esplicitamente, in modo diretto o metaforico, al cinema stesso.” Questa è la definizione della parola “metacinema” data da Paolo Bertetto: film che parlano di film, che riflettono su loro stessi mostrando le loro viscere. Qual è la storia di quello che si può definire a tutti gli effetti come un genere? Come riflette su se stesso il cinema negli ultimi anni? La redattrice Sofia Racco fa una breve panoramica di “film sui film” nel suo ultimo articolo.

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All the beauty and the bloodshed: tra vita e arte

All the beauty and the blooshed- Tutta la bellezza e il dolore, è un documentario di Laura Poitrais, presentato a Venezia e candidato agli Oscar 2023, incentrato sulla potente figura di Nan Goldin. Il documentario attraversa la sua vita e le sue opere, mostrando il legame indissolubile tra biografia e arte, e accompagna questo racconto con un aspetto più politico, mostrando anche l’attivismo di Goldin. Ce ne parla la redattrice Sofia Racco nel suo ultimo articolo.

21 dicembre 1971: Le pupille

“Le pupille”. cortometraggio live action di Alice Rohrwacher, è stato candidato agli Oscar 2023: la redattrice Sofia Racco ci parla di questa piccola storia natalizia incentrata su un gruppo di bambine in un collegio religioso e ispirata dalla lettera della scrittrice Elsa Morante inviata a Goffredo Fofi. Una piccola fiaba di disobbedienza e splendore.

Recensioni estive: Flee

Flee è una pellicola animata che si è aggiudicata la nomination agli Oscar 2022 per le categorie di miglior film straniero, miglior documentario e miglior film di animazione.

Racconta la storia vera di Amin, ora accademico danese. È proprio lui a parlare in prima persona di alcuni avvenimenti della sua vita e, nello specifico, del viaggio compiuto con la sua famiglia verso l’Europa. Si tratta di un percorso tutt’altro che semplice che vede dialogare tra loro una serie di personaggi ricorrenti nei viaggi dei migranti: la famiglia e i suoi legami forti, i trafficanti e il loro atteggiamento.

Ce ne parla la nostra redattrice @em.agli nel suo ultimo articolo.

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“Notte degli Oscar 2022”: nuova vignetta di @vignette_incazzate

La fiera del trash… Ehmm no, scusate, la notte degli Oscar 2022 è già finita nel dimenticatoio… Per fortuna!
Nuova vignetta della nostra @vignette_incazzate

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Razzie Awards, i fratellastri ribelli degli Oscar

Per qualsiasi membro della “galassia cinematografica” mondiale, vincere un Premio Oscar significa coronare il sogno di una vita intera. Ogni anno l’Academy è pronta a selezionare i film e le performances attoriali più sorprendenti, ma perché non premiare anche i migliori tra i peggiori? È questa la ragione per cui esistono i Razzie Awards, il Lampone d’Oro da assegnare a quelle stelle hollywoodiane meno brillanti di altre. And the Razzie goes to… Scopriamo insieme la storia del terribile fratellastro degli Oscar con il nuovo articolo di @GiuliaCalvi.

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Oscar 2021: le nomination

Il 15 marzo scorso sono state annunciate le candidature per la 93ª edizione dei premi Oscar.
La cerimonia si svolgerà presso il Dolby Theatre di Los Angeles il prossimo 25 aprile.

Come dichiarato dai produttori in una lettera ai candidati, a differenza di quanto avvenuto per le cerimonie dei Golden Globe e dei Grammy, in questo caso non sarà prevista una modalità di partecipazione virtuale all’evento. Tale decisione è stata dettata dalla volontà di riuscire a garantire a candidati e appassionati di cinema di tutto il mondo la possibilità di assistere all’evento di persona in sicurezza, auspicando così un quanto più precoce ritorno alla normalità.

Nel suo nuovo articolo, @Arianna Arruzza, ci segnala che tra le candidature di questa edizione spiccano quelle di “Mank” con ben 10 nomination, seguito da “The Father”, “Judas and the Black Messiah”, “Minari”, “Nomadland”, “Sound of Metal” e “Il processo ai Chicago 7”, con ben 6 nomination ciascuno.

Quest’anno più che mai, inoltre, la cerimonia sembra tesa ad annientare le barriere e a promuovere l’inclusività: tra le candidature spiccano quelle femminili e le nomination si sono rivelate ben rappresentative della realtà americana, sempre più multietnica e multiculturale.

Un buon successo anche per l’Italia, che vanta tre candidature complessive tra cui quella di Laura Pausini, che ha da poco vinto i Golden Globe con “Io sì”, colonna sonora di “La vita davanti a sé”.

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Corpi trasformati nel cinema

Sempre più spesso sul grande schermo ci capita di vedere strabilianti trasformazioni fisiche dei più noti volti del mondo del cinema. E numerosi sono coloro il cui lavoro d’attore viene apprezzato ancora di più quando in gioco è presente un cambiamento di peso. Momento fondamentale per la storia di questo fenomeno è sicuramente l’interpretazione di…