“L’amore non può coesistere con il timore”, scriveva Lucio Annea Seneca nelle “Lettere a Lucilio”. A pochi giorni trascorsi dalla festa degli innamorati si può intuire che, grazie soprattutto all’avvento dei social media e all’emancipazione di alcune categorie della società, il modo di vivere l’amore e le relazioni è cambiato radicalmente rispetto all’epoca in cui Seneca scrisse questi versi.
Infatti, principalmente nelle fasce più giovani della popolazione, si sono diffusi a macchia d’olio sentimenti di paura, veri e propri fenomeni sociali che hanno inquinato vari aspetti della vita dell’individuo, tra cui quello relazionale e sentimentale. Basta pensare ad esempio alla FOMO, o fear of missing out, termine coniato dall’imprenditore e studioso americano Patrick McGinnis per indicare il sentimento di ansia e paura dovuto alla possibilità di perdersi qualcosa di sensazionale. Tale paura sembrerebbe essere associata all’uso frequente dei social networks, tramite le cui piattaforme è possibile essere a conoscenza, minuto per minuto, di tutto quello che succede nel mondo.
Fratello insidioso della FOMO è rappresentato dalla FOBO, o fear of better option, concetto nato sempre dalla mente di Patrick McGinnis; all’interno di questo acronimo si potrebbe racchiudere la tendenza maggiore del dating contemporaneo. Per “fear of better option” (“paura dell’opzione migliore”) si intende quel sentimento di paura che trattiene un individuo dal prendere una scelta perché esiste la possibilità di imbattersi in un’opportunità migliore. La diffusione della FOBO in ambito relazionale ha avuto come pioniere le app di dating in cui, tramite un rapido swipe, è possibile avere a disposizione un’illimitata scelta di persone con cui interagire. Se da un lato la varietà di scelta impedisce, a causa della FOBO, di farsi coinvolgere attivamente da un’interazione umana, dall’altro risulta incredibile l’opportunità, tramite questi strumenti, di conoscere persone totalmente differenti che magari non si sarebbero potute incontrare altrimenti.
D’altronde il concetto della FOBO si sposa bene con quello di “amore liquido”, usato già nei primi anni del 2000 da parte del sociologo Zygmunt Bauman per spiegare la relazioni affettive dell’uomo moderno. Secondo Bauman nell’epoca contemporanea la “liquidità” dell’amore sarebbe data dalla divisione interiore dell’uomo moderno, tormentato da una parte dal desiderio di vivere emozioni intense e relazioni affettive sicure e durature, e dall’altra dalla paura di legarsi stabilmente a un altro individuo, poiché tale tipo di relazione potrebbe portare con sé tensioni e difficoltà, richiedere impegno e limitare la libertà personale. Bauman afferma infatti che, proprio per questo motivo, “ognuno è molto più solo che in passato, ma libero molto più che in passato”. Il risultato è dunque che l’uomo moderno tende a prediligere le “connessioni”, più che le relazioni, ossia interazioni brevi e superficiali che durano finché si soddisfa il bisogno di provare emozioni intense e fugaci.
Tuttavia, il mondo è sempre in continuo cambiamento e con esso anche il modo in cui ci si relaziona con gli altri. Infatti, nel 2022, la società di Meta ha pubblicato un report sui principali cambiamenti che stanno interessando la società attuale, i cui dati si basano sui post e commenti online provenienti da tutte le app del gruppo Meta, tra cui le celebri Facebook e Instagram. Da questo report, sono emerse anche le tendenze emergenti della sfera sentimentale e di coppia: in primo luogo è stata osservata una maggiore predisposizione all’abbandono della monogamia, dimostrato dall’aumento delle conversazioni sulla non monogamia – in particolare negli Stati Uniti (+40%) – e sul poliamore – soprattutto in Australia (+31%), in Messico (+12%) e in Brasile (+19%) –; in crescita esponenziale anche l’interesse verso la terapia di coppia e i coach relazionali (+196%) per recuperare gli equilibri della coppia e vivere la relazione in modo nuovo e soddisfacente.
Degna di nota è anche l’indagine svolta nel 2023 dall’app di frequentazioni Bumble, effettuata tramite un sondaggio interno rivolto a un campione di 26.849 utenti, grazie al quale si è potuto tracciare un profilo delle tendenze relazionali attuali e future. In particolar modo, dall’indagine è emerso come il crescente interesse per la cura della salute mentale e del proprio sé, supportato soprattutto dalle nuove generazioni, si rifletta nel mondo del dating con un maggior desiderio di avere “appuntamenti ponderati”, come definiti dalla dottoressa Valeria Locati, psicoterapeuta ed esperta di relazioni di Bumble. Per “appuntamenti ponderati” si fa riferimento a nuove frequentazioni scelte privilegiando la connessione emotiva con il partner e vivendo i rapporti in modo più lento e progressivo ma anche più coinvolto.
In conclusione, sembrerebbe star nascendo una controtendenza agli effetti della FOBO e dell’amore liquido: infatti, il 31% dei single intervistati da Bumble darà priorità alla qualità dei match piuttosto che alla quantità e il 32% dei single uomini ha affermato che la mancanza di vulnerabilità in un potenziale partner è un ostacolo negli appuntamenti, dimostrando ancora una volta che il tema della salute mentale sta influenzando anche le decisioni in ambito sentimentale.
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Maria Pia Bisceglia
