Perché così tanti brand si stanno espandendo anche verso gli spazi virtuali
Ormai la parola aleggia nell’aria da un po’: Metaverso. Non è niente di nuovo, considerato che non si tratta né di una novità di quest’anno né propriamente di un neologismo – il primo utilizzo risale infatti a un libro fantascientifico datato 1992. Eppure, a partire dal 2022, il Metaverso si è fatto strada nell’immaginario comune fino a divenire un concetto normalizzato, e, in quanto tale, come potevano le aziende non sfruttare questo spazio ancora nuovo e dalle immense possibilità?

Ma procediamo con ordine: cos’è il Metaverso? Si tratta di uno spazio virtuale – o un insieme di spazi – cui gli utenti possono accedere tramite un avatar. Secondo Matthew Ball, autore di Metaverso. Cosa significa, chi lo controllerà e perché sta rivoluzionando le nostre vite, si tratta di “una rete perdurante di mondi 3D che si espande in tempo reale, che restituisce un senso d’identità continuo nel tempo, in cui gli oggetti permangono e che tiene memoria delle transazioni effettuate in passato. Un numero di utenti illimitato, ognuno con il proprio senso di presenza fisica, ne può fare esperienza sincronicamente.”
Accessibile grazie a un browser, le piattaforme che garantiscono questo servizio stanno aumentando esponenzialmente. Che si parli di una nuova frontiera, una sorta di costola del mondo fisico, o di una semplice moda speculativa destinata a perire presto, il Metaverso è diventato negli ultimi mesi una sorta di Far West da conquistare e popolare, tanto per i singoli utenti quanto per i brand, che all’interno di questi spazi virtuali vedono duplicarsi le loro opportunità di farsi conoscere.
Come le aziende fanno marketing nella realtà virtuale
Da che si è popolato, questo spazio virtuale si è affermato anche come un’ottima piattaforma per fare acquisti. Nel Metaverso gli utenti comprano abiti, accessori – tanto per sè stessi quanto per i loro avatar -, ma anche esperienze digitali.
A prescindere dalla piattaforma, per i brand è anzitutto importante progettare nuove esperienze per il target di riferimento. Non avendo limiti spaziali e fisici, il Metaverso si dimostra in tal senso un vero e proprio parco giochi creativo: da Vans che ha allestito uno skate-park, all’organizzazione e trasmissione in tempo reale di eventi e concerti – ultima tra tutti la Milan Fashion Week, “esperibile” anche virtualmente -, il numero di possibili clienti è aumentato esponenzialmente.
Molte aziende, inoltre, hanno puntato sugli NFTs o Non-Fungible Tokens: trattasi di asset immateriali, virtuali e unici che ognuno può acquistare nel Metaverso. Nonostante la perdita di popolarità rispetto a inizio 2022, sono ancora molte le aziende che investono in questi asset, creando vere e proprie collezioni di Non Fungible Tokens.
Alcuni esempi
Renault e genR45
La storica azienda automobilistica ha di recente debuttato nel mondo virtuale con la sua nuova collezione genR45, in onore della Renault 5 il cui cinquantesimo anniversario si celebrerà a breve.
L’azienda intende creare una collezione di 1972 NFTs ispirati a diversi modelli del marchio francese. La collezione, aperta a tutti, sarà disponibile a breve: solo dopo aver effettuato l’acquisto però sarà possibile scoprire quale modello si è ottenuto.

Insomma, si tratta di una specie di caccia al tesoro dove i più appassionati compreranno certamente più di un token nella speranza di ottenere la propria automobile preferita.
Nikeland
Nemmeno Nike si è lasciata scappare la possibilità divenire uno dei pionieri del Metaverso. Dopo aver creato il proprio spazio virtuale, Nikeland, all’interno della piattaforma di Roblox, il marchio di scarpe ha subito lanciato una collezione di NFTs che in aprile sono stati venduti con un prezzo medio assestato tra i cinque e i diecimila dollari.

Se acquistare un prodotto non è di certo una cosa alla portata di tutti, questa strategia ha comunque due risvolti positivi: innanzitutto i prezzi elevatissimi della collezione hanno posto Nike su un piedistallo mediatico, almeno per qualche giorno; in secondo luogo, Nikeland si è affermato come uno spazio molto più accessibile e dalle esperienze più variegate. Secondo il sito ufficiale, infatti, sarebbe possibile creare e modificare il proprio avatar, dilettarsi in giochi sportivi, vincere gare e tornei, fare acquisti e ottenere anche codici di sconto – tutto rigorosamente online.
Pacsun e PacVerse
Pacsun, azienda di abbigliamento statunitense, è infine arrivata alle feste con una nuova campagna di marketing sul Metaverso. L’azienda ha infatti annunciato che sarà possibile ampliare la propria esperienza anche attraverso Roblox: i primi che lo faranno potranno usufruire di un primo acquisto gratuito.

Nella nuova campagna del marchio, infatti, un visore per la realtà virtuale trasporta tutto il pubblico nel cosiddetto PacVerse, che include esperienze futuristiche con persone reali. Pacsun ha inoltre ampliato la sua presenza nel Metaverso con la creazione di un vero e proprio negozio a tema natalizio.
Rebecca Isabel Siri
Crediti immagini: pixabay, pacsun, metanews, hypebeast
