Tre consigli per prepararsi al nuovo anno accademico

L’avvicinarsi delle lezioni porta con sé una serie di emozioni contrastanti: speranza per il futuro e per il nuovo anno accademico, nostalgia del periodo di vacanza e, in alcuni casi, preoccupazione per un periodo stressante. Non è raro che i buoni propositi -di organizzarsi meglio o di allenarsi di più, per esempio- rimangano tali per un altro anno, anche a causa dei ritmi frenetici. È realmente possible cambiare le proprie abitudini, diminuendo lo stress e conciliando attività molto diverse tra loro? Se sì, quali e quante gratificazioni si possono ottenere dal proprio percorso accademico e (soprattutto) personale? Ecco tre consigli per iniziare l’anno accademico al meglio, mantenendo le proprie energie e i propri hobby.

  1. Organizzare immediatamente gli impegni del semestre

Conoscere in anticipo gli orari delle lezioni (se possibile) e gli appelli d’esame è fondamentale, se si vuole pianificare il proprio semestre. È molto utile compilare il piano carriera e iscriversi immediatamente ai corsi obbligatori, così da conoscere tutte le informazioni e le scadenze fondamentali. Decidere in anticipo quali esami sostenere nelle varie sessioni ha numerosi vantaggi: si presta maggiore attenzione alle lezioni, studiando di volta in volta, e si possono scegliere appelli abbastanza distanti nel tempo, in modo da potersi preparare in tutta tranquillità; inoltre, è possibile andare subito a ricevimento dai docenti per eventuali dubbi e confrontarsi con i propri colleghi per tutta la durata del corso. Infine, è fondamentale conoscere i propri limiti: è necessario sapere quali esami impegnativi preparare per primi, alternandoli a quelli con programmi più brevi.

Quali strumenti possono facilitare la pianificazione?

Una pianificazione lontana nel tempo può suscitare perplessità o spaventare, ma esistono strumenti in grado di renderla più semplice e intuitiva: Google Calendar, Notion, Excel o Google Dati possono rivelarsi preziosi compagni, specialmente in caso di scadenze ravvicinate e importanti. Se non dovessero piacere, si potrebbe ricorrere a planner digitali o cartacei e agende settimanali e mensili, ugualmente utili; una tabella su cui segnare i propri orari può essere una soluzione altrettanto comoda.

2. Restare al passo con le lezioni

Per quanto possa sembrare banale (e intuitivo), restare al passo con le proprie lezioni rende molto più semplice lo studio, in vista della sessione. Esistono alcuni accorgimenti per ripassare in modo più leggero, ma costante, come correggere i propri appunti subito dopo le lezioni (o entro la fine della settimana) e consultare il materiale affrontato a lezione quanto prima. In caso di dubbi, si potrà avere un riscontro immediato dal(la) docente e si potrà capire la difficoltà della materia, anche in relazione al carico di lavoro. Inoltre, ripassare di volta in volta è una buona occasione per provare nuove tecniche, dalle flashcard all’active recall, e per arrivare alla sessione di esami più preparati. Infine, se si ha la possibilità, si dovrebbero integrare i libri consigliati agli appunti presi a lezione; così facendo, non solo si capisce quanto approfondire, ma si individuano eventuali argomenti ostici o lacune.

3. Coltivare le proprie passioni e prendersi cura di sé

Per quanto sia importante lo studio, non dovrebbe spingere a trascurare il proprio benessere e la propria salute mentale. È altrettanto importante mantenere i propri hobby, anche a costo di scegliere orari e giorni fissi, e di stabilire orari di lavoro oltre i quali non andare. Anche trenta minuti di esercizio fisico al giorno, come una semplice passeggiata, possono aiutare a distrarre la mente da impegni importanti, pensieri ed esami; ciò che conta è seguire le proprie inclinazioni, che siano creative, sportive o culturali. Non dedicare tempo a se stessi potrebbe portare a vivere gli anni dell’università con preoccupazione costante, mirando unicamente al risultato e non all’apprendimento in sé. In periodi particolarmente stressanti, può essere utile dedicare a se stessi anche una sola “coccola”, come gustare un buon caffè, indossare i propri abiti preferiti, chiamare un amico o provare un nuovo piatto. Ciò che conta, più di ogni risultato, è affrontare serenamente un percorso di crescita personale e accademica, superandone gli ostacoli senza eccessi.

Giulia Marianna Dongiovanni

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