La “dozzina” del Premio Strega 2024

Venerdì 5 Aprile è stata annunciata la “dozzina” del Premio Strega di quest’anno: si tratta dei 12 libri selezionati per concorrere allo storico concorso letterario nato nel 1947 a Roma. Di questi, solo 5 potranno accedere alla votazione finale in cui verrà determinato il vincitore. Dalla sua fondazione ad oggi, lo Strega ha acquisito prestigio a livello nazionale e internazionale: la giuria, dagli originali 170 membri, è arrivata a contarne 400; inoltre, accanto alla sezione Narrativa, sono comparsi il Premio Strega Poesia, lo Strega Europeo e lo Strega Ragazzi. In passato ha potuto annoverare tra i propri partecipanti scrittori del calibro di Elsa Morante, Cesare Pavese, Primo Levi e Natalia Ginzburg, costituendo una costante nel panorama letterario dal secondo dopoguerra ad oggi, un vero punto di riferimento per il piccolo universo della letteratura italiana contemporanea. Ma diamo un’occhiata più nello specifico ad alcune proposte interessanti di quest’anno.

Paolo di Paolo, “Romanzo senza umani”, Feltrinelli

Già finalista del Premio Strega nel 2013 con “Mandami tanta vita”, Paolo di Paolo ritenta la vittoria con un romanzo, come dice il titolo, “senza umani”. Il titolo non è da prendere alla lettera, ma da interpretare attraverso il senso di immobilità che trasmette. Il protagonista, dopo aver ripulito la propria vita dalle persone che l’hanno abitata, si reca sul Lago di Costanza, stella polare dei propri studi da storico. Un romanzo diverso dal solito, tra i favoriti per la finale, poiché si districa con naturalezza nella complessità dei rapporti umani e della solitudine che vi si accosta.

Donatella di Pietrantonio, “L’età fragile”, Einaudi

Donatella di Pietrantonio è ormai un nome noto: dopo lo strabiliante successo di “Arminuta”, la scrittrice abruzzese presenta allo Strega il suo ultimo libro, “L’età fragile”, un inno alla fragilità umana che non ci abbandona mai davvero lungo tutto il nostro percorso di crescita. Le vite dei protagonisti rimangono sospese nella maniera innaturale che segue solitamente un trauma e la scrittrice non dimentica di usare una leggerezza inconfondibile per levigare il loro dolore e porgerlo al lettore. Con ogni probabilità, un romanzo annoverabile nella cinquina dei finalisti.

Antonella Lattanzi, “Cose che non si raccontano”, Einaudi

Presentata da Valeria Parrella, anche lei concorrente del Premio nel 2020, la Lattanzi porta un romanzo a dir poco imponente per le tematiche affrontate. Una coppia che desidera un figlio e una gravidanza che sembra impossibile: i due elementi principali di “Cose che non si raccontano” congiungono due poli opposti. Da un lato l’autoaffermazione della donna e dall’altra la maternità. La maturità letteraria nello stile di Antonella Lattanzi, poi, riporta allo stampo autobiografico già usato da Natalia Ginzburg. Un libro che si presenta come un avversario difficile per tutti gli altri concorrenti.

Chiara Valerio, “Chi dice e chi tace”, Sellerio

Un romanzo enigmatico e potente, da cui aspettarsi sicuramente un buon risultato nella classifica finale, è certamente “Chi dice e chi tace”, in cui la Valerio ha riposto un pezzo di sé. La protagonista infatti, vive a Scauri, paese d’origine dell’autrice, piccolo centro di provincia affacciato sul Tirreno. Nel racconto sono mescolati sapientemente mistero, mutazione e violenza: nella provincia le cose lasciate non dette formano una coltre spessa che raramente separa il vero dalla diceria. Chiara Valerio, con la propria esperienza e la fama ormai consolidata, si pone in un’ottima posizione per vincere sin da subito.

Dario Voltolini, “Invernale”, Nave di Teseo

Per ultimo il libro presentato da Sandro Veronesi, vincitore dell’edizione 2020 del Premio: “Invernale” è una storia che può benissimo essere descritta come “densa”. Densa di significati, di umori, di sfaccettature. Il legame tra il padre e il figlio, tra lo spirito e la carne, tra la vita e la morte: il tutto architettato con metafore preziose e uno stile piacevole. Anche nel caso di Dario Voltolini stiamo parlando di un autore con decenni di esperienza e numerose pubblicazioni alle spalle: non ci sarebbe da stupirsi se fosse proprio lui a vincere il trofeo Strega.

Crediti immagini: https://www.ibs.it/

Fonte: https://premiostrega.it/PS/libri/

Franscesca Borla

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