Nel 2022, in un mondo pieno di conflitti, le persone sono sempre più preoccupate di far quadrare la propria vita. Correndo una corsa ad ostacoli attraverso i problemi quotidiani, spesso ci si dimentica di pensare a noi stessi per primi, di farci del bene. Ci si scorda di sorridere, cosa che da piccoli era estremamente naturale. Dunque, quanto potrebbe far bene riprendere questa vecchia abitudine? E, oltre a noi stessi, quanto potrebbe aiutare e con quali metodi si potrebbe donare un sorriso a chi ne ha bisogno più di noi?

Esistono molteplici modi per dare una risposta a questi interrogativi e, tra i tanti, uno decisamente speciale è quello di praticare clownterapia. Detta anche terapia del sorriso: essa consiste nell’applicazione di tecniche di clownerie in ambito sanitario, allo scopo di migliorare l’umore di pazienti, familiari e accompagnatori dei primi all’interno degli ospedali.

Tra le tante associazioni ad occuparsi di questa attività, una è la W.C. – WOLONTARI CLOWN, nata nel 2009 da un gruppo di ragazzi dell’istituto Fermi-Galilei di Ciriè coadiuvati dal professor Massa e dalla professoressa Baima. Questo gruppo eterogeneo, composto da persone che vanno dai 16 anni agli over 50, si occupa di andare nei reparti ospedalieri, con l’intento di regalare un momento felice ai pazienti che si trovano davanti, grazie a trucchi di magia o al racconto di qualche barzelletta. I risultati sono strabilianti: i bambini amano giocare con i volontari mentre gli adulti, a volte soli, apprezzano la compagnia offerta, fermandosi per dialogare e dimenticare per qualche istante il resto. Tutti insieme vogliono dar vita a questi piccoli momenti da ricordare all’interno di giornate che, fino a quel momento, non avevano magari ancora avuto una svolta felice.

Come moltissime altre attività anche questa, durante il Covid-19, si è dovuta bloccare: basti pensare che, tra l’ultimo servizio offerto prima della pandemia ed il primo riproposto nel post lock-down, sono passati ben 651 giorni. Quando è giunta finalmente l’occasione di riprendere, ad affiancare la paura che ha portato il virus e l’idea di aver perso la capacità di far sorridere, vi era anche la gioia di potersi sentire ancora una volta vivi grazie ad un’attività semplice che fa del bene. Possiamo dunque dire che si stia tornando, pian piano, alla normalità e con l’aggiunta di una voglia sempre maggiore di regalare sorrisi: se la giornata di un clown e di un paziente non è delle migliori, la clownterapia può essere la risposta perfetta per accantonare ogni problema per almeno un paio d’ore.

Ogni volontario, ottiene il doppio di ciò che dona: si ha sempre la sensazione di sentirsi più utili, d’esser capaci di mettere un piccolo tassello in grado di migliorare questo mondo. Una sensazione impagabile che, donare un sorriso, può regalare.

Per entrare a far parte di quest’associazione serve fare un corso di poche lezioni in cui vengono insegnati alcuni trucchi di magia, l’arte della collaborazione e quella dell’improvvisazione. Dopo di che il resto viene appreso direttamente sul campo e, ciò che resta da mettere a disposizione a questo punto, è la voglia di mettersi in gioco: l’importante è divertirsi, il resto poi verrà da sé. W.C. WOLONTARI CLOWN CIRIE’ è molto attiva sui social, quali ad esempio Instagram o Facebook, dove è molto semplice trovarla con un click: più che un semplice gruppo è una famiglia che ha grande voglia di allargarsi. Prossimamente vi saranno le presentazioni del corso in alcune scuole, tra cui l’istituto Fermi-Galilei, e seguiranno nuove informazioni utili ad attirare nuovi aspiranti clowns di ogni età. Chiunque vorrà, indossando un camice bianco ed un naso rosso nel prossimo futuro, potrà quindi donare un sorriso a chi ne ha la necessità regalandosi delle esperienze da mettere nel cassetto e dei ricordi felici.

Andrea Bordonaro

Le foto presenti all’interno di questo articolo sono state prese dalla pagina Instagram di W.C. Wolontari Clown