Dal 17 ottobre scorso al 1° aprile, la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea- ospita un’esposizione straordinaria intitolata “Hayez. L’officina del pittore romantico“, curata da Fernando Mazzocca ed Elena Lissoni in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Con oltre 100 opere provenienti da rinomate collezioni pubbliche e private, i visitatori hanno l’opportunità di esplorare le tecniche e i segreti del pittore, ammirando capolavori come il Ritratto di Carolina Zucchi -amante del pittore-(L’ammalata) e l’Angelo annunziatore, insieme ad altre opere iconiche dell’artista. L’atmosfera che avvolge la mostra incanta e coinvolge, promettendo un’esperienza indimenticabile per tutti coloro che si lasciano trasportare dalla bellezza dell’arte.
Ma questa mostra va oltre il semplice atto di contemplazione artistica; è un viaggio attraverso la vita e l’opera di Hayez, un “pittore civile“ che ha interpretato i destini della nazione italiana con una profondità e una sensibilità uniche. Dai suoi primi anni di formazione a Venezia e Roma, dove godette della protezione di Canova, fino alle sue opere mature che testimoniano il passaggio dal Neoclassicismo al Romanticismo, la mostra offre una panoramica completa della straordinaria carriera di questo artista.
Una sezione speciale è dedicata ai disegni per la Sete dei Crociati, un progetto ambizioso che Hayez aveva concepito come il suo capolavoro. Attraverso dieci sezioni cronologiche, il percorso espositivo porta i visitatori in un viaggio attraverso la vita e l’opera di Hayez, rievocando la sua intensa vicenda biografica e il suo impatto duraturo sul panorama artistico e culturale dell’epoca.
La mostra offre anche una nuova prospettiva sul metodo creativo di Hayez, mettendo in rapporto per la prima volta i suoi dipinti e i suoi disegni. Questo permette ai visitatori di comprendere appieno il processo di creazione dell’artista, introducendoli nel suo atelier e svelando i continui ripensamenti e le raffinate tecniche che caratterizzavano il suo lavoro.
Nella mostra un elemento davvero intrigante è la presenza di numerosi autoritratti di Hayez, che lo ritraggono invecchiato nel corso degli anni. Questi non sono solo testimonianze del passare del tempo sul volto del pittore, ma vere e proprie finestre sulla sua evoluzione artistica. Ogni autoritratto è un viaggio attraverso lo stile mutevole, i colori vibranti e le tecniche pittoriche innovative di Hayez. Osservandoli, si può quasi percepire la crescita e la maturità dell’artista, rendendo questi ritratti una parte vitale e affascinante della narrazione della mostra.
Francesco Hayez non è solo uno dei più grandi pittori della sua epoca, ma è anche una figura fondamentale nella storia politica e culturale dell’Italia. Celebrato come un “vate della nazione” da Giuseppe Mazzini e annoverato tra i Padri della Patria insieme a Manzoni e Verdi, Hayez ha lasciato un’impronta indelebile sulla storia e sull’immaginario collettivo del suo paese.
Inoltre, la mostra offre un’opportunità unica per esplorare le tecniche pittoriche distintive di Hayez e le caratteristiche uniche della sua arte. Hayez, che considerava se stesso l’ultimo rappresentante della grande tradizione della pittura veneziana, si distingueva per l’uso sapiente del colore e per la sua abilità nel catturare l’espressione e la psicologia dei suoi soggetti. La sua pittura era caratterizzata da una maestria nel trattare la luce e nell’applicare le sfumature, creando opere che trasudano vitalità e profondità emotiva. Le sue pennellate vibranti e il suo uso sapiente della tecnica del chiaroscuro conferiscono alle sue opere un’atmosfera intensa e drammatica. Attraverso l’esplorazione delle sue tecniche pittoriche, i visitatori avranno l’opportunità di immergersi nel mondo affascinante di questo grande maestro del Romanticismo.
Questa mostra è un’opportunità unica per immergersi nell’universo di un grande maestro e per scoprire il suo straordinario contributo all’arte e alla cultura italiana. Non perdete l’occasione di visitare “Hayez. L’officina del pittore romantico” alla GAM di Torino, fino al 1 aprile, e lasciatevi trasportare nel mondo incantato di uno dei più grandi pittori del Romanticismo.
Jessica Pons
